L’Earth Overshoot Day, cioè il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra, segna la data in cui l'umanità ha già consumato tutte le risorse biologiche che la Terra riesce a rigenerare in un anno intero.
Quest’anno ciò si verifica il 28 luglio: a partire da questo giorno, saremo in deficit di risorse naturali e inizieremo a vivere al di sopra delle nostre possibilità.
A fornirci questa informazione è il Global Footprint Network (GFN), un'organizzazione internazionale per lo sviluppo sostenibile che aiuta il mondo a gestire meglio le proprie risorse naturali e a rispondere ai cambiamenti climatici. Da anni, il GFN calcola l’impronta ecologica dell’umanità e la capacità della Terra, sia a livello globale che delle singole nazioni, di rigenerare le risorse consumate in 365 giorni.
Questo giorno, purtroppo, drammaticamente si anticipa di anno in anno, come mostra la figura seguente. L’unica eccezione significativa ha riguardato il 2020 (è caduto il 22 agosto 2020), anno in cui si è assistito ad un rallentamento nel nostro consumo delle risorse naturali a causa dei periodi di lockdown legati alla pandemia.
La giornata ci ricorda che il perdurare del sovrasfruttamento delle risorse terrestri da ormai oltre mezzo secolo, ha portato ad un enorme declino della biodiversità, ad un eccesso di gas serra nell’atmosfera e ad una maggiore competizione per l’energia e le risorse alimentari.
Relativamente all’Italia, l’Overshoot Day è caduto quest’anno il 15 maggio, ben prima rispetto al giorno del 28 luglio, data che tiene conto del consumo di risorse da parte di tutti i paesi, anche quelli meno sviluppati.
Il primo ad aver consumato tutte le risorse disponibili nel 2022 è stato il Qatar (10 febbraio), seguito dal Lussemburgo (14 febbraio). Per il Canada, gli Emirati Arabi e gli Stati Uniti d’America, l’Overshoot Day è stato raggiunto il 13 marzo.
Se noi Italiani continuassimo a perpetrare gli attuali modelli di produzione e consumo, avremmo bisogno di 5,3 Italia ogni anno per soddisfare tutti i nostri bisogni.
La figura seguente mostra di quanti Paesi avrebbero bisogno i rispettivi abitanti, tenuto conto dei propri consumi e delle disponibilità di risorse del proprio paese.
Questi dati servono a farci riflettere sulla incompatibilità tra gli attuali modelli di produzione e consumo, basati spesso sulla logica dell’usa e getta, e le limitate risorse ambientali del pianeta: i dati disponibili evidenziano la necessità di un cambiamento significativo degli stili di vita e dei modelli di produzione e consumo in un’ottica di promozione dello sviluppo sostenibile dei territori e della comunità.
Invertire questa tendenza non è soltanto possibile ma, come sostiene il GFN, porterà vantaggi economici a coloro che guideranno il cambiamento.
L’impegno dei singoli, e la pressione che possono esercitare nei confronti dei policy maker, può fare la differenza per ridurre il sovrasfruttamento delle Terra. Il Global Footprint Network stima, ad esempio, che:
- dimezzare gli sprechi alimentari a livello globale, come già cercano di operare molte iniziative comunitarie in tutto il mondo, farebbe spostare la data (#MoveTheDate) dell’Earth Overshoot Day di 13 giorni;
- migliorare le infrastrutture ciclabili urbane in tutto il mondo, raggiungendo ad esempio gli standard che attualmente sono presenti nei Paesi Bassi, ha il potenziale di far spostare la data dell’Earth Overshoot Day di 9 giorni.
Noi cittadini possono offrire un contributo in due modi:
- partecipando in maniera attiva alla definizione e implementazione di politiche pubbliche orientate alla sostenibilità a tutti i livelli e, di conseguenza, esercitando il proprio diritto di voto in maniera informata, consapevole e responsabile;
- utilizzando il nostro potere di acquisto per diventare veri agenti del cambiamento, con riferimento alla scelta e all’utilizzo sia di prodotti che di servizi. Scelte consapevoli presuppongono però la disponibilità di informazioni complete, facilmente accessibili e comprensibili per tutti, comparabili e veritiere.
Cittadinanzattiva crede da sempre nel ruolo attivo del cittadino-consumatore e lo intende quale “agente del cambiamento” del quadro politico, sociale e ambientale.
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Aggiornamento realizzato nell’ambito del finanziamento MiSE, legge 388/2000 – ANNO 2021