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Cittadinanzattiva su tariffe autostradali, blocco o diminuzione fino alla realizzazione degli investimenti previsti. Altrimenti si revochi la concessione.

 

“Tra tante polemiche e qualche incredibile tentativo di giustificazioni di facciata sull’operato della Società Autostrade, chiediamo al nascituro Governo di prendere atto che alcuni miliardi di euro incassati negli anni, con tariffe autostradali puntualmente adeguate all’inflazione e destinati agli investimenti, non sono stati spesi per fare quanto previsto, violando clamorosamente gli impegni assunti contrattualmente”. Queste le dichiarazioni di Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, rilasciate durante il Forum “La customer satisfaction nei servizi in Italia”, in corso oggi a Milano.

“Davanti a questo scandalo e alla beffa di elargizioni elettorali di denaro della società Autostrade a molti partiti politici, chiediamo al nuovo Governo il blocco o la diminuzione delle tariffe autostradali in maniera proporzionale a quanto è già stato pagato dai cittadini e fino a quando non saranno stati realizzati gli investimenti previsti e dovuti. L’unica alternativa a ciò dovrebbe essere la revoca della concessione per la gestione della rete autostradale alla Società Autostrade, affinché si comprenda che la festa è finita”.

“La vicenda della Società Autostrade”, ha continuato, “conferma la profonda crisi della classe dirigente del nostro Paese che sembra non aver ancora capito che passare semplicemente da un monopolio pubblico ad uno privato, senza una reale liberalizzazione, crea solo un ulteriore danno ai cittadini e all’interesse generale del Paese. Al momento, I vincitori o I furbi della vicenda sono invece solo gli azionisti della Società Autostrade per I loro inaspettati e cospicui dividendi, e il cinismo di un vertice e di un management aziendale irrispettoso di centinaia di milioni di cittadini obbligati a pagare tariffe autostradali elevate a fronte di servizi autostradali di bassa qualità. Non è un caso che questo management non abbia mai avuto rapporti con Cittadinanzattiva e le altre organizzazioni di tutela dei consumatori”.

“Per cambiare strada”, ha quindi concluso, “serve bloccare o ridurre I pedaggi autostradali, introdurre una vera concorrenza nel settore, con più fornitori di servizio ed istituire finalmente un’autorevole Autorità di regolazione dotata di reali poteri di controllo, di sanzione e d’incentivazione.“

Redazione Online

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