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Comunicato stampa                                                      Roma, 13 dicembre 2006

Cittadinanzattiva-Tribunale per I diritti del malato su caso Welby: conciliare il diritto di autodeterminazione con il diritto ad una morte dolce e senza sofferenza.

“Siamo convinti che il rispetto del diritto alla decisione di morire da parte di Welby non contrasti con l’esigenza di praticare una assistenza ad un malato terminale secondo le regole delle cure palliative e della terapia del dolore”.

Queste le dichiarazioni di Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, dopo le decisioni del Tribunale di Roma.

“Non condividiamo quindi il clamore con il quale è stata data la notizia riguardo alla decisione del medico di non staccare la spina. Non si tratta infatti di staccare tout court una spina, provocando una morte per soffocamento, bensì di avviare una procedura di sedazione che consenta un decesso “fisiologico”, senza sofferenza e soprattutto senza più accanimento. Sarà poi il medico a decidere in quale punto di questo percorso debba essere “staccata la spina”.

 

Redazione Online

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