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Comunicato stampa                                                 Roma, 20 novembre 2006

Corruzione come la mafia: approvato l’emendamento alla Camera, da oggi al Senato. Un vasto fronte della società civile per l’approvazione definitiva

Un risultato importante, raggiunto grazie alla mobilitazione di un vasto fronte di realtà della società civile e della politica, e che finalmente pone sullo stesso livello i reati della criminalità organizzata e quelli della corruzione”.

Queste le dichiarazioni di Antonio Gaudioso, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi al Senato, in merito alla proposta di legge sulla ridestinazione dei beni illeciti da corruzione a finalità sociali.

“L’emendamento segna un momento importante sia dal punto del metodo che del merito”, ha continuato Gaudioso. “Infatti, rappresenta una innovazione straordinaria, poiché ha visto l’attivazione di un fronte amplissimo a sostegno del progetto di legge. Dal punto di vista dle merito, è fortemente simbolico per tre ragioni. Anzitutto, perché fornisce nuovi e più forti strumenti alla magistratura per combattere la corruzione. In secondo luogo, equipara anche simbolicamente la corruzione ai reati di mafia; aspetto reso ancora più importante poiché la corruzione rappresenta il secondo filone di reati proprio dopo quelli relativi alla criminalità organizzata. Da ultimo, introduce una specie di “tassa di scopo”, poiché collega direttamente le somme ricavate dai sequestri a investimenti per l’edilizia scolastica e per l’informatizzazione dei processi. Rappresenta quindi una risorsa per la giustizia più efficiente e un investimento sul futuro”.

 

La proposta di legge è stata approvata, sotto forma di emendamento, nella seduta 72 della Camera dei Deputati del 15/11/2006, inserita all’articolo 15 bis “sequestro e confisca dei beni per reati contro la pubblica amministrazione; ha ricevuto il voto favorevole di 501 Deputati su 503 presenti alla votazione.

 

L’iniziativa è partita da una grande mobilitazione promossa da Cittadinanzattiva, in collaborazione con Libera, Trasparency international e Avviso Pubblico - Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie,già dalla scorsa legislatura a cui avevano aderito parlamentari di tutte le forze politiche.

Il provvedimento è stato poi ripresentato in questa legislatura sia alla Camera (disegno di legge n.1358, primi firmatari Valdo Spini e Ermete Realacci) che al Senato (disegno di legge n. 248, primo firmatario Nuccio Iovene) provocando anche una interessante discussione sulla carta stampata circa i limiti di una proposta che poteva sembrare restrittiva delle libertà.

 

Alla proposta di legge hanno aderito le seguenti realtà del terzo settore: CGIL, CISL, UIL, Coldiretti, Movimento di Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori, Lunaria, Legambiente, Confconsumatori, Federazione Italiana Superamento Handicap (FISH), Movimento del Volontariato Italiano (MOVI), Unione Nazionale Consumatori, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG), Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia (SILP-CGIL), Fondazione Culturale di Banca Etica, Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO), Associazione Libertà e Giustizia.

Redazione Online

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