Cittadinanzattiva su multa Telecom per servizi non richiesti: la somma sia destinata alle attività di tutela dei cittadini come per le multe Antitrust. Da rivedere il meccanismo dell’oblazione
Destinare ai cittadini le somme derivate dalle sanzioni dell’Agcom, come già avviene per le multe Antitrust. È quanto chiede Cittadinanzattiva intervenendo in particolare sulla destinazione dei sei milioni e mezzo di euro pagati da Telecom per la contestazione dell’Agcom sull’attivazione da parte dell’azienda telefonica di servizi non richiesti.
"Queste risorse potrebbero anche andare a costituire un fondo per la class action, di cui proprio nel settore delle telecomunicazioni si avverte un gran bisogno", afferma Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva.
"Crediamo, inoltre, che sia da rivedere il meccanismo dell’oblazione, rimasto in vigore solo per l’Agcom, e che ha consentito a Telecom di pagare in maniera volontaria ed anticipata una somma inferiore, rispetto a quella che le sarebbe stata comminata dall’autorità a fine procedimento. In casi come questi, che coinvolgono migliaia di cittadini, - conclude Trincia - sarebbe più giusto andare fino in fondo per far sì che le sanzioni dell’autorità siano davvero un deterrente per i comportamenti scorretti delle aziende".