Banca popolare di Milano: aperta dall’Antitrust un’indagine conoscitiva a seguito della segnalazione di Cittadinanzattiva, che ora studia una possibile class action
Roma, 15 gennaio 2008
Sul "caso" della Banca popolare di Milano, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un’indagine conoscitiva. La decisione è stata presa a seguito della segnalazione inviata da Cittadinanzattiva in data 17 dicembre 2007, con la quale l’associazione di tutela dei diritti ha chiesto "un pronto intervento di Consob, Antitrust e Banca d’Italia affinché facciano chiarezza sulle dinamiche interne alla Banca popolare di Milano, dinamiche che sembrano relegare ai margini i diritti e i legittimi interessi dei piccoli risparmiatori".
"Accogliamo con soddisfazione l’apertura di un fascicolo da parte della Direzione Credito dell’Antitrust" afferma il vice segretario generale di Cittadinanzattiva Giustino Trincia, "perché il tema della governance in ambito bancario non può lasciare ai margini quello della tutela del risparmiatore. Per questo è indispensabile che si riconosca ai piccoli risparmiatori lo status di cittadini consumatori: da parte nostra stiamo studiando la possibilità di istruire una azione collettiva". Il titolo della BpM è oggi ampiamente sottovalutato nella quotazione di borsa, con una perdita di oltre il 30%. Il dato che preoccupa di più è che la BpM non sembra più in grado di rispondere agli interessi di tutti gli stakeholders, ma solo ad una ristrettissima cerchia di dipendenti soci che rappresenta solo 2-3% di tutto il capitale sociale.
Sul sito di Cittadinanzattiva www.cittadinanzattiva.it il testo della lettera inviata dall'associazione a Consob, Antitrust e Banca d'Italia.