Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato su ospedale Vibo Valentia: dare una urgente risposta alla crisi della sanità calabrese. I cittadini chiedono garanzie
Roma, 3 gennaio 2008
Trovare con urgenza soluzioni per evitare che accadano ulteriori vicende come quella dell’ottantenne morto a Vibo Valentia, dopo quanto accaduto alle due giovani ragazze Eva e Federica morte di recente nello stesso ospedale. È quanto chiede Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato dopo l’ennesimo caso di malasanità in Calabria.
“Attualmente sembra che i calabresi non abbiano via di uscita: la scelta obbligata è fra strutture fatiscenti o mancanza di servizi. Per questo chiediamo una risposta immediata che non può consistere semplicemente nella chiusura dei reparti”, afferma Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. “Non vogliamo certo reparti fatiscenti né sale operatorie pericolose, ma non vogliamo il “deserto” che è quello che attualmente i calabresi rischiano di trovare nella sanità della loro regione”.
“Esprimiamo massimo rispetto per i familiari della vittima che di fronte all’accaduto non chiedono un risarcimento ma verità e giustizia e che casi simili non si ripetano, che è dall’altra parte uno dei motivi che ha portato trent’anni fa alla nascita del nostro Tribunale per i diritti del malato”.