"Bravo Serra". Cittadinanzattiva mette a disposizione dell’Alto Commissario le segnalazioni dei cittadini: "La frammentazione dei servizi genera corruzione"
"L’inchiesta sul Policlinico di Roma avviata dall’Alto Commissario anticorruzione è per noi un’ottima notizia. Così come è molto positivo l’appello rivolto ai cittadini perché si mobilitino denunciando le situazioni di scarsa trasparenza". Questo il commento di Vittorio Ferla, responsabile Legalità e Trasparenza di Cittadinanzattiva, sull’iniziativa di questi giorni del prefetto Achille Serra.
"Da anni i cittadini ci segnalano numerosi casi di cattiva gestione dell’amministrazione sanitaria. Spesso questa cattiva gestione è l’anticamera di comportamenti che stanno ai confini dell’illegalità. Vogliamo dunque offrire all’Alto Commissario un appoggio non solo formale, ma concreto, mettendo a sua disposizione le segnalazioni dei cittadini e i dati raccolti dal Pit Salute, il servizio di Cittadinanzattiva che si occupa di tutelare i cittadini in ambito sanitario". "La frammentazione dei servizi genera corruzione", aggiunge Ferla, che spiega: "In un ospedale come il Policlinico, dove esistono tantissimi – troppi - sportelli dove prenotare le prestazioni specialistiche e diagnostiche e altrettanti per pagare il ticket, è molto facile che la trasparenza non sia garantita". "In questi anni ci siamo battuti affinché le agende dei vari dipartimenti del Policlinico Umberto I fossero inserite, in una percentuale importante, nel sistema regionale del RECUP. Così facendo, i cittadini, attraverso una semplice telefonata, possono prenotare esami diagnostici e visite specialistiche di estrema importanza. Purtroppo i primari hanno sempre fatto muro: sono loro che non vogliono rinunciare alla gestione delle prenotazioni. Forse perché sono uno strumento di esercizio di potere".