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Arresto medico Bologna: le cartelle cliniche sono spesso poco veritiere. In via di pubblicazione un dossier

Cittadinanzattiva su arresto medico Bologna: le cartelle cliniche sono spesso poco veritiere. In via di pubblicazione un dossier

Al di là delle responsabilità che vanno accertate nell’episodio del S. Orsola di Bologna, dall’ analisi delle cartelle cliniche che Cittadinanzattiva svolge quotidianamente per assistere i cittadini che si rivolgono al proprio servizio di informazione e consulenza in ambito sanitario, risulta che non sempre le cartelle cliniche rispondono ai requisiti formali previsti dalla legge in materia di atti pubblici e cioè veridicità, completezza, precisione e chiarezza.
Per fare soltanto degli esempi: molte cartelle cliniche sono ancora scritte a mano, con grafia non leggibile, non complete in ogni parte, presentano cancellature o correzioni del contenuto senza poter risalire a chi ha apportato la modifica. Spesso le pagine non sono numerate o ordinate cronologicamente.
Pur dovendo descrivere in modo fedele e contestuale quanto avviene durante la permanenza nella struttura sanitaria, in realtà i cittadini segnalano il contrario, con conseguenze sulla possibilità di ricostruire quanto accaduto anche in sede legale, oltre che rendere impossibile una corretta comunicazione tra i diversi professionisti che hanno in cura l’assistito.
Proprio per sollevare una discussione sul tema, e promuovere nuove forme di cartelle cliniche su cui sia difficile un intervento a posteriori, Cittadinanzattiva sta realizzando un dossier relativo alla qualità delle informazioni contenute in esse, e la loro effettiva validità come prova nei casi di malpractice.

Redazione Online

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