Cittadinanzattiva su riforma elettorale: impedire il referendum sarebbe un ulteriore schiaffo ai cittadini e un favore all’antipolitica. Piuttosto, si discuta di primarie obbligatorie
"Impedire di votare per il referendum elettorale accordandosi nelle stanze di partito su una legge chiaramente proporzionale, e quindi lontanissima dalla volontà espressa dagli oltre 810.000 sottoscrittori dei quesiti, sarebbe un ulteriore schiaffo della politica alla volontà dei cittadini". Questo il commento di Antonio Gaudioso, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, organizzazione tra le promotrici dei referendum elettorali, alla vigilia della ripresa della discussione in Parlamento sulla riforma.
"Si parla di varie riforme", ha continuato, "ma quelle che per noi restano fondamentali sono quelle per un vero rinnovamento della politica, a cominciare dalla riforma dell’articolo 49 della Costituzione per l’introduzione delle primarie obbligatorie per la scelta dei candidati".
"Se si vuole ridare fiducia alla politica", ha concluso Gaudioso, "non si può prescindere da norme che permettano ai cittadini non solo di incidere sulla scelta dei candidati e sulla possibilità poterli votare, al di là delle esigenze degli apparati di partito".
Cittadinanzattiva si farà promotrice, nelle prossime settimane, di iniziative sul tema della riforma della politica a partire dall’introduzione obbligatoria delle primarie.