Cittadinanzattiva su caro benzina: ribassi irrisori, “moral suasion” inefficace. Il Governo intervenga contro l’immobilismo delle Regioni e la voracità di Fisco e compagnie petrolifere
"Gli irrisori ribassi del prezzo dei carburanti dimostrano quanto il semplice ricorso alla moral suasion per arginare il caro benzina conduca allo stesso fallimento registrato ai tempi del passaggio dalla lira all’euro. Il Governo dimostri nei fatti di voler tutelare i milioni di cittadini spennati da Fisco e compagnie petrolifere sbloccando la vendita dei carburanti nella grande distribuzione, di fatto ostacolata dall’immobilismo delle Regioni".
Questo il commento del vice segretario generale di Cittadinanzattiva, Giustino Trincia, in tema di caro carburante 'gravato' continua Trincia "da accise imposte dal Fisco che non hanno più alcun motivo di esistere, se non per beneficiare il Fisco stesso, mentre le Regioni bloccano l’apertura della concorrenza nella grande distribuzione e non consentono un’ampia diffusione dei self-service aperti 24 ore. Per questo chiediamo a Governo e Parlamento di intervenire introducendo nella prossima legge Finanziaria del 2008 il congelamento dell’Iva sugli aumenti della benzina e di approvare una normativa a carattere nazionale che agevoli la distribuzione di benzina e gasolio nei grandi centri commerciali e stabilisca un piano nazionale per l’incremento dei self service aperti tutto il giorno". "Constatare che in Italia il prezzo al consumo della benzina senza piombo supera di sette centesimi la media della zona euro e il gasolio di oltre nove" conclude Trincia "testimonia la crisi della classe dirigente del nostro Paese, altro che la pigrizia dei consumatori come sostenuto dall’Unione Petrolifera".