Cittadinanzattiva su testamento biologico: è ora di passare ai fatti. Si approvi disegno di legge per l’autodeterminazione del paziente .
Roma, 25 luglio 2007
E’ ora di passare ai fatti. È quanto chiede Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato sul testamento biologico, dopo la recente morte di Giovanni Nuvoli e le centinaia di persone che, mentre la politica ancora dibatte a vuoto, continuano a soffrire inutilmente. “Sono circa dieci i disegni di legge sul testamento biologico depositati in Parlamento e va avanti da ormai un anno il dibattito in Commissione Igiene e Sanità del Senato. Crediamo sia giunto il momento di passare ai fatti e approvare un disegno di legge sul testamento biologico che dia forza e riconoscimento al principio dell’autodeterminazione del paziente. Un principio che nulla ha a che fare con questioni ideologiche, ma rappresenta un atto dovuto di umanità e civiltà, un modo concreto per tutelare il diritto di ciascuno di noi alla dignità della vita e della fine della vita, al rifiuto o meno di terapie sproporzionate e al riconoscimento della propria volontà. Chiediamo ancora che il disegno di legge in questione sostenga il consenso informato, diventato pratica diffusa ma ancora privo di un riferimento legislativo, e dia diritto al paziente di revocare, anche parzialmente, il proprio consenso al trattamento sanitario. L’approvazione del testamento biologico – conclude Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato – mette un argine ai residui di paternalismo medico e chiarisce che l’ultima parola in medicina spetta al paziente, non solo quando questi può esprimersi liberamente ma anche quando non ha più la forza di farlo a causa della malattia”.