Cittadinanzattiva su caso Eluana: a Beppino Englaro non resta che staccare la spina e rischiare il carcere? Solo una legge sul testamento biologico può evitare il ripetersi di simili tragedie
Roma, 16 gennaio 2009
Cittadinanzattiva su caso Eluana: a Beppino Englaro non resta che staccare la spina e rischiare il carcere? Solo una legge sul testamento biologico può evitare il ripetersi di simili tragedie “Al padre di Eluana non resta che infrangere la legge oppure continuare nell’agonia. È un triste epilogo che dimostra quanto poco il Governo in questa situazione si sia interessato dei risvolti personali della vicenda, delle sofferenze aggiuntive che la famiglia di Eluana sta subendo”, afferma Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva.
“Come Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato non possiamo fare altro che chiedere, oggi con forza ancora maggiore, che il Parlamento approvi in tempi rapidi una legge sul testamento biologico che faccia chiarezza e dia riconoscimento al principio dell’autodeterminazione del paziente per tutte le scelte della sua malattia, compresa la nutrizione e l’idratazione artificiali In mancanza di una norma certa, si ripeteranno situazioni come quella di Eluana, la cui famiglia è oggi costretta alla terribile scelta di infrangere la legge oppure continuare l’agonia come stanno facendo da 17 anni.
La decisione della clinica di Udine merita assoluto rispetto, ma purtroppo dimostra che l’atto di indirizzo del Ministero del Welfare fosse inopportuno ed è intervenuto in una vicenda che aveva già avuto una sua risposta con il decreto della Corte di appello di Milano dello scorso luglio”