Obiettivo 2030. In Europa ogni anno 3,5 milioni di cittadini ricevono una diagnosi di tumore e 1,3 milioni di persone muore a causa di questa diagnosi. In Italia per il 2020 sono stati stimati 377.000 nuovi casi di tumore ma il valore registrerà un incremento inoperante a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha generato ritardi nell’erogazione delle cure, sospensione di accertamenti, difficoltà di accesso alla prima diagnosi e agli screening oncologici.
La buona notizia è che negli ultimi dieci anni, grazie agli straordinari progressi della medicina e della ricerca, sono stati raggiunti traguardi importanti: è aumentato il numero di sopravvissuti alla diagnosi di tumore e in molti casi, le persone sono tornate ad avere la medesima aspettativa e qualità di vita della popolazione generale.
Facendo tesoro di questi importanti traguardi, l’obiettivo diventa oggi dotare il nostro Paese di una visione strategica a lungo termine e di ampio respiro per sconfiggere il cancro nei prossimi anni. In linea con le iniziative messe in campo dall’Unione Europea, come il Piano Europeo di lotta al cancro (EU’s Beating Cancer Plan) è infatti necessario considerare la lotta ai tumori non una sfida individuale ma una sfida della società intera.
Cittadinanzattiva, con il supporto di Novartis, ha deciso di raccogliere questa sfida per disegnare una strategia italiana di lotta contro il cancro: per questo lo scorso 28 gennaio, ha raccolto attorno ad un tavolo “virtuale” rappresentati del mondo delle Istituzioni, delle Università, della Ricerca, della Società Civile, rappresentanti di pazienti, esperti e professionalità legate sia al mondo clinico - sanitario sia al campo dell’economia, della sociologia, dell’ambiente, della filosofia, dell’innovazione e del lavoro. “Insieme per l’Oncologia del Futuro” parte dall’idea che per sconfiggere il cancro la lotta a queste patologie debba diventare obiettivo comune e condiviso e non solo del singolo, attraverso una visione di lungo termine che verrà delineata e poi offerta ai decisori politici. Oltre 60 realtà italiane per identificare e portare in dote alle massime istituzioni del nostro Paese una vera e propria visione integrata, che tenga conto della Carta europea dei Diritti del Malato di Cittadinanzattiva e che si sviluppi sui quattro grandi pilastri che costituiscono la struttura del Piano europeo di lotta al cancro e che corrisponderanno ad altrettanti Tavoli di lavoro:
- Prevenzione, “Informazione e consapevolezza come prima linea di difesa dal cancro”;
- Innovazione, “L’innovazione al servizio della cura”
- Equità, “Qualità, accesso ed equità delle cure”
- Qualità di vita, “Vivere con e oltre il cancro”
L’approccio olistico ed integrato, vero valore aggiunto dell’iniziativa, sarà garantito dalla molteplicità di professionalità, competenze ed esperienze che prenderanno parte a questo progetto. Lavoro che si svolgerà nei prossimi mesi con incontri virtuali dei diversi gruppi di lavoro e che culminerà con la presentazione del documento programmatico alle massime cariche istituzionali dello Stato nel corso di un evento pubblico.
Lo scorso 28 gennaio hanno aderito al progetto, con la partecipazione al primo incontro: ACC, AIEOP, AIG, AIIC, AIL, AIOM, AIRTUM, ANTEA, CANCER MISSION BOARD, CIPOMO, CNOP, EUROPA DONNA, FEDERFARMA, FEDERSANITÀ - ANCI, FIASO, FICOG, FIMMG, FMP, FNOPI, FONDAZIONE GIMEMA, FONDAZIONE RES, GISMA, INCONTRADONNA ONLUS, INPS, ISS, LILT, NOI E IL CANCRO - VOLONTÀ DI VIVERE ONLUS, Periplo, SIAPEC, SIFO, SIGU, SIMM, SINUC, SIPO, UNIONE ITALIANA FOOD, VELA ODV, FONDAZIONE CIGNO, WALCE, ANNAMARIA TESTA (SAGGISTA), DOMENICA LORUSSO (FONDAZIONE POLICLINICO A. GEMELLI), PAOLO ROMOLO LOCATELLI (POLITECNICO DI MILANO), ANDREA GRIGNOLIO CORSINI (UNIVERSITÀ VITA – SALUTE SAN RAFFAELE DI MILANO), ANNAMARIA COLAO (UNIVERSITÀ FEDERICO II DI NAPOLI), STEFANO VELLA (UNIVERSITÀ CATTOLICA DI ROMA), FRANCESCO SAVERIO MENNINI (UNIVERSITÀ TOR VERGATA DI ROMA), ROBERTO POLI (UNIVERSITÀ DI TRENTO).