Cittadinanzattiva su caso Eluana: subito una legge sul testamento biologico
Roma, 10 luglio 2008
“Subito una legge sul testamento biologico”. A chiederlo è Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato che, intervenendo sul caso di Eluana, reputa inaccettabile che sia ancora un giudice a dover intervenire per decidere della vita di una persona in stato vegetativo.
“Troppe parole cadute nel vuoto, come l’appello che un anno fa lanciammo insieme a 17 organizzazioni di malati cronici per una legge sul testamento biologico”, afferma Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
"Occorre un atto legislativo che dia forza e riconoscimento al principio dell’autodeterminazione, che poco ha a che fare con questioni ideologiche, ma rappresenta un atto dovuto di umanità e civiltà, un modo concreto per tutelare il diritto di ciascuno di noi alla dignità della vita e della fine della vita, al rifiuto o meno di terapie sproporzionate e al riconoscimento delle proprie manifestazioni di volontà. Solo una legge – conclude Moccia - colmerebbe l’intollerabile vuoto legislativo che lede oggi i diritti di tanti cittadini italiani rispetto a quanto avviene nel resto d’Europa”.