Cittadinanzattiva: educazione civica sia tema trasversale nella nostra scuola. Un Piano nazionale contro il bullismo condiviso dalle diverse agenzie educative
Partire dalla educazione civica intesa come educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità per contrastare il bullismo. A chiederlo è Cittadinanzattiva che apprezza la proposta del Ministro Gelmini di ripristinare l’educazione civica nelle scuole, a patto che la stessa diventi una tematica trasversale e prioritaria per la scuola di oggi, più che il restauro di una singola materia.
"A chiederlo sono gli stessi studenti che, nel numero di circa 5500, hanno partecipato alla nostra indagine sui comportamenti violenti a scuola che presenteremo il prossimo 12 giugno: i ragazzi vogliono regole certe e condivise e, negando molti luoghi comuni, chiedono agli adulti (insegnanti e genitori) di rispettare le regole e di dare il buon esempio", afferma Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva. "Per noi ciò che conta è che si trasferiscano competenze e conoscenze legate alla convivenza civile e che si valorizzino gli strumenti di partecipazione civica già esistenti. Recenti studi hanno dimostrato che per ridurre il tasso di illegalità di un paese è determinante il ruolo dei cittadini attivi: laddove il senso civico e la partecipazione civica sono più alti, il crimine è più basso. Per questo crediamo che la scuola debba avere come priorità l’educazione alla cittadinanza attiva".
"Per la lotta al bullismo - continua Bizzarri - occorre un Piano nazionale, come negli altri paesi europei, che coinvolga tutti i soggetti impegnati sul tema e tenga conto delle esperienze realizzate a livello istituzionale e dalle diverse agenzie educative. Anche Cittadinanzattiva mette a disposizione del nuovo Ministro la banca dati costruita in questi anni di impegno per le buone pratiche nella scuola". Cittadinanzattiva onlus-sede nazionale - Ufficio stampa Responsabile, Alessandro Cossu (348 3347608); Aurora Avenoso (348 3347603); Mariano Votta (339 8927455).