Cittadinanzattiva su nuove linee guida legge 40: era ora. Garantita una maggiore facilità di accesso e maggiore condivisione nelle cure. Il nuovo governo eviti disparità territoriali fra i cittadini
Roma, 30 aprile 2008
“Siamo molto soddisfatti per la revisione delle linee guida relative alla Legge 40, poiché recepiscono alcune richieste di Cittadinanzattiva e di altre associazioni di tutela della salute, nonché gli attuali orientamenti della giurisprudenza in materia”, commenta Francesca Moccia, ccordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva.
“In particolare siamo soddisfatti perché le nuove linee guida ampliano le categorie che possono avere accesso alle tecniche di fecondazione assistita, eliminando le precedenti discriminazioni tra soggetti “sani” e soggetti affetti da particolari patologie; in secondo luogo, ma non meno importante, potenziano il diritto del cittadino alla scelta perché la possibilità di diagnosi preimpianto lo mette nelle condizioni di esprimere un consenso davvero informato al trattamento.
“Ora è necessario garantire realmente – continua Moccia - su tutto il territorio nazionale lo stesso grado di accesso alle tecniche di fecondazione assistita, nonché la loro qualità e sicurezza, per impedire che anche in questo campo si accresca il fenomeno dei viaggi della speranza che tanto pesa sulle tasche dei cittadini e del Ssn. Ci auguriamo quindi che il prossimo Ministro della Salute, attraverso il coinvolgimento della organizzazioni civiche, migliori l’attuale assetto normativo sulla procreazione medicalmente assistita e garantisca in tutto il territorio nazionale lo stesso grado di accesso alle prestazioni, contrastando gli effetti negativi dell’attuale federalismo in sanità”.