Dalle scuole italiane buone pratiche e non solo bullismo. Cittadinanzattiva premia i progetti innovativi in tema di sicurezza e salute
Duecentottanta progetti per la sicurezza, l’educazione al benessere e la prevenzione dei comportamenti violenti nelle scuole italiane. Tanti hanno partecipato alla seconda edizione del Premio delle Buone pratiche nella scuola promosso da Cittadinanzattiva nell’ambito della campagna Impararesicuri.
A salire sul podio dei vincitori, premiati ufficialmente oggi alla Camera dei Deputati, due scuole del Veneto e una della Toscana. Si tratta della: Scuola primaria Sandro Pertini di Subbiano-Capolona (Arezzo) con il progetto "Sicuramente più sicuri" premiata nell’ambito della sicurezza a scuola; Istituto Comprensivo B. Lorenzi di Fumane (Verona) con il progetto "Cittadinanza responsabile per salute e sicurezza" sul tema dell’educazione al benessere; Istituto Comprensivo di Porto Viro (Rovigo) con il progetto "Io Incontro l’altro" per la prevenzione dei comportamenti violenti. La scuola della Toscana riceverà dotazioni di beni e servizi (come antiscivoli, segnaletica interna, dotazioni per la messe in sicurezza delle vetrate) e alle due scuole del Veneto sarà consegnata una somma in denaro da destinare al proseguimento del progetto. Accanto ai tre vincitori, sono stati menzionati altri nove progetti: due della Lombardia, due del Friuli, uno da Veneto, Trentino, Piemonte, Sicilia e Molise. Sul sito di Cittadinanzattiva www.cittadinanzattiva.it è possibile visionare l’elenco di tutte le scuole che hanno partecipato al premio.
I progetti in gara hanno declinato tutti i diversi aspetti della sicurezza: dalla conoscenza del territorio e dei rischi specifici connessi (incidenti stradali, incendi boschivi, alluvioni, frane e terremoti), al corretto utilizzo delle nuove tecnologie, dall’educazione alimentare, alla prevenzione dei comportamenti violenti tra pari, fino ad arrivare alla promozione di stili di vita salutari e la lotta alla droga e al tabagismo. Due i denominatori comuni dei progetti: il ruolo attivo degli studenti che, oltre ad essere destinatari delle iniziative, si fanno essi stessi intermediari e diffusori della cultura della sicurezza nella propria famiglia e presso la popolazione locale; la capacità di produrre cambiamenti concreti, dalla messa in sicurezza dell’edificio scolastico, alla modifica della viabilità nell’area circostante la scuola, dalla costruzione di una pista ciclabile, a cambiamenti tangibili nell’alimentazione e negli stili di vita.
"La scuola è fra i programmi dimenticati dai politici che, nelle loro campagne elettorali, dedicano al tema un’attenzione prossima allo zero", dichiara Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva. "Occorre trasformare la scuola in una risorsa". Per questo Cittadinanzattiva chiede al nuovo Governo:
- l’aumento della spesa per l’istruzione di almeno un punto percentuale rispetto alla spesa pubblica totale (dall’attuale 8% al 9%);
- la predisposizione e l’attuazione di programmi quinquennali di intervento per mettere a norma tutti gli edifici scolastici;
- lotta agli sprechi, prevenendo in particolare un piano di razionalizzazione degli organismi amministrativi regionali (Uffici Scolastici regionali) e provinciali (Centri servizi amministrativi);
- un’azione per migliorare la qualità professionale del personale docente anche mediante strumenti di incentivazione, valorizzazione e sviluppo;
- una revisione del percorso di formazione all’insegnamento in generale e all’insegnamento rivolto ai ragazzi con disabilità;
- un sistema di valutazione per i dirigenti scolastici, per gli insegnanti e per gli istituti, con l’integrazione del punto di vista degli utenti del servizio;
- la definizione di orari più flessibili e più lunghi per asili nido, scuole dell’infanzia e primaria.
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