Cittadinanzattiva su nomine RAI: se il servizio vuole davvero essere pubblico, ci chiediamo quando si ascolteranno i cittadini. Ascoltare le associazioni sul contratto
"Se la Rai deve essere un servizio pubblico, ci chiediamo quando si deciderà finalmente ad ascoltare i cittadini e le loro associazioni, puntando ai contenuti più che ai nomi e alle poltrone". Questo il commento di Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alle recenti vicende RAI.
"Da anni, e non da soli, chiediamo un atto coraggioso alle istituzioni: fare si che la politica faccia un passo indietro dalla Rai, permettendo alle professionalità esistenti di esprimersi liberamente, e lasciando davvero ai cittadini il compito di premiare o meno le scelte editoriali. Questo segnerebbe una importante inversione di tendenza, rispetto anche a scelte come quella di abbandonare la piattaforma Sky, che ha di fatto riversato sulle casse di un servizio che pagano i cittadini i costi enormi di una operazione priva di un beneficio visibile o realmente ipotizzabile".
"Sempre da fonti giornalistiche abbiamo appreso che il Vice Ministro Romani starebbe lavorando al nuovo contratto di servizio; chiediamo ufficialmente che vengano coinvolte le associazioni dei cittadini, per permettere che si possa discutere di un progetto che abbia davvero a cuore gli interessi degli utenti del servizio radiotelevisivo, e non di parti politiche o gruppi di interesse".