Cittadinanzattiva su sicurezza scuole dopo terremoto: no alle proroghe e via agli accertamenti urgenti nelle zone a rischio sismico
Un appello al Governo perchè blocchi la proroga alla entrata in vigore della nuova normativa antisismica fissata con il DM del gennaio 2008, è lanciato oggi da Cittadinanzattiva che da anni chiede una mappatura delle condizioni di sicurezza delle scuole italiane.
"La preoccupazione espressa dalle famiglie di Isernia e di Campobasso che ha portato alla chiusura di alcune scuole nei capoluoghi molisani, come i numerosi controlli chiesti agli enti locali sulla sicurezza delle scuole a Roma e in molte altre città italiane, sono comprensibili e condivisibili. Al di là della situazione di emergenza e preoccupazione seguita al terremoto in Abruzzo, e senza voler creare inutili allarmismi, riteniamo necessaria un'accelerazione da parte degli Enti locali perchè:
- completino le perizie tecniche in poche settimane su tutti gli edifici scolastici situati in zone a rischio sismico;
- diano informazioni alla popolazione locale precise, circostanziate e documentate circa le reali condizioni di staticità degli edifici scolastici e, in presenza di problemi gravi, provvedano alla chiusura temporanea delle scuole.
Chiediamo, inoltre, al Governo di
- completare la Anagrafe dell'edilizia scolastica, come promesso, anche su tutte le altre scuole del territorio nazionale entro l'estate;
- prevedere l'utilizzo dei fondi Cipe in tempi rapidissimi anche superando i limiti alla spesa dei Comuni imposti dal patto di stabilità;
- stanziare nuovi fondi per la messa in sicurezza di scuole ed ospedali situati in zone sismiche.