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Comunicati

Cittadinanzattiva scrive al Ministro Prestigiacomo su caso Milazzo: ritiri la sua Autorizzazione Integrata Ambientale per Centrale di San Filippo del Mela. Allo studio ricorso al Tar. No ad altri insediamenti inquinanti in un'area già a rischio.

Cittadinanzattiva ha inviato questa mattina una lettera al Ministro Stefania Prestigiacomo in merito al via libera ambientale dato alla Centrale Edipower di San Filippo della Mela, in provincia di Messina. La lettera, a firma del segretario generale Teresa Petrangolini, fa seguito ad una attività avviata da anni da parte della locale Assemblea di Milazzo di Cittadinanzattiva e di Cittadinanzattiva Sicilia.

Sono diversi gli aspetti problematici evidenziati nel testo. Anzitutto, il rilascio di una Autorizzazione Integrata Ambientale da parte della Ministro, contro cui Cittadinanzattiva sta predisponendo un ricorso al Tar. Così come il mancato esame di un ricorso presentato sin dal 2002 dalla Provincia di Messina, e l'assenza di interventi diretti sia da parte della Regione Sicilia che dello stesso Ministero di fronte ad una situazione di evidente emergenza ambientale, sottolineata anche da due studi epidemiologici condotti dalla ASL Roma E e del Dipartimento Osservatorio Epidemiologico della stessa Regione Sicilia. Nei testi si evidenzia infatti l'aumento della mortalità per tumori alla laringe, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie acute.

"Ci chiediamo perché", ha dichiarato Teresa Petrangolini, "si voglia dare il via libera ad un insediamento a forte impatto ambientale in una zona che ha già registrato aumenti di mortalità e patologie gravi a causa di insediamenti industriali inquinanti, i cui effetti i cittadini continuano implacabilmente a pagare sulla propria pelle. Sarebbe piuttosto il momento di dare un segnale opposto, intervenendo con decisione per la bonifica ambientale".

"Chiediamo al Ministro di dare finalmente delle risposte chiare ai cittadini dell'area", ha quindi concluso la Petrangolini, "e di intervenire con tutti gli strumenti a disposizione affinché la Regione Sicilia si assuma la responsabilità di porre fine ai comportamenti omissivi da parte dei suoi organi competenti, come l'Arpa Sicilia".

Redazione Online

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