Competitività del sistema Italia: i limiti del Governo e le proposte dei Consumatori nel nuovo Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti
Senza Ministro dello Sviluppo Economico, senza Presidente della Consob e senza un’Autorità di regolamentazione e vigilanza in settori liberalizzati quali trasporti, servizi idrici e postali: anche così si spiega il motivo per cui l’Italia è fanalino di coda nella classifica della competitività a livello europeo.
Alla vigilia della prima seduta del nuovo Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli utenti, prevista a Roma per il 30 settembre, le Associazioni di Consumatori Adiconsum, Adoc e Cittadinanzattiva si associano al recente appello del Presidente della Repubblica riguardante la oramai incredibile assenza, che perdura da oltre 4 mesi, del Ministro dello Sviluppo Economico.
Il monito del Presidente Napolitano - dichiarano congiuntamente le tre Associazioni – andrebbe fatto proprio dal Governo affinché doti l’Italia di una seria politica industriale capace di rafforzare la posizione del cittadino all’interno del mercato, e dia adeguato ascolto agli organi consultivi che ne rappresentano gli interessi.
Da troppo tempo, purtroppo, il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, espressione delle istanze dei cittadini presso il Ministero dello Sviluppo Economico, viene trascurato nelle consultazioni che contano, e anche questo è un indicatore di sviluppo e di crescita che non c’è.
È interesse delle stesse Associazioni dei Consumatori assicurare il massimo impegno per far funzionare al meglio il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, e l’auspicio - alla vigilia del nuovo corso del CNCU - è che tale organismo venga consultato obbligatoriamente in tema di competitività, oltre che sui necessari provvedimenti di riforma delle Autorità di regolamentazione.