Cittadinanzattiva su dati Governo corruzione: più che pubblicare rapporti, trovare soluzioni urgenti e efficaci, come adozione confisca obbligatoria e uso sociale beni amministratori corrotti
"Sulla corruzione il Governo non deve fare rapporti ma trovare soluzioni. Si rischia il ridicolo: da un lato, se non ci fosse la mobilitazione di migliaia di cittadini non si riuscirebbe nemmeno a fare approvare una legge anticorruzione che è soltanto un pannicello caldo; dall'altro, il governo si mette a produrre rapporti mantenendo in piedi l'ennesima commissione per lo studio della corruzione". A parlare è Vittorio Ferla, responsabile di Cittadinanzattiva per la Trasparenza e la Legalità.
"Sul piano dei numeri, il rapporto del Governo dimentica la cosa fondamentale: che il costo della corruzione è prima di tutto per le famiglie, con il progressivo taglio dei servizi sociali, scolastici e sanitari. Negli ultimi anni calcoliamo 17mld di tagli alla sanità, 8mld di tagli alla scuola, un paio di miliardi di tagli alle politiche sociali. Con conseguenze pesantissime sulle tasche dei singoli cittadini.
Sul piano delle soluzioni concrete ci sono quattro cose che il Governo dovrebbe fare subito per essere credibile:
- rendere trasparenti gli atti della PA fin dalla loro formazione e, in particolare, rendere pubblici e comprensibili i bilanci di enti pubblici e partiti a tutti i livelli territoriali;
- attribuire alla Civit (futura commissione anticorruzione) piena autonomia dalla politica e poteri ispettivi e sanzionatori reali, perché finché sarà così nessun dirigente pubblico sarà libero di denunciare episodi di peculato e malversazione;
- allungare i tempi della prescrizione per i reati contro la pubblica amministrazione per garantire lo svolgimento dei processi e la condanna dei corrotti;
- recuperare le risorse sottratte e restituirle alla collettività, anche attraverso la confisca e l'uso sociale dei beni dei corrotti.
Senza queste azioni concrete ci resterà soltanto l'ennesimo volume da sistemare in biblioteca".