Bancomat obbligatorio ma senza una visione di sistema.
Cittadinanzattiva esprime qualche perplessità, innanzitutto sull'efficacia di un provvedimento di obbligatorietà che non ha uno strumento per poterlo fare rispettare visto che non sono previste sanzioni.
"I commercianti e i professionisti che da domani non si doteranno di Pos, non rischieranno nulla, e potranno continuare a comportarsi allo stesso modo.Sarà necessario vigilare per evitare che eventuali costi vengano scaricati sul consumatore finale" ha commentato Tina Napoli, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva.
"Incentivare l'uso di nuovi strumenti di pagamento alternativi al contante è da anni per le associazioni dei consumatori, con Cittadinanzattiva in prima linea, una battaglia strategica. E' necessario, però, operare su un cambiamento culturale sia attraverso attività di promozione e sensibilizzazione sia parallelamente per una riforma della regolamentazione delle commissioni interbancarie per evitare una ripartizione dei costi diseguale", ha continuato Napoli.
"La sfida è quella di predisporre una innovazione di sistema, in grado di coinvolgere tutti gli attori economici-sociali del Paese, evitare che i soggetti più forti impongano soluzioni poco vantaggiose per tutto il sistema, con il rischio di una crisi di rigetto.
Parlando di innovazione di sistema, un ruolo assai importante sarà quello della Pubblica Amministrazione, sia per la diffusione dell'innovazione sia per la dimensione dei servizi che eroga, da quelli sanitari a quelli scolastici, solo per fare qualche esempio."
"Attendiamo altri provvedimenti su questo fronte",ha quindi concluso Napoli, "altrimenti il pos obbligatorio sarà soltanto un'occasione mancata".