Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva su rilievi del Consiglio di Stato sul Regolamento per Standard Ospedalieri: ci si sta dimenticando del resto dell'assistenza
"Cogliamo l'occasione del rilievo fatto dal Consiglio di Stato sullo schema di decreto sugli standard ospedalieri per sollecitare Ministero e Regioni a ridefinire ed approvare in modo tempestivo, coordinato e simultaneo i regolamenti per tutti quegli ambiti dell'assistenza socio-sanitaria che ad oggi sono fermi al palo", ad affermarlo Tonino Aceti, Coordinatore Nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
Con I rilievi espressi dai giudici di Palazzo Spada sullo "Schema di Decreto recante regolamento sulla definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera", il Ministero della Salute è invitato a rileggere e riscrivere l'intero testo. "Un'occasione per Ministero ed Enti locali di fornire una risposta di sistema, con l'obiettivo di riorganizzare tutto il Servizio Sanitario Nazionale e rispondere concretamente alle crescenti difficoltà di accesso e presa in carico dei cittadini da parte del SSN" continua Aceti.
Ad oggi non sono stati affrontati gli Standard di personale per livello di assistenza, i requisiti strutturali tecnologici e organizzativi minimi dei presidi territoriali e ospedali di comunità che si sarebbero dovuti adottare con Intesa Stato Regioni entro il 31 ottobre 2014; i criteri di accreditamento del trasporto e soccorso sanitario, gli Indirizzi per garantire la continuità assistenziale dall'ospedale al domicilio del cittadino che si sarebbero dovuti adottare entro il 31 ottobre 2014 con Intesa Stato Regioni; gli standard organizzativi del Distretto Sanitario e soprattutto gli Standard nazionali di Assistenza Sanitaria Territoriale fondamentali che non sono purtroppo previsti dal Patto per la Salute.
Un intervento frammentato risulterebbe inefficace per fornire risposte integrate e adeguate ai problemi che le persone oggi incontrano nell'accesso al Servizio Sanitario Pubblico".