UN MINUTO DI SILENZIO CONTRO LA TORTURA 10 dicembre 2014, ore 10.00 Camera dei Deputati, Sala Stampa, via della Missione 4 Un minuto di silenzio contro la tortura. Amnesty International, Antigone, Arci, Cild e Cittadinanzattiva, in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani, il prossimo 10 dicembre alle ore 10.00, manifesteranno con un minuto di silenzio alla Camera le loro ragioni contro il fatto che non esista ancora una legge che preveda il reato di tortura in Italia. Il 10 dicembre saranno passati 30 anni esatti dall'adozione della Convenzione Onu contro la tortura - e oltre 25 dalla ratifica italiana - che impone tale legge. Quasi tutti i Paesi europei hanno il reato nel proprio codice. Il disegno di legge è attualmente pendente alla Camera. Da molti anni i principali organi di controllo internazionali sul rispetto dei diritti umani invitano il nostro Paese a colmare questa grave lacuna e ad adeguare l'ordinamento italiano a quanto previsto dal Protocollo Opzionale alla Convenzione contro la tortura.
Alla conferenza stampa, oltre alle organizzazioni promotrici, saranno presenti i seguenti parlamentari: Anna Rossomando, Daniele Farina, Giulia Sarti, Vittorio Ferraresi, Paolo Beni, Bruno Molea, Luigi Manconi, Gennaro Migliore, Davide Mattiello. Hanno aderito all'iniziativa le seguenti organizzazioni: A buon diritto; Acat - Italia; A Roma, Insieme - Leda Colombini; AICS; Associazione Nazionale Giuristi Democratici; Cgil-FP; CIR-VITO; Conferenza nazionale volontariato giustizia – CNVG; CNCA; Gruppo Abele; Il Detenuto Ignoto; Forum Droghe; LIDU - Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo; Medici contro la tortura; Progetto Diritti; Ristretti Orizzonti; Associazione VIC/Volontari In Carcere; Società italiana psicologia penitenziaria; Società Italiana di Scienze Psicosociali per la Pace; Unione delle Camere Penali Italiane. Dal mondo dell'arte le prime adesioni: Erri De Luca, Massimo Carlotto, Noyz Narcos, Piotta. Il minuto di silenzio verrà osservato anche in altre città italiane durante iniziative pubbliche.