“È doveroso ascoltare la voce degli studenti che avvertono tutte le difficoltà del loro domani e cercano di esprimere esigenze, domande volte a superare squilibri e contraddizioni”, così il presidente Mattarella nel suo discorso di insediamento di poche settimane fa. Nonostante questo pressante invito, inadeguate e tardive sono state a oggi le risposte delle istituzioni di fronte alle proteste degli studenti che da settimane manifestano e tentano di far sentire la loro voce, all’interno delle scuole come nelle piazze, e che hanno promosso – a partire dall’Unione degli Studenti e con l’adesione di varie associazioni, compresa la nostra - gli Stati generali della Scuola. È indispensabile interrogarsi sulle ragioni profonde di queste proteste.
L'intervento di Adriana Bizzarri ospitato nel blog di Cittadinanzattiva sull'Huffingtonpost