"L'Europa che vorrei" è il Manifesto-appello che Cittadinanzattiva sottopone all'attenzione dei candidati alle Elezioni del Parlamento Europeo del maggio 2014.
Cittadinanzattiva è un movimento di partecipazione civica che ha abbracciato con convinzione la prospettiva europea sin da quando, oltre 10 anni fa, ha deciso di costituire un network civico a livello comunitario per affermare, praticandola,la cittadinanza attiva europea, e contribuire a collocarla al centro dell'agenda politica.
Affermare la cittadinanza attiva europea significa perseguire gli obiettivi e condividere i valori custoditi nei Trattati, dai quali Cittadinanzattiva ha tratto linfa per alcune delle sue più significative iniziative condotte in ambito comunitario.
All'Europa, insomma, Cittadinanzattiva ci crede, e in ambito comunitario Cittadinanzattiva ci lavora ordinariamente, rappresentando l'Europa sempre più un riferimento imprescindibile per un soggetto civico impegnato da oltre 35 anni nel promuovere partecipazione civica e tutela dei diritti.
E in questo clima di rivendicazioni nazionaliste, improbabili soluzioni populiste e tentazioni di tornare al passato, Cittadinanzattiva da un lato invita ad andare comunque a votare, e dall'altro rivendica con orgoglio l'aver fattivamente operato per anni – a fianco delle istituzioni comunitarie e nazionali – nel lungo processo di introduzione ed educazione alla comune moneta, convinti ancora oggi che senza l'Euro il destino di noi tutti sarebbe a tinte ancora più fosche di quelle che la pesante crisi economica che attanaglia da tempo l'Europa appare prospettarci.
Al riguardo, per uscirne ed evitare la deriva che il sogno dell'Europa unita si trasformi in un incubo, appare necessario il concorso di tutte le parti in causa, al fine di giungere ad un equilibrio tra un'Unione Europa che chiede con politiche antisociali di tenere in ordine i conti pubblici, apparentemente attenta più alle preoccupazioni di natura finanziaria che a quelle dell'economia reale, e una società desiderosa di vedersi garantire adeguati livelli di tutela dei diritti, equità sociale, sviluppo, promozione della cittadinanza attiva.
Le cinque aree prioritarie identificate nel Manifesto trovano nei due seguenti auspici la loro premessa e il tratto unificatore:
- L'attuazione concreta di "Citizen first" quale principio ispiratore in grado di orientare le decisioni delle Istituzioni comunitarie, chiamate a rendicontare durante il loro mandato sulla base di questo principio, l'unico in grado di rovesciare l'attuale struttura piramidale europea, per mettere in cima i cittadini e restituire un senso comune all'Europa, sia come sistema di significati, sia come opportunità di più alti e sostenibili standard di vita;
- Costante intreccio e continua osmosi tra dimensione europea, nazionale, regionale e locale, in modo da permettere ai cittadini europei di maturare una consapevolezza comune del contesto europeo come arena privilegiata dei diritti di cittadinanza e di partecipazione, e farli riflettere sul senso di appartenenza ad un comune futuro europeo.
"L'Europa che vorrei" si giova di una riflessione plurale, condotta da Cittadinanzattiva sia in ambito nazionale – al proprio interno e in coalizioni civiche alle quali partecipa fattivamente - sia in ambito europeo con il concorso di associazioni partner che ne animano la propria rete europea, Active Citizenship Network.
L'auspicio è che questo lavoro possa essere considerato come un contributo costruttivo che Cittadinanzattiva pone all'attenzione dei candidati e dei decisori istituzionali a livello europeo, oltre che ai diversi stakeholder a cui sta a cuore lavorare per una Europa sempre più democratica e in linea con le aspettative dei cittadini.
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