Menu

FAQ

Trascorsi ormai più di 2 anni dall’inizio della pandemia da COVID-19, molti sono stati gli studi condotti sui diversi sintomi, varianti e conseguenze del virus sulla popolazione. Tra le analisi più recenti spicca quella relativa al “Long COVID”, una condizione che comporta la persistenza dei sintomi riconducibili all’infezione nonostante il soggetto venga effettivamente considerato negativizzato a seguito dell’esito del tampone. Per approfondire la questione abbiamo voluto creare una piccola serie di FAQ con lo scopo di sensibilizzare sul tema e consentire, a coloro che ne sono affetti, di ricevere assistenza tramite gli ambulatori specializzati, recentemente censiti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), di cui è possibile trovare l’elenco all’interno della nostra sezione.

Cosa si intende per “Long COVID”?
Con il termine “Long COVID” si intende quella condizione dei pazienti che, dopo più di quattro settimane dalla malattia e nonostante la negativizzazione del tampone, continuano a riportare i sintomi riconducibile all’infezione.

 

Cosa si sta facendo per i pazienti affetti da questa condizione?
Per assistere i pazienti affetti da questa particolare condizione sono stati attrezzati diversi ambulatori sul territorio nazionale, con distribuzione differente da regione a regione. Al momento si segnalano in tutto 113 ambulatori sul territorio nazionale, censiti ufficialmente dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), e il cui elenco è consultabile al seguente link: MAPPA NAZIONALE AMBULATORI LONG COVID

 

Quali sono i sintomi del “Long COVID”?
I sintomi più frequentemente segnalati dalle persone affette da “Long COVID” sono i seguenti:

  • Stanchezza eccessiva e persistente;

  • Debolezza e dolore muscolare;

  • Sarcopenia (ossia il progressivo declino della massa e della forza muscolare);

  • Riduzione dell’appetito.

Alcuni pazienti hanno anche segnalato delle conseguenze a lungo termine di tipo neurologico come cefalea, problemi di memoria, difficoltà di concentrazione, vertigini e disturbi del sonno.
Altri ne sono stati segnalati anche in ambito cardiologico (con tachicardia, aritmia, dolore toracico, alterazioni della pressione arteriosa); pneumologico (con dispnea e tosse persistente); psicologico (con ansia, stress e depressione); gastrointestinale (con dolori addominali, nausea e diarrea); oltre che dermatologico (con geloni e rush cutanei).

 

Il vaccino può aiutare a ridurre i rischi di contrarre il “Long COVID”?
Recenti studi condotti dall’Irccs Humanitas di Milano, e pubblicati su Jama, hanno evidenziato come la terza dose del vaccino anti-COVID riduca la comparsa della patologia del “Long COVID” dal 41,8% al 16%. Tuttavia sono in corso ulteriori studi per comprendere al meglio l’efficacia

 

Come è regolata la diffusione dei centri ambulatoriali sul territorio nazionale?
Allo stato attuale la regione che presenta più strutture è la Lombardia, con 20 centri a disposizione; a seguire si trova il Lazio, con 16 strutture, e poi al terzo posto si trovano Liguria e Sicilia con 10 centri ciascuna. A seguire troviamo la Puglia, con 8 centri; il Veneto con 7; l’Emilia Romagna, il Piemonte e la Toscana con 6 centri ciascuna; la Campania con 5; Marche e Abruzzo con 4 centri ciascuna; il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Bolzano con 3 centri; la provincia di Trento con 2; a chiudere, Molise e Calabria con 1 centro ciascuna.

Le uniche regioni attualmente sprovviste di ambulatori specializzati nella cura del “Long COVID” sono la Sardegna, la Valle d’Aosta e la Basilicata.

Quali sono le linee guida per la gestione dei pazienti affetti da “Long COVID”?
Le linee guida per la gestione dei pazienti sono attualmente in fase di elaborazione ed è previsto che entro Ottobre 2022 venga realizzato un documento contenente le buone pratiche da seguire per la gestione dei pazienti affetti da “Long COVID”. Sempre nello stesso periodo, sarà istituito anche un sistema di sorveglianza nazionale della patologia; tale sistema consentirà di produrre dei report periodici, aggiornati mensilmente, e sarà in funzione almeno fino a Dicembre 2023.

Redazione Online

Iscriviti alla newsletter

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido


Valore non valido

Valore non valido