Negli ultimi tre decenni l’obesità è aumentata in modo sostanziale. A livello globale, si stima che circa 170 milioni di bambini siano in sovrappeso con gravi conseguenze sulla salute: malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e molti tipi di cancro. Il sovrappeso e l’obesità sono responsabili di circa il 9-12% dei decessi nei vecchi Stati membri dell’Ue e del 16-20% dei decessi nei 12 Stati membri che hanno aderito all’Ue nel 2004 e nel 2007. In Europa, tra il 1990 e il 2010, la prevalenza dell’obesità continua ad aumentare, soprattutto nei bambini. Sovrappeso e obesità nell’infanzia sono associati a una significativa riduzione della qualità della vita e a un maggior rischio di episodi di bullismo e isolamento sociale. A causa del rapido aumento della prevalenza e delle gravi conseguenze per la salute pubblica, l’obesità è comunemente considerata una delle più gravi sfide per la salute pubblica dell’inizio del XXI secolo.
Per contrastare questo secenario è stata presentata ad Atene la “Joint Action4EUkids", coordinata dalla Grecia, a cui partecipano Belgio, Croazia, Finlandia, Italia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna e Ungheria. L’Italia è rappresentata dal Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità.
La JA – che è una delle 11 iniziative previste dal Programma europeo EU4Health per il periodo 2021-2027 e che durerà 36 mesi – è dedicata alla promozione della salute e alla prevenzione dell’obesità infantile e delle malattie non trasmissibili. La realizzazione nei Paesi partner della JA di due buone pratiche, Smart family e Grunau moves (che si propongono di favorire l’attività fisica e un’alimentazione sana nei bambini e nelle famiglie), metterà a disposizione degli Stati membri dell’Unione europea indicazioni per la sostenibilità e trasferibilità delle esperienze acquisite. Approfondisci