Sono tre milioni le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare in Italia. Di questi il 30% ha meno di 14 anni. "Un tratto comune in molti adolescenti alle prese con un disturbo del comportamento alimentare è l'interazione, per molte ore al giorno, con profili Instagram e TikTok che propongono determinati modelli corporei e modelli alimentari da seguire", commenta Laura Dalla Ragione, psichiatra, psicoterapeuta e fondatrice della Rete per i disturbi del comportamento alimentare della Usl 1 dell'Umbria. "I social però non sono la causa, ma un enorme fattore di rischio", precisa Dalla Ragione in questa intervista su Repubblica e aggiunge "l'educazione digitale dovrebbe essere un argomento di riflessione nelle scuole".
E' quello che Cittadinanzattiva insieme a Dove e Social Warning propone con la campagna "Il Costo della Bellezza" che ha l'obiettivo, fra gli altri, di rafforzare la formazione e informazione sui social network nelle ore di educazione civica nelle scuole. La salute mentale e fisica dei giovani è infatti sempre più a rischio a causa dei messaggi tossici che ogni giorno vengono riportati sui social media, che spesso veicolano una immagine di bellezza e di corpo, soprattutto femminile, stereotipato inducendo anche distrubi molto pericolosi come quelli del comportamento alimentare. Nei giorni scorsi numerose associazioni, fra cui Animenta, l’Unione degli Studenti Universitari e la Rete degli studenti medi, e di tanti professionisti sanitari hanno manifestato nelle piazze di 28 città per chiedere investimenti strutturali e una attenzione maggiore alle persone affette da disturbi del comportamento alimentare. Anche Cittadinanzattiva le ha sostenute.
Per la campagna "Il Costo della Bellezza", Cittadinanzattiva ha attivato uno sportello di consulenza, informazione e tutela per i ragazzi e le loro famiglie: è possibile contattarlo scrivendo a