E' partita la stretta su telefonini e tablet alle elementari e medie: per il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara il cellulare verrà limitato anche per scopi didattici e anche a quelle dell’infanzia. Stop all’uso anche dei tablet che saranno consigliati solo per la scuola primaria.
La decisione è stata presa sia per questioni di didattica, sia perché spesso l’utilizzo improprio di smartphone e tablet diventa nel rapporto tra studenti e docenti un elemento di tensione, che in alcuni casi porta anche all’aggressione del personale scolastico.
Secondo i dati UNESCO meno di un Paese su quattro vieta l’uso degli smartphone nelle scuole. Nel 2018 la Francia ha vietato i telefoni cellulari alle elementari e alle medie. Successivamente ciò è accaduto anche in Svezia, Finlandia e Olanda. In Italia esiste in verità un divieto dal 2007: niente cellulari in classe alla scuola dell’infanzia e alle elementari: l'allora il ministro Fioroni presentò le “linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”.