Un emendamento al Disegno di Legge sul voto di comportamento nella scuola secondaria introduce una modifica importante al modello di valutazione in vigore nella scuola primaria dopo la “riforma” del 2020. L’emendamento presentato dal Governo prevede che a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025 la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria sarà espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti e l'abrogazione della valutazione periodica e finale espressa attraverso un giudizio descrittivo. Non è chiaro, ad oggi, se l’espressione “giudizi sintetici” significherà un ritorno al 4,5, 6,7,8 etc o a scarso, insufficiente, sufficiente etc.
Si tratterebbe del quarto cambiamento a partire dal 2008: fino a quell’anno si usarono i giudizi, poi si passò ai voti, nel 2020 vennero introdotti i giudizi descrittivi e a partire dal 2024 si useranno i giudizi sintetici. Il Ddl in questione (924-bis) è stato presentato in Commissione Cultura e Istruzione del Senato a novembre e rischia di diventare Legge dello Stato in tempi così rapidi da non consentire un serio confronto con il mondo della Scuola: insegnanti, dirigenti, pedagogisti, educatori, psicologi, associazioni di genitori, sindacati, etc.
Per questo è stata lanciata su change.org una petizione al Governo e al ministro dell’Istruzione e del Merito per fermare questo “colpo di mano”.