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Arriva dal Ministro dell’Istruzione Valditara una proposta che fa molto discutere e che riguarda la previsione di percorsi scolastici differenziati per gli studenti con background migratorio. Nello specifico, si prevede che ogni scuola possa valutare le competenze linguistiche degli studenti non italiani all’atto dell’iscrizione ed ammettere la possibilità di scegliere percorsi diversi a seconda del grado di conoscenza della lingua italiana. Una proposta che porta avanti un’idea di scuola assolutamente divisoria e che ignora totalmente la realtà della nostra società scolastica e non solo.

Infatti, secondo i dati più recenti pubblicati nel Rapporto Ismu, al primo gennaio 2022 gli stranieri presenti nel nostro Paese sono circa 5 milioni e 775mila. Nell’anno scolastico 2021/2022 è aumentato il numero degli alunni con background migratorio (872.360, pari al 10,6% del totale degli iscritti nelle scuole italiane) ed i nati in Italia rappresentano il 67,5% degli alunni con cittadinanza non italiana. La proposta del Ministro appare dunque totalmente scollegata alla realtà e rischia di introdurre modalità selettive che vanno contro ogni principio di uguaglianza, integrazione ed inclusione.

Approfondisci la notizia e scarica il rapporto Ismu

 

Valentina Ceccarelli

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