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Secondo l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Volkswagen avrebbe messo in atto una condotta scorretta poiché gravemente contraria agli obblighi di diligenza professionale e idonea, altresì, a falsare in maniera rilevante il comportamento economico dei consumatori, inducendoli ad assumere una scelta di consumo che non avrebbero altrimenti preso qualora consapevoli delle reali caratteristiche dei veicoli acquistati. La pratica scorretta contestata riguarda la commercializzazione sul mercato italiano, dal 2009, di autoveicoli diesel (con codice identificativo EA189 EU 5) la cui omologazione è stata ottenuta attraverso l’utilizzo di un software in grado di alterare artificiosamente il comportamento del veicolo durante i test di banco per il controllo delle emissioni inquinanti.

Ciò al fine di fornire un risultato delle emissioni ossidi di azoto (NOx) più basso di quello ottenibile nella modalità che invece si attiva nel normale utilizzo del veicolo su strada.

Approfondisci sul sito di Antitrust

Leggi il testo del provvedimento dell'Antitrust

 

Claudia Ciriello

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