La profonda e drammatica incompatibilità tra i limiti ambientali del pianeta e l’attuale modello di produzione e consumo, basato spesso sulla logica dell’usa e getta, è oggi sempre più evidente e rende necessario un cambiamento significativo degli stili di vita e dei modelli di produzione e consumo in un’ottica di promozione dello sviluppo sostenibile dei territori e della comunità. In questo scenario, da un lato, va posta più attenzione sulla riduzione degli sprechi premiando le realtà imprenditoriali che realizzano prodotti e servizi meno impattanti, dall’altro è fondamentale sensibilizzare i cittadini sulla raccolta differenziata e sul corretto conferimento dei beni a fine vita.
In tal senso, il progetto propone delle azioni che stimolino l’impegno congiunto di tutti gli attori del panorama sociale e coinvolgano i cittadini affinché diventino protagonisti di nuove scelte e stili di vita improntati al rispetto dell’ambiente, alla diffusione dell’economia circolare e di modelli di sviluppo più sostenibili.
- La prima indicazione è quella di “ripensare i propri consumi” in tre mosse fondamentali: prevenire la produzione di rifiuti, alimentare il riutilizzo, prediligere la condivisione rispetto al possesso.
- La seconda è quella di “conoscere i rifiuti che si producono” al fine di individuare il giusto conferimento, evitando danni all’ambiente e spreco di risorse.
- La terza è quella di “conoscere la gestione dei rifiuti nel proprio territorio e partecipare attivamente al suo miglioramento”.
In quest’ottica gli obiettivi specifici del progetto SpreK.O. sono di:
- promuovere l’empowerment dei cittadini e dei volontari, nella loro duplice funzione di attori chiave nel processo di sensibilizzazione e di consumatori responsabili in grado di ridurre gli sprechi, orientare i propri consumi verso prodotti sostenibili, prevenire la formazione dei rifiuti tramite il riuso dei materiali, promuovere il corretto conferimento dei rifiuti e massimizzare la loro riciclabilità;
- potenziare la rete nazionale associativa colmando il gap formativo mediante appositi programmi di capacity building al fine di trasferire ai referenti regionali conoscenze, abilità, strumenti e risorse per ampliare l’ambito di attivismo e per consolidare e rafforzare la loro azione locale;
- promuovere e avviare partenariati strategici e percorsi di collaborazione con enti locali e aziende al fine di valorizzare la dimensione locale come effettivo spazio di confronto, nell’ambito della quale esercitare i diritti di cittadinanza, costruire nuove reti di relazioni basate su solidarietà, impegno civico collettivo, responsabilità diffusa, socializzazione e naturalmente, partecipazione;
- coinvolgere in prima persona i giovani nel corso di eventi ludici e sportivi, quali attori promotori di comportamenti ambientalmente sostenibili;
- promuovere la replicabilità di esperienze positive già realizzate nei territori mediante la valorizzazione e la diffusione di “buone pratiche” attivate a livello locale.
Nell’ambito del progetto sono previste delle azioni locali di cittadinanza attiva che verranno realizzate sulla base delle caratteristiche e dei fabbisogni di uno specifico territorio e della sia cittadinanza.
- Villaggio della sostenibilità. Quanto ne sai di spreco?
- La giornata della raccolta
- Il mercatino del riuso… diamo nuova vita alle cose
- Per uno sport più sostenibile
Iniziativa promossa da: Cittadinanzattiva (capofila), AICS Associazione Italina Cultura e Sport
Anno di realizzazione: 2019-2020
Per maggiori informazioni: Tiziana Toto
Progetto realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2018 a valere sul Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore di cui all’articolo 72 del decreto legislativo n. 117/2017.