Si è conclusa, con la diretta sulle pagine facebook di Cittadinanzattiva e CNCA, la prima edizione del Festival dell’economia solidale circolare che si svolge nell’ambito del progetto ESC, promosso dalle due organizzazioni in collaborazione con CICA.
Sono state oltre 1000 le persone che hanno seguito le sessioni del Festival, e oltre 30 le realtà impegnate, che con le loro storie ed esperienze hanno testimoniato quanto la realtà stia già mutando, proprio grazie ad un lavoro di cittadini singoli e organizzati, attraverso pratiche di produzione e consumo sostenibili e responsabili. In particolare, diminuendo la produzione di rifiuti, valorizzando pratiche di recupero, riutilizzo e riciclo dei materiali e coniugando l'attività d'impresa con i percorsi di inclusione socio-lavorativa per le persone più fragili e vulnerabili, intese non più come "scarti" bensì come risorse di capitale sociale, relazionale e di competenze lavorative.
Nella giornata odierna sono stati protagonisti i percorsi territoriali realizzati grazie al progetto ESC: il segno di una riconversione sia ecologica che culturale. Il lavoro realizzato nei vari territori ha permesso di ricostruire dei legami tra le persone che vivono in situazioni di fragilità e marginalità e la comunità che le accoglie, come soggetti che possono diventare costruttori del loro futuro. Un nuovo futuro sociale, ecologico ed economico. In questi percorsi sono stati siglati importanti patti e intese territoriali di collaborazione e impegno per stringere i legami che si sono creati in un periodo medio lungo. Ma vorremmo di più. ESC è un attivatore di processi; è un volano che non deve fermarsi. Per questo si sta perfezionando e lanceremo a breve un vero e proprio Protocollo di intenti sull’economia solidale circolare a livello nazione. Un protocollo che raccolga il senso, il contenuto e i soggetti che hanno stipulato gli accordi a livello territoriale ma che si ampli anche ad altri soggetti che a livello nazionale condividono gli obiettivi e le finalità del progetto ESC.
Ci sono tutti i presupposti per avere una unione di intenti tra tutte le forze e i soggetti coinvolti per creare una rete nazionale sull'economia solidale circolare, una rete che non vuole sostituirsi alle altre reti o coordinamenti, ma di azione, in una logica fortemente inclusiva verso il cambiamento di paradigmi culturali ed economici, per superare le fragilità verso un futuro più sostenibile per tutti.