Cittadinanzattiva su ipotesi legge elettorale: inaccettabile idea che i cittadini non possano scegliere i propri candidati.
“Ci sono diversi aspetti positivi nella proposta di riforma avanzata in questi giorni. Ma non possiamo accettare che i cittadini continuino a non poter scegliere i propri rappresentanti. La nostra organizzazione è stata tra i promotori del referendum contro le liste chiuse, e ci batteremo affinché questo sistema che assegna ai partiti il ruolo di padre-padrone venga del tutto superato”.
Queste le dichiarazioni di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alla bozza di riforma elettorale resa nota in questi giorni.
“Ci sono aspetti positivi che vale la pena sottolineare”, ha aggiunto Gaudioso, “come la eliminazione dell’attuale legge elettorale, passo per cui avevamo atteso anche troppo. Così come il doppio turno, e i collegi elettorali di dimensioni minori, che permetterebbero di legare al territorio i rappresentanti eletti, ma solo eliminando le liste bloccate, che rappresenterebbero invece un controsenso”.
“Ci batteremo affinché si introduca il collegio uninominale o restino i collegi piccoli, ma con l’introduzione del potere di scelta da parte dei cittadini, vale a dire la preferenza unica. Il diritto di scelta dei propri rappresentanti è stato espropriato con l’introduzione del porcellum e questa legge non lo restituirebbe. Non possiamo altresì accontentarci della promessa delle primarie per la scelta dei candidati da inserire nel listino. Le primarie sono un istituto che abbiamo sempre sostenuto, ma di per sé non possono essere intese come una sostituzione della libera scelta degli elettori, In questi anni sono state anche troppe le promesse che abbiamo ascoltato, puntualmente smentite poi dai fatti. E anche questa delle primarie, non essendo inserite come un obbligo, sono una promessa”.
“Speriamo”, ha quindi concluso Gaudioso, “che questa accelerazione che registriamo con piacere venga garantita da un calendario definito. Sono troppi gli anni passati in attesa di una riforma elettorale che garantisse governabilità, effettiva rappresentatività degli eletti e potere di scelta da parte degli elettori”.