Questo è il risultato più bello e sorprendente della campagna referendaria, in risposta a chi accusa i cittadini italiani di qualunquismo e antipolitica.
Dagli ospedali, alle spiagge, dalle vie dello shopping, ai quartieri periferici delle città i volontari di Cittadinanzattiva hanno dedicato il loro tempo ed entusiasmo a questa grande impresa; ai banchetti delle firme, la frase più ricorrente dei cittadini era: "firmiamo perché non siamo qualunquisti come i politici vorrebbero dipingerci, ma perché vogliamo che qualcosa cambi sul serio e il referendum è l’unico strumento politico che abbiamo".
40 le città in cui abbiamo contribuito alla raccolta delle firme, con il risultato particolarmente positivo di Roma, dove abbiamo raccolto circa 30 mila sottoscrizioni girando con il pulmino “Pronto intervento firme”; anche in Molise abbiamo raggiunto ottimi risultati, visto che sostanzialmente, tutte le sottoscrizioni raccolte si devono all’impegno di Cittadinanzattiva.
È importante anche ricordare il nostro impegno per chiamare a raccolta, intorno a questa grande impresa, altre forze del mondo dell’associazionismo e categorie professionali come quella dei medici di famiglia che hanno aderito al nostro Manifesto - appello ai cittadini per il referendum.
L'esperienza referendaria di questi mesi ha rappresentato una grande occasione di partecipazione alla vita pubblica del Paese, dimostrando il grande senso di responsabilità democratica e la volontà dei cittadini di dare il proprio apporto alla ripresa del Paese.