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Editoriali

panciaNon ci siamo schierati per entrare nel Partito democratico, ma per dare il nostro contributo alla democratizzazione della vita pubblica". Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, che insieme all'Associazione per il partito democratico ha fondato il comitato Parte Civile, prima di spiegarci cosa pensa del nascituro Pd, ci tiene a mettere in chiaro un concetto: 

"Noi sosteniamo le primarie del Partito democratico perché ora c'è questa opportunità,rna faremmo la stessa cosa con il centro-destra se ce ne fosse occasione".

 

Qual è allora l'obiettivo di Parte Civile?

La scommessa è riuscire a rinnovare la vita democratica del paese, coinvolgendo le persone che, in giro per l'italia, hanno voglia di proporre iniziative e assumersi responsabilità pur non essendo politici di professione.

 

Ma come riuscire nell'intento, senza entrare in gioco direttamente?

Se il prossimo 15 ottobre ci saranno veramente le consultazioni per eleggere l'assemblea costituente del futuro Partito democratico, noi vogliamo dare il nostro contributo nella scrittura di un regolamento democratico. Poi, se ci saranno persone del nostro movimento che si candideranno, noi le voteremo.

Ma l'obiettivo principale è un altro.

 

E come deve essere un regolamento democratico?

Deve permettere a chiunque di candidarsi, perché le scelte non possono essere fatte solo dalle segreterie di partito, deve dare la possibilità a tutti i candidati di essere sostenuti ad armi pari e soprattutto deve garantire trasparenza sul passato dei candidati. Cittadinanzattiva, anni fa, fece le primarie per eleggere il congresso nazionale. Per ogni candidato c'era un curriculum e parteciparono ben 350mila persone. Inoltre, particolare molto importante, il regolamento deve permettere agli elettori di votare senza doversi iscrivere ai partiti, o utilizzando un. meccanismo più semplice.

 

In quale altro modo Parte Civile vuole partecipare alla nascita del Pd?

Ci candidiamo a fare gli osservatori durante le future primarie, affinché le elezioni si svolgano corettamente. Sulla falsariga dei famosi osservatori dell'Onu. E poi stiamo partecipando alla raccolta delle firme per il referendum sul sistema elettorale. Anche grazie a noi nei comitati promotori sono stati coinvolti singoli cittadini, che con i partiti non c'entrano niente. E, accanto al referendum, stiamo partecipando alla raccolta di firme per sostenere una proposta di modifica dell'articolo 49 della Costituzione, che introduce la selezione della classe politica di ogni ordine e  grado attraverso le primarie.

 

I partiti impegnati nella nascita del nuovo soggetto politico vi ascoltano?

Non molto. Sono chiusi in discussioni interne e continuano a coltivare l'idea che la fondazione di un partito sia esclusivo compito gruppi dirigenti.

 

Ma come lo immaginate questo Partito democratico?

Non so quale potrà essere la forma. Sicuramente l'apertura ai cittadini non può limitarsi alla scelta dei candidati; ma deve riguardare anche il dibattito sui contenuti. Noi ci batteremo per questo, perché non ci fidiamo di questa classe dirigente.

~Intervista tratta da "Il Salvagente"~

 

Redazione Online

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