“Di fronte allo smantellamento del welfare ed ai continui tagli ai servizi pubblici, i milioni di euro destinati ogni anno dalle regioni per sostenere i vitalizi dei consiglieri regionali sono uno schiaffo per tutti i cittadini”. A dichiararlo è Laura Liberto, coordinatrice di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva.
“Un privilegio istituzionalizzato, su cui da tempo nel dibattito pubblico si grida allo scandalo, si producono grandi inchieste giornalistiche, si pubblicano libri, si promuovono raccolte di firme nelle piazze e petizioni on-line”,ha continuato Liberto.“Abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti, sollecitando anche il ricorso alla Corte Costituzionale, alla Corte di Giustizia Europea e alla Commissione Europea."
"Mentre abbiamo già allo studio ulteriori azioni legali che metteremo in campo nei prossimi mesi e, soprattutto, ci faremo promotori di una proposta normativa a livello nazionale che consenta il definitivo ed effettivo abbattimento di un privilegio che, oltre ad essere odioso ed indifendibile, è pure illegittimo”.
“Un privilegio indifendibile e clamorosamente stridente con la crisi in atto, che ciononostante non si riesce seriamente a scardinare, perché, dietro al pretestuoso presupposto che si tratterebbe di diritti acquisti, manca sia la capacità che la reale volontà di prevederne il definitivo superamento.
“Esemplare, sotto questo profilo, la legge approvata la scorsa settimana dalla Regione Lazio che”, ha aggiunto Liberto, “al di là della riuscita operazione mediatica, introduce ritocchi simbolici e temporanei sugli importi dei vitalizi e, tra le altre cose, mantiene in piedi la possibilità di cumulo con altri assegni vitalizi e indennità varie. Il commento più diffuso su questo provvedimento è che si poteva fare molto di più, ma almeno un passo avanti sarebbe stato fatto, eliminando l’anomalia di una regione dove la spesa per i vitalizi è arrivata a coprire un terzo del bilancio del consiglio regionale.
Ma è possibile che i cittadini debbano sempre accontentarsi della logica del meno peggio, del “pure se è poco almeno è qualcosa” quando si tratta di intervenire sui privilegi della politica, mentre i loro diritti, a cominciare dalle pensioni, sarebbero sempre più che toccabili e mai acquisiti?”
“D’altro canto”, ha ancora aggiunto Liberto, ”la strada delle sforbiciatine agli importi dei vitalizi, imboccata dalle regioni, mostra già tutta la sua debolezza di fronte alle arroganti dichiarazioni di autodifesa della casta dei politici locali, che minacciano di sommergere le regioni di ricorsi per tutelare i loro intoccabili portafogli-alias diritti acquisiti. Cittadinanzattiva ritiene che sia possibile, oltre che doveroso, mettere realmente un punto allo scandalo dei vitalizi che continuano a prosciugare i già dissestati bilanci regionali, obbligando semplicemente le regioni ad a rispettare ed applicare correttamente leggi dello Stato già in vigore, con il passaggio per tutti i consiglieri regionali al sistema previdenziale contributivo”.