"Un segnale importante, una spinta ad aprire un dibattito in Parlamento affinché si riconosca il sacrosanto diritto dei cittadini alla propria autodeterminazione, soprattutto quando si parla di un aspetto assolutamente personale e che dovrebbe essere fuori dai giochi delle parti politiche, com'è quello del fine vita". Questo il commento di Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alla lettera aperta al Presidente Berlusconi inviata oggi da un gruppo di parlamentari.
"Sin da subito", ha dichiarato la Petrangolini, "abbiamo chiesto che il disegno di legge fosse rivisto.
Crediamo infatti fondamentale promuovere una formula di diritto mite, che salvaguardi il dialogo e il rapporto tra medico e paziente, consegnando al paziente l'ultima parola, i diritti dei capaci e degli incapaci (in situazione di coscienza e incoscienza), maggiori tutele per i soggetti incapaci d'intendere e di volere, così come la previsione di un ruolo specifico delle organizzazioni dei pazienti".
"E' per questo motivo", ha concluso la Petrangolini, "che abbiamo chiesto una audizione urgente, ma anche che si avvii una seria consultazione con tutte le organizzazioni civiche che si occupano da tempo di questi temi e della tutela dei diritti dei cittadini".