Prosegue il percorso di confronto e sinergia tra FS Italiane e il mondo delle Associazioni dei consumatori. Nella sede di Ferrovie dello Stato di Villa Patrizi a Roma è stato siglato oggi un Protocollo d’intesa volto a rafforzare il rapporto di collaborazione reciproca tra FS e le Associazioni dei Consumatori, anche in relazione al Piano Industriale 2022/2031 del Gruppo FS Italiane.
Gli obiettivi dell’Intesa sono stati illustrati in un incontro a cui hanno preso parte l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris, il Chief Corporate Affairs di Ferrovie dello Stato Italiane Massimo Bruno, e i Rappresentanti delle Associazioni Consumatori. Tra i principali punti dell’accordo figurano l’impegno che FS assume nei confronti delle Associazioni in termini di dialogo, confronto e collaborazione intesi come elementi di valore aggiunto nei processi decisionali, oltre che nell’organizzazione di incontri periodici atti a favorire la condivisione di informazioni utili a individuare esigenze collettive legate alle attività di FS, promuovendo dove necessario il dialogo con gli Enti istituzionali competenti, le Società e i Poli del Gruppo FS (Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano).
“Sia approvata con urgenza la proposta di legge Serracchiani. Un impegno comune di istituzioni e organizzazioni civiche per liberare i bambini dalla detenzione e restituire dignità alle loro vite”.
Dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati del disegno di legge dell’onorevole Siani e il successivo naufragio dovuto alla caduta della legislatura, la proposta di legge per far uscire dal carcere i figli delle madri detenute è stata ripresentata dall’Onorevole Debora Serracchiani come prima firmataria e la scorsa settimana ha ottenuto in aula la deliberazione di urgenza e, di conseguenza, la possibilità di essere esaminata entro quindici giorni.
“Una occasione imperdibile per liberare finalmente i bambini dalle carceri e restituire loro il diritto ad una vita dignitosa, per quanto possibile. Per questo ringraziamo l’onorevole Serracchiani che ha deciso di riprendere l’impegno profuso negli scorsi anni dall’onorevole Paolo Siani e da tutte le organizzazioni che come noi si stano battendo da tempo per porre fine a questa barbarie”, commenta Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva, che oggi è in audizione presso la II Commissione Giustizia della Camera in merito alla proposta di legge C. 103 Serracchiani, recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e alla legge 21 aprile 2011, n. 62, in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori”.
Negli ultimi giorni si sono verificati due gravi episodi, entrambi a Palermo, legati agli ambienti scolastici non riscaldati, in coincidenza con un notevole abbassamento delle temperature esterne: una corsista si è sentita male per il freddo mentre era in università e una bambina di 10 anni in una scuola elementare è stata colpita da ipotermia e ricoverata in ospedale. “Casi che stanno facendo molto discutere, che suscitano forti e legittime preoccupazioni nelle famiglie e manifestazioni tra gli studenti in diverse parti d’Italia. Anche perché non sono i soli. Casi analoghi si sono verificati a Firenze, al Liceo Machiavelli-Capponi, in due istituti superiori della provincia di Rimini, nell’istituto Des Ambrois di Oulx in alta Valsusa, nella scuola elementare Vernazza a Sturla, all’Istituto Montale di Bordighera, solo per citarne alcuni”, commenta Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva.
“Situazioni davvero intollerabili, quelle accadute a Palermo, perché in un edificio scolastico gli studenti dovrebbero essere al sicuro e non mettere a repentaglio la propria salute. Tanto più quando si tratta di bambini, come nel caso di Emanuela, di appena dieci anni. Non possiamo immaginare che si metta a rischio l’incolumità degli studenti a causa del rincaro energetico o per ritardi negli interventi di manutenzione degli impianti di riscaldamento nelle scuole”, commenta Concetto Trifilò, segretario regionale di Cittadinanzattiva Sicilia.
Ripristinare la Commissione Nazionale Dibattito Pubblico, un organismo autorevole e indipendente, indispensabile per supportare e monitorare il corretto svolgimento dei Dibattiti Pubblici, ed introdurre le necessarie modifiche affinché il Dibattito Pubblico torni ad essere realmente un percorso di informazione e coinvolgimento trasparente, inclusivo, aperto a tutte le persone interessate, da svolgersi con tempi e modalità adeguati ad approfondire tutte le questioni e attivare un confronto dialogico e argomentato tra i diversi punti di vista.
Sono queste le richieste inviate dall’Osservatorio civico PNRR[1], in collaborazione con altre organizzazioni della società civile, alle ottave Commissioni Ambiente della Camera e Senato in una memoria volta a richiedere modifiche urgenti al nuovo Schema di riforma del Codice dei contratti pubblici che le Commissioni, a seguito di specifica delega e dopo una serie di passaggi che hanno coinvolto il Consiglio di Stato e il Governo, stanno ora esaminando per apportare, nel caso, le dovute correzioni.
Il nuovo Codice rientra nelle cosiddette riforme abilitanti previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), atte cioè a garantire una più efficace attuazione del Piano e prevista all’interno del delicato capitolo delle “semplificazioni”, con lo specifico obiettivo di realizzazione delle infrastrutture e…il rilancio dell’attività edilizia.
Il Disegno di Legge Delega approvato dal Governo Meloni conferma l’impianto di quello elaborato nella precedente legislatura, contenente numerose proposte del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. Vi sono così le condizioni affinché quella dell’assistenza agli anziani sia una riforma qualificante della legislatura. Adesso serve che il tema diventi una priorità per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento.
Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza giudica positivamente l’approvazione del Disegno di Legge Delega di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti da parte del Governo. Il testo licenziato, infatti, conferma i contenuti di quello predisposto nella precedente legislatura, gran parte dei quali provengono dalle proposte del Patto. La Delega si articola lungo due direttrici. Da una parte, superare l’attuale frammentazione delle risposte esistenti per costruire un sistema che sia unitario, semplice per anziani e famiglie e riconoscibile per tutta la popolazione: il Sistema Nazionale Assistenza Anziani (SNA). Dall’altra, costruire interventi di qualità e capaci di rispondere in modo appropriato alle eterogenee condizioni degli anziani. Dai servizi domiciliari a quelli residenziali, dai trasferimenti monetari ai sostegni ai caregiver familiari e assistenti familiari (“badanti”).
“Esprimiamo soddisfazione per questo passaggio e ringraziamo il Governo - in particolar modo il Presidente Meloni, il Ministro Calderone e il ViceMinistro Bellucci - per aver valorizzato l’intenso lavoro di elaborazione compiuto dalla società civile nella precedente legislatura”, dichiarano le organizzazioni del Patto.
Da Bolzano a Caltanissetta, la carenza di operatori sanitari attraversa tutta l’Italia. A rischio le zone periferiche e ultraperiferiche delle aree interne. Presentata oggi un’analisi di Cittadinanzattiva sul fenomeno dei "deserti sanitari" in Italia e sulle misure previste dal PNRR.
Operatori sanitari cercasi in tutta Italia: dal Nord al Sud mancano medici, sia di famiglia che ospedalieri, ma anche infermieri e pediatri. In particolare nelle zone periferiche e ultraperiferiche delle aree interne, è evidente la cosiddetta desertificazione sanitaria, ossia territori in cui le persone hanno difficoltà ad accedere alle cure a causa, ad esempio, dei lunghi tempi di attesa, della scarsità di personale sanitario o delle ampie distanze dal punto di erogazione delle cure. E il problema rischia di non essere colmato dai fondi messi a disposizione dal PNRR. Soltanto il 16-17% delle Case e degli Ospedali di Comunità, infatti, sarà realizzato in queste zone. Il sovraffollamento negli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri è evidente soprattutto nel Nord del Paese, mentre la carenza di ginecologici ospedalieri colpisce, oltre Caltanissetta, dove c’è un ginecologo ospedaliero ogni 40.565 donne, anche Macerata, Viterbo, La Spezia e tre province della Calabria (Reggio Calabria, Vibo Valentia e Cosenza). Sono questi alcuni dati emersi dal Report presentato oggi da Cittadinanzattiva, nel corso dell’evento “Bisogni di salute nelle aree interne, tra desertificazione sanitaria e PNRR”, svoltosi a Roma presso la Sala di Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Il Report, che contiene anche specifici focus regionali, può essere scaricato da questo link.
Cittadinanzattiva organizza, il 19 gennaio a Roma, dalle 10:00 alle 12:00 presso la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea in via Quattro Novembre 149, l’incontro “Bisogni di salute nelle aree interne, tra desertificazione sanitaria e PNRR” per approfondire il tema - a partire dal difficoltoso accesso alle cure causato anche dalla desertificazione sanitaria - e ragionare di come le risorse previste dal PNRR possano rappresentare una incoraggiante risposta ai bisogni delle comunità locali.
Le Associazioni di consumatori sono state convocate dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per affrontare il problema del caro carburante e del rialzo dei prezzi generalizzati.
“Nell’incontro appena concluso abbiamo rappresentato le richieste dei consumatori chiedendo in particolare provvedimenti su tassazione e lotta alla speculazione. Inoltre abbiamo sollecitato interventi volti ad assicurare l’adozione di regole più efficaci per contenere i rialzi dei prezzi” lo dichiarano in un comunicato congiunto le Associazioni di Consumatori Udicon, Adoc, Adusbef, Adiconsum, Associazione Utenti Dei Servizi Radiotelevisivi, Assoutenti, CTCU, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa Del Cittadino.
“L’aumento del prezzo dei carburanti continua a pesare sulle condizioni economiche di centinaia di migliaia di famiglie. Un rialzo dei prezzi che continua ad essere principalmente dovuto al peso di accise, iva e imposte regionali, dalla volatilità del mercato, fortemente condizionato dal contesto internazionale, e dalla mancanza di regole e di sistemi di controllo efficaci.
Al via la seconda edizione di “Chi l’ha fatto?”, il premio dedicato alle aree interne del nostro Paese, con l’obiettivo di raccogliere e mettere in rete le esperienze più innovative in termini di miglioramento della qualità della vita in questi territori.
Il bando, aperto fino al 20 marzo 2023 (qui il link per partecipare), punta il faro su iniziative orientate al raggiungimento dei 17 obiettivi globali dell'Agenda 2030 dell’ONU. In particolare, questa edizione del premio rivolge l’attenzione a progetti incentrati sul tema della sostenibilità e che mirano alla crescita, anche economica, di queste zone, coniugando la tutela dell’ambiente e della biodiversità che le caratterizzano. Altro tema centrale è la lotta alle disuguaglianze - economiche, di genere, generazionali e di accesso a servizi primari quali istruzione e salute – saranno quindi valutate le iniziative realizzate a sostegno dei singoli e dei nuclei familiari, anche migranti, o orientate a favorire la possibilità per le giovani generazioni di continuare a vivere nelle aree interne. Grande attenzione anche alle iniziative rivolte alla tutela della salute e del benessere dei residenti in questi territori, spesso deprivati dei servizi minimi essenziali anche a livello sanitario.
Possono partecipare al bando organizzazioni pubbliche o private, singole e associate, con attività già concluse o in corso d’opera rivolte ai residenti di una delle aree interne individuate dalla Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI). Le iniziative candidate saranno selezionate e premiate da una giuria di esperti. Maggiori informazioni sul Premio sono disponibili qui.
“Il finanziamento del Piano Oncologico Nazionale per 10 milioni di euro nel 2023 e per altri 10 nel 2024 - che avrebbero dovuto essere destinati al potenziamento delle strategie e delle azioni per la prevenzione, la diagnosi, la cura e l’assistenza ai pazienti oncologici – e l’anticipazione al 1 gennaio 2023 dell’incremento di 200 milioni per garantire l’indennità integrativa al personale di pronto soccorso erano due misure annunciate, giustamente, come necessarie ma mai davvero inserite nelle Legge di Bilancio: in entrambi i casi si tratta di una gravissima mancanza che comporterà, e sta già comportando, effetti negativi sui cittadini e sul nostro servizio sanitario nazionale”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Le mancate risorse a favore del Piano Oncologico Nazionale ci lasciano con l’amaro in bocca, a fronte dei dati e delle previsioni di aumento, diffusi in queste ultime settimane, dell’incidenza di patologie oncologiche anche a causa delle ritardate diagnosi determinate dalla pandemia. Così come ci sembra un chiaro controsenso, rispetto alla narrazione degli eroi del Covid, il mancato anticipo al 1° gennaio 2023 dell’indennità di pronto soccorso già riconosciuta al personale della dirigenza medica e al personale del comparto sanità”.
Avere trasparenza sui fondi richiesti dalle singole Regioni e sugli eventuali programmi messi a punto dalle stesse per la diagnosi precoce, l’avvio di percorsi di presa in carico multidisciplinare dei pazienti con fibromialgia e l’individuazione dei centri specializzati sul territorio per la cura della patologia. Sono queste le finalità dell’istanza di accesso civico inviata oggi da Cittadinanzattiva ai Presidenti e agli Assessori alla Sanità delle Regioni.
Il comma 972 della scorsa Legge di Bilancio 2022 ha istituito un Fondo per lo studio, la diagnosi e la cura della fibromialgia con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2022, fondo che è stato successivamente, con il decreto 8 luglio 2022, ripartito tra tutte le Regioni con l'esclusione delle Province autonome di Trento e di Bolzano. Ai sensi del decreto, le Regioni sono tenute ad individuare sul proprio territorio uno o più centri specializzati, idonei alla diagnosi e alla cura della fibromialgia e in grado di assicurare ai pazienti una presa in carico multidisciplinare.
Al termine dell'udienza pubblica dello scorso 12 dicembre, i giudici contabili hanno sospeso il giudizio di parificazione sul Rendiconto 2021 della regione Molise e si sono rivolti alla Corte Costituzionale dopo aver rilevato un disavanzo nel Bilancio regionale di circa 500 milioni e un debito, per ogni molisano, di 1.600 euro, "in crescita rispetto al 2020 e superiore agli altri cittadini delle regioni a statuto ordinario". Negativa anche la valutazione su Asrem (l’Azienda sanitaria regionale del Molise), che ha un debito di 54 milioni, sui contratti con gli operatori privati della sanità e sul trasporto.
“Apprendiamo con molta preoccupazione della sospensione del giudizio di parifica della Corte dei Conti che ha rilevato una serie di criticità, il cui effetto per i cittadini molisani è di essere tra i più indebitati d’Italia. Una situazione allarmante che evidenzia la “mancata correttezza di programmazione e gestione finanziaria delle risorse e delle spese”, come scritto nella relazione, e che sembra lasciar presagire un futuro preoccupante per l’accesso ai servizi pubblici, a cominciare da quelli sanitari, per i cittadini del Molise. Restiamo in attesa del giudizio della Corte Costituzionale perché dia risposte certe ai cittadini ed eventualmente agiremo, anche legalmente, perché i loro diritti siano rispettati”, dichiara Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva.
Le Università e la Proprietà Industriale. Un apporto creativo alla tutela e alla lotta alla contraffazione.
“Io Sono Originale” è l'iniziativa del MiSE (ora MIMIT), Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (DGTPI - UIBM) realizzata in collaborazione con le associazioni dei consumatori iscritte al CNCU che, in continuità con le precedenti edizioni, promuove iniziative di sensibilizzazione per diffondere la cultura della legalità, contribuire alla lotta al falso e informare i consumatori in merito ai rischi collegati alla contraffazione.
Tra le diverse attività in programma, sono previste due edizioni della “Giornata dell’Innovazione” che hanno l’obiettivo di coinvolgere gli studenti delle università italiane nel percorso di valorizzazione e tutela della Proprietà Industriale, inducendoli ad un ruolo proattivo e ad un apporto creativo ed innovativo in tale ambito.
Le attività della prima edizione della Giornata verranno veicolate con un evento online che si terrà Il 19 dicembre alle 10.00 e che vedrà il coinvolgimento delle università italiane che hanno partecipato all’iniziativa in collaborazione con le associazioni dei consumatori Adiconsum, Adoc, Adusbef, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Movimento Consumatori. Si potrà seguire la diretta streaming della “Giornata dell’innovazione 2022” su https://www.youtube.com/watch?v=8Nz3SWWRQis
Tempi lunghi per la diagnosi, cure fuori regione per i malati rari. Fra Piano della cronicità inattuato, Livelli essenziali di assistenza fermi al palo e rischio autonomia differenziata, le disuguaglianze tra cittadini rischiano di acuirsi
Più di un cittadino su tre con patologia cronica ha atteso oltre dieci anni per arrivare alla diagnosi e uno su quattro fra chi soffre di una malattia rara deve spostarsi dal proprio luogo di residenza per curarsi. Le liste di attesa, ancora allungate dalla crisi pandemica, pesano sulla salute dei cittadini affetti da queste patologie, in particolare oltre la metà di essi denuncia tempi lunghi di attesa per gli esami diagnostici e per le visite di controllo. E resta la chimera del supporto psicologico che due terzi dei pazienti devono pagare di tasca propria.
Sono questi alcuni dei dati che emergono dal XX Rapporto sulle politiche della cronicità, presentato oggi dal CnAMC, ossia il Coordinamento nazionale delle circa 100 associazioni di malati cronici e rari, di Cittadinanzattiva.
Secondo i dati ISTAT 2022, 4 italiani su 10 soffrono di almeno una malattia cronica e 2 su 10 di due o più malattie croniche. Per quanto riguarda le malattie rare, in Europa si stima che le persone affette da tali patologie siano circa 20-30 milioni, in Italia i malati rari sarebbero circa 2 milioni, moltissimi dei quali in età pediatrica.
Farmacie: presentato il V Rapporto di Cittadinanzattiva e Federfarma.
Nel 2022 oltre un terzo attive su campagne di prevenzione per patologie croniche e vaccinazioni. Crescono la richiesta e la fiducia dei cittadini negli equivalenti.
Potenziare il ruolo di prossimità della farmacia e la sua funzione di luogo di informazione e divulgazione, la richiesta condivisa da farmacisti e cittadini.
I cittadini confermano la loro fiducia nella farmacia come luogo di accesso per informazioni e servizi, in particolare rispetto ai temi della prevenzione e dei farmaci equivalenti. A proposito di prevenzione, il 34% dei farmacisti ha svolto nell’ultimo anno campagne di screening per l’individuazione di soggetti a rischio per patologie croniche: nell’impegnarsi su questo fronte, i farmacisti si sono concentrati su diabete (70,3%), malattie cardiovascolari (48,2%), dislipidemie (35,9%), BPCO (14,4%). Caso a parte merita l’adesione massiccia, nel 2022, per la campagna di prevenzione oncologica del tumore al colon-retto, alla quale ha aderito ben il 78,4% delle farmacie intervistate. Incoraggiante la risposta dei cittadini, che nel 30,8% dei casi hanno partecipato ad almeno uno dei programmi di prevenzione citati.
Gli anziani non autosufficienti in Italia sembrano non esistere. È quanto si osserva nel testo della Legge di Bilancio presentato dal Governo, che non vi dedica neppure una riga. “Siamo sorpresi e preoccupati per l’attuale testo della Legge di Bilancio. Tuttavia, piuttosto che sulle proteste preferiamo puntare su un dettagliato pacchetto di proposte da inserire subito nella manovra economica, che rendiamo pubblico oggi”, affermano le 52 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, cioè la maggior parte di quelle impegnate nell’assistenza e nella tutela degli anziani in Italia.
La denominazione del pacchetto indica il senso delle proposte: “Prime misure per gli anziani non autosufficienti – Per non sprecare il 2023”. Il PNRR prevede la riforma dell’assistenza agli anziani, inserita in seguito alle richieste ed alla pressione anche del Patto. Entro marzo 2023 il Parlamento dovrà approvare la relativa Legge Delega ed entro marzo 2024 il Governo dovrà predisporre i Decreti Delegati per l’attuazione.
“Io Sono Originale” è l'iniziativa del MiSE (ora MIMIT), promossa dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (DGTPI - UIBM) in collaborazione con le associazioni dei consumatori iscritte al CNCU che, in continuità con le precedenti edizioni, promuove una campagna di educazione e sensibilizzazione per coltivare la cultura della legalità, contribuire alla lotta al falso e informare i consumatori in merito ai rischi collegati alla contraffazione.
Io Sono Originale prevede, tra le diverse attività in programma, due edizioni del “Diario della creatività”, un’iniziativa innovativa che coinvolge le scuole secondarie di primo e secondo grado di tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sul tema della protezione della proprietà intellettuale e della lotta al falso.
Per la prima edizione sono stati raccolti 61 diari, realizzati da istituti scolastici delle regioni Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Umbria. I ragazzi hanno lavorato sotto la guida dei docenti, assistiti dai referenti locali delle associazioni dei consumatori*, alla compilazione del “Creativity Diary” e alla preparazione di messaggi educativi allo scopo di accrescere e consolidare nei loro coetanei una consapevolezza diffusa di quanto la creatività e l’innovazione siano importanti in ogni ambito della vita.
Rifiuti: 314 euro a famiglia nel 2022, in dieci anni la tariffa è cresciuta del 24%. Per la raccolta differenziata, a piccoli passi in avanti verso l’obiettivo del 65% con grandi differenze fra aree del Paese. I nuovi dati dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva
È di 314€ la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2022 da una famiglia nel nostro Paese, con un aumento del 2,3% rispetto all'anno precedente e del 24% negli ultimi dieci anni.
È al Sud che si registra la spesa più elevata, con la Campania in testa a livello regionale (414€, e un leggero decremento dello 0,6% rispetto all’anno precedente) e ben otto capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania dove una famiglia spende mediamente 594€ all’anno, con un incremento di quasi il 28% rispetto al 2021. La regione in cui si rileva la spesa media più bassa è il Trentino Alto Adige (€212), dove si registra però un aumento del 6,2% rispetto all'anno precedente; fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 174€.
Sono 63 i capoluoghi in cui si registrano aumenti della tariffa, soltanto 27 quelli in diminuzione: l'incremento più elevato a Cosenza (+40,9%), la riduzione più consistente a Caltanissetta (-17,4%).
È questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile online sul sito www.cittadinanzattiva.it. L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2022 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. L’indagine è realizzata nell'ambito del progetto "Re-USER: usa meglio, consuma meno", finanziato dal Ministero dello sviluppo economico, Legge 388/2000 – ANNO 2021.
Il report di quest’anno contiene anche un focus sulla Missione 2 del PNRR che si prefigge di migliorare le infrastrutture per la raccolta differenziata, ammodernare o sviluppare nuovi impianti di trattamento rifiuti, colmando il divario tra regioni del Nord e quelle del Centro-Sud, e realizzare progetti altamente innovativi per filiere strategiche quali rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), industria della carta e del cartone, tessile, riciclo meccanico e chimica delle plastiche. Complessivamente i bandi si sono chiusi con oltre 3.800 proposte per nuovi impianti e ammodernamento esistenti e oltre 300 progetti faro di economia circolare. Gli investimenti raggiungono complessivamente un ammontare di 2,13 mld di euro.
“Le risorse del PNRR non potranno risolvere tutte le criticità che ancora oggi riguardano il settore dei rifiuti ma rappresentano certamente un’opportunità per porre rimedio a molte di quelle che sottopongono il nostro Paese alle procedure di infrazione da parte dell’Europa. In termini di occasione per contribuire a ridurre il divario tra Nord e Centro-Sud, siamo ancora in attesa di conoscere i risultati formali circa i vincitori dei bandi emessi lo scorso dicembre 2021 e chiusi entro marzo 2022, sia in termini di nuovi impianti e/o ammodernamento esistenti sia in termini di implementazione di processi di economia circolare”, dichiara Tiziana Toto, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva. “Rispetto al tema della “Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali”, individuato il soggetto tecnico abilitato alla predisposizione della piattaforma, sarebbe opportuno prevedere un processo di coinvolgimento dei rappresentanti dei cittadini-consumatori, al fine di innescare un processo partecipativo nella fase di produzione e diffusione del materiale educativo ed informativo sulle tematiche ambientali e di consumo responsabile. Una adeguata organizzazione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti e comportamenti di consumo e di conferimento responsabili fanno bene all’ambiente ma anche alle tasche dei consumatori. L’esempio della città di Catania dimostra come un servizio non adeguato di raccolta differenziata fa crescere i costi di sistema e di conseguenza le tariffe della TARI”.
Regioni e capoluoghi: uno sguardo di insieme sulle tariffe per i rifiuti
Regione |
Tari 2022 |
Tari 2021 |
Variazione % |
Abruzzo |
325 € |
329 € |
-1,4% |
Basilicata |
288 € |
281 € |
2,4% |
Calabria |
348 € |
324 € |
7,4% |
Campania |
414 € |
416 € |
-0,6% |
Emilia |
277 € |
274 € |
1,2% |
Friuli Venezia Giulia |
247 € |
238 € |
4,1% |
Lazio |
332 € |
331 € |
0,2% |
Liguria |
357 € |
354 € |
0,9% |
Lombardia |
246 € |
246 € |
0,0% |
Marche |
246 € |
243 € |
1,5% |
Molise |
246 € |
242 € |
1,6% |
Piemonte |
288 € |
289 € |
-0,3% |
Puglia |
402 € |
381 € |
5,5% |
Sardegna |
335 € |
323 € |
3,6% |
Sicilia |
396 € |
385 € |
2,9% |
Toscana |
351 € |
339 € |
3,6% |
Trentino Alto Adige |
212 € |
200 € |
6,2% |
Umbria |
344 € |
333 € |
3,3% |
Valle d'Aosta |
272 € |
272 € |
0,0% |
Veneto8 |
237 € |
225 € |
5,2% |
Italia |
€ 314 |
€ 307 |
+ 2,3% |
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe, Novembre 2022
I 10 capoluoghi più costosi I 10 capoluoghi più economici |
|||||
Capoluogo |
Tari 2022 |
Capoluogo |
Tari 2022 |
||
Catania |
594 € ↑ |
Udine |
174 € ↑ |
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Genova |
480 € = |
Belluno |
180 € ↓ |
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Brindisi |
464 € ↑ |
Pordenone |
182 € ↓ |
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Pisa |
463 € ↑ |
Trento |
186 € ↑ |
||
Messina |
459 € ↑ |
Brescia |
195 € ↑ |
||
Salerno |
456 € ↓ |
La Spezia |
197 € ↑ |
||
Napoli |
455 € = |
Fermo |
200 € ↑ |
||
Benevento |
445 € ↓ |
Cremona |
208 € ↑ |
||
Reggio Calabria |
443 € = |
Vicenza |
211 € = |
||
Agrigento |
427 € ↓ |
Verona |
212 € ↑ |
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe, Novembre 2022
Raccolta differenziata, a piccoli passi verso l’obiettivo del 65% ma il Sud resta ancora indietro
Secondo il rapporto Rifiuti urbani 2021 dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in Italia nel 2020 sono state prodotte 28,9 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (-3,6% rispetto al 2019). La maggioranza dei rifiuti urbani è prodotta nel Nord (48,1%) seguito dal Sud con il 30,7% e infine dal Centro (21,2%).
La media nazionale di raccolta differenziata ha raggiunto il 63% (+ 1,7 punti rispetto al 2019) mentre il 20,1% dei rifiuti urbani prodotti finisce in discarica. Meglio il Nord nei livelli di raccolta differenziata (dove si raggiunge il 70,8%), segue il Centro (59,2%), infine il Sud (53,6%).
Fra le regioni, le più virtuose sono Veneto, Sardegna, Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Marche - tutte oltre il 70% di raccolta differenziata - e Friuli Venezia Giulia e Umbria, di poco sotto il 70%. Fanalino di coda la Sicilia che differenzia appena il 43% di rifiuti e con Catania che si colloca all’ultimo posto, tra i capoluoghi di provincia, con una raccolta differenziata inferiore al 10%.
A livello di capoluoghi di provincia, la percentuale di raccolta differenziata pari o superiore al 65% è stata raggiunta da poco più della metà di essi (53%). L'81% dei capoluoghi prevede incentivi o altre azioni per agevolare l'auto compostaggio presso le utenze domestiche. Tali misure si traducono essenzialmente nella riduzione della tariffa rifiuti (92% dei casi), nella distribuzione gratuita della compostiera (59% dei casi) e nell'organizzazione di corsi gratuiti di compostaggio domestico (12,5% dei casi).
Per quanto riguarda la tipologia di rifiuti differenziati la percentuale più elevata è relativa alla frazione organica (39,3%), seguita da carta (19,2%) e vetro (12,2%).
Raee, olii esausti alimentari e tessili scarsa la differenziazione. Serve più informazione e maggiore facilità di smaltimento
Assai bassa, sotto il 2%, la differenziazione dei rifiuti come RAEE, tessili e olii esausti. Nel 2021 in Italia sono stati raccolti e smaltiti 385.258 tonnellate di RAEE, con un aumento del 5,3% rispetto al 2020 (principalmente grazie al bonus TV che prevedeva la rottamazione del vecchio televisore per acquistarne uno nuovo) ma siamo ancora molto al di sotto della media europea di 10 chili pro-capite annuali, attestandoci sui 6,46 chili. Resta inoltre un forte divario al riguardo fra le varie aree d’Italia: in Val d’Aosta si raccolgono 11,4 kg pro-capite di RAEE all’anno, mentre in Campania 3,62.
Inoltre, sulla base di una indagine condotta da Cittadinanzattiva e Junker ad ottobre 2022 e alla quale hanno partecipato 18.500 cittadini, emerge che ad esempio soltanto la metà di essi ha smaltito un Raee con la modalità “uno contro uno” e soltanto un terzo con la modalità” uno contro zero” e ancora circa il 40% giudica non sufficiente la facilità di smaltimento dei rifiuti elettronici nella propria zona. Lo stesso giudizio viene emesso in merito alla facilità di smaltimento degli oli esausti e dei prodotti tessili.
Tutte le informazioni della indagine sono disponibili su INFORMAP, www.cittadinanzattiva.it/informap, la cartina navigabile che rende fruibili, per ogni capoluogo di provincia, informazioni e approfondimenti su tariffe e agevolazioni, qualità, tutele e altri riferimenti utili.
Per maggiori informazioni, assistenza e consulenza sul tema, Cittadinanzattiva mette a disposizione S.U.S.I., l’assistente virtuale disponibile h24 (home page in basso a destra). È inoltre attivo un numero dedicato ai cittadini: 06 36718040 (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14:00 alle 17:00) e la mail
“Dai voce alla sicurezza e alla sostenibilità”: a questo sono chiamati gli studenti per la XX Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, promossa da Cittadinanzattiva, che potranno raccontare - attraverso messaggi audio, video, podcast - come prevenire e fronteggiare terremoto, alluvione e cambiamento climatico. I materiali potranno essere inviati a
Le attività di informazione e prevenzione nelle scuole sono essenziali se si considera che su 40.293 edifici scolastici oltre 17.000 (il 42%) sono situati in zona 1 e zona 2 - ossia a medio ed elevato rischio sismico - e circa 6000 (circa il 15%) in aree a rischio idrogeologico. Eppure, nello scorso anno scolastico, le prove di evacuazione, obbligatorie almeno due volte all’anno, sono state effettuate in poco più della metà delle scuole (56%), non sono state effettuate nel 33% o sono state coinvolte solo alcune classi nell’11%. Laddove svolte, hanno riguardato quasi esclusivamente il rischio incendio (99%) e quello sismico (77%), ben poco (5%) il rischio alluvione, nonostante il verificarsi sempre più frequente di fenomeni atmosferici estremi che stanno colpendo il nostro Paese.
Il Signor Terremoto, la Signora Alluvione e il Ragazzo Cambiamento climatico sono i protagonisti delle interviste “impossibili” inviate da Cittadinanzattiva, insieme ad una Smart box con approfondimenti sul tema della sicurezza a scuola e sul territorio, a 15.000 scuole su tutte il territorio nazionale e disponibili a questo link.
Thirteen rights and sixty concrete actions to promote global health.
To promote awareness among citizens and institutions and identify concrete actions to protect global health as a state of biological, psychological, and social well-being and as a fundamental human right. This is the intent of the Civic Charter of Global Health, promoted by Cittadinanzattiva with the involvement of numerous civic actors and experts, which will be presented tomorrow, Nov. 19, from 11:30 a.m. to 1 p.m., in Bastia Umbra as part of the "Fà la cosa giusta/Do the Right Thing" conscious consumption fair.
The World Health Organization (WHO) estimates that more than 25 percent of illnesses in adults and more than 33 percent in children under 5 are due to preventable environmental causes, and about 13 million deaths are attributable annually to environmental exposures, of which more than 7 million are linked to air pollution alone.
Tredici diritti e sessanta azioni concrete per promuovere la salute globale. IL TESTO DELLA CARTA
Promuovere la consapevolezza dei cittadini e delle istituzioni e individuare azioni concrete per tutelare la salute globale come stato di benessere biologico, psicologico e sociale e come diritto umano fondamentale. È questo l’intento della Carta civica della salute globale, promossa da Cittadinanzattiva con il coinvolgimento di numerosi soggetti civici ed esperti, che sarà presentata domani 19 novembre, dalle ore 11.30 alle ore 13, a Bastia Umbra nell’ambito della Fiera del consumo consapevole “Fa’ la cosa giusta”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che oltre il 25% delle malattie negli adulti ed oltre il 33% nei bambini sotto i 5 anni siano dovute a cause ambientali evitabili e che siano circa 13 milioni le morti attribuibili annualmente ad esposizioni ambientali, di cui oltre 7 milioni legate al solo inquinamento atmosferico.
“Il legame tra salute e ambiente è forse uno degli aspetti più noti dell’approccio alla salute globale; accanto a questo è cresciuta la consapevolezza di come lo stato di salute psicofisica degli individui sia strettamente connesso al godimento dei diritti civili e sociali e ai livelli socio-economici e di istruzione delle persone, e di quanto le disuguaglianze pesino nel raggiungimento degli obiettivi di salute delle popolazioni”, dichiara Francesca Moccia, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Le politiche governative devono tener sempre più in considerazione l’interconnessione di queste variabili: dall’attenzione per il benessere mentale delle giovani generazioni alla prevenzione sanitaria e alla promozione della salute anche degli invisibili, dalla qualità di vita nelle città alla salute di chi è costretto in carcere e degli stranieri irregolari, la Carta vuole essere uno strumento per progettare ed implementare nuove misure finalizzate alla salute di tutti”.
“Dai voce alla sicurezza e alla sostenibilità”: è questo il titolo dell’appuntamento per la XX Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, promossa da Cittadinanzattiva e che si svolgerà il 21 novembre dalle ore 11 alle ore 12:30 presso l'aula magna dell’I.I.S. Einaudi di Via Santa Maria alle Fornaci, a Roma.
Al centro della Giornata il protagonismo e la creatività di studentesse e studenti che, attraverso audio e video messaggi, diranno la loro su cosa fare in merito al rischio sismico ed idrogeologico e al cambiamento climatico; su questi temi gli studenti saranno invitati a produrre e inviare, attraverso apposito bando di concorso, i loro audio o podcast per la selezione e premiazione in occasione della XVII Edizione del premio Vito Scafidi, che si terrà nell’aprile 2023.
L’evento “Dai voce alla sicurezza e alla sostenibilità” rientra nell'ambito della campagna Imparare Sicuri di Cittadinanzattiva, che compie 20 anni, per non dimenticare le vittime dell’insicurezza degli edifici scolastici e per attivare il protagonismo degli studenti e delle scuole in merito ai rischi naturali e non presenti sul proprio territorio, ed acquisire informazioni e strumenti necessari per adottare procedure e comportamenti corretti per prevenire o fronteggiare tali rischi.
Conoscere quanto e come sia garantito in tutte le Regioni l’accesso ai test genomici per i pazienti, per lo più donne, affetti da tumore alla mammella in stadio precoce. È questo l’obiettivo della istanza di accesso civico inviata oggi da Cittadinanzattiva ai Presidenti e agli Assessori alla Salute regionali che dovranno, secondo normativa, fornire un riscontro entro sessanta giorni. La Legge di Bilancio 2021 ha stanziato 20 milioni di euro finalizzati ad un fondo per il rimborso dei test genomici su persone affette da specifici tipi di tumore della mammella. Con il successivo Decreto 18 maggio 2021, il Ministero della Salute ha stabilito le modalità di riparto e i requisiti di erogazione ed utilizzo del fondo a livello regionale.
Ad oggi tuttavia nella gran parte delle Regioni, i pazienti che ne avrebbero diritto incontrano numerosi ostacoli all'accesso a questi test. Da una recente indagine di Cittadinanzattiva emerge che oltre il 73% dei cittadini con patologia oncologica non è stato informato della possibilità di effettuare un test genomico e solo un 15% dichiara possibile nella propria Regione il rimborso dell’esame da parte del Servizio sanitario nazionale.
Sono oltre 17.000 gli edifici scolastici, sul totale di 40.293 scuole del nostro Paese, situati in zona 1 e zona 2 ossia a medio ed elevato rischio sismico e 4 milioni e 300.000 i bambini e i ragazzi che risiedono in queste zone. Eppure gli edifici migliorati e adeguati sismicamente sono soltanto il 2% mentre quelli progettati secondo la normativa antisismica sono 2.740, ossia il 7%.
“Sono passati 20 anni dal crollo della scuola Iovine di San Giuliano di Puglia, e da allora molto è stato fatto per migliorare l’edilizia pubblica del nostro Paese, soprattutto in relazione alla classificazione sismica del territorio, alla revisione della normativa antisismica, ad interventi di adeguamento per molti edifici pubblici. Ma molto resta da fare, come ogni anno mostriamo con i dati del nostro Rapporto sulla sicurezza delle scuole” dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva che, proprio a seguito del crollo della scuola Iovine - a causa del quale, il 31 ottobre 2002 alle ore 11. 32, morirono 27 bambini e la loro insegnante - diede avvio al suo programma nazionale Impararesicuri.
Gli episodi di crollo negli edifici scolastici non accennano a fermarsi: dall’inizio della scuola ad oggi Cittadinanzattiva ne ha presi in rassegna già 15 - di cui il più preoccupante ha riguardato l’Aula dell’Università di Cagliari - che testimoniano la necessità di incrementare i sopralluoghi preventivi da parte di Comuni, Province, Città Metropolitane, di prevedere fondi ad hoc sia per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che per indagini diagnostiche di soffitti, controsoffitti, solai. “Per fare ciò occorrono risorse aggiuntive che gli enti locali possano destinare a queste azioni – continua Bizzarri. Per questo ci rivolgiamo al Governo e al nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, perché si faccia memoria di questa tragedia impegnandosi da subito nel proseguire gli interventi di edilizia scolastica già previsti, nell’intervenire e rimuovere le cause dei ritardi e nel programmare nuovi provvedimenti urgenti”.
Quando un prodotto finanziario si definisce sostenibile? Come investire in maniera sostenibile? Cos’è il greenwashing? A queste e a molte altre domande risponde “La finanza sostenibile: cosa c’è da sapere”, a cura di Cittadinanzattiva e online da oggi con l’obiettivo di fornire informazioni e suggerimenti utili ai cittadini che intendono investire in imprese attente all’impatto ambientale. La pubblicazione della guida – insieme agli altri quattro approfondimenti su mutui, credito al consumo, sovraindebitamento e bilancio familiare - completa la collana dedicata da Cittadinanzattiva ai temi economici, in occasione del mese dell’educazione finanziaria. Le cinque guide sono disponibili online.
L’intera collana di approfondimenti (realizzata nell’ambito delle iniziative a vantaggio dei consumatori, finanziate dal MISE, legge 388/2000 - anno 2021) vuole fornire indicazioni di base ai consumatori, per orientarsi più agevolmente nel mondo dei servizi bancari e finanziari scongiurando operazioni avventate e facilitando la gestione del bilancio familiare.