57 i progetti concorrenti al XIV Premio Andrea Alesini per le Buone pratiche in Sanità, promosso da Cittadinanzattiva e dedicato in questa edizione agli ambiti dell’innovazione digitale e del welfare culturale come strumenti per promuovere l’umanizzazione delle cure. La cerimonia di premiazione si è svolta oggi a Roma, presso la Fondazione Enpam, alla presenza della giuria e dei quattro soggetti vincitori e dei tre menzionati.
Per l’area innovazione digitale, la giuria ha selezionato il progetto StomyCraft della Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati che ha puntato sulla gamification come strumento per migliorare l’autogestione del paziente pediatrico, e il progetto Tobia della Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, che mette la teleconsulenza al servizio di pazienti con grave disabilità intellettiva e con autismo. Per l’ambito welfare culturale sono stati selezionati il progetto Spes – a cura di Asl Torino, Cultural Welfare Center, Società psichiatria, Social Community Theatre Centre – che prevede un percorso di formazione per insegnanti finalizzato a prevenire e identificare precocemente adolescenti a rischio suicidario, e il progetto HelloPet! della Azienda sanitaria di Biella, che punta sulla pet therapy come strumento per migliorare la salute psicofisica dei pazienti costretti a lunghe degenze in ospedale, in particolare bambini e persone con malattie in fase terminale. I progetti menzionati sono tre: servizi di elettroencefalogramma a domicilio per pazienti fragili ed anziani (presidi ospedalieri di Ravenna, Faenza e Lugo); una app per migliorare l’aderenza terapeutica, in particolare per l’assunzione dei farmaci, nei pazienti con artrite reumatoide (Coordinamento Malattie Rare Piemonte e Valle d’Aosta); la realizzazione di una cartella clinica elettronica per i pazienti in riabilitazione, particolarmente innovativa perché incentrata sull’analisi dei bisogni individuali e sulla valorizzazione del lavoro di equipe medica (Lega del Filo d’oro).
Senza alcun dibattito pubblico e con scarso coinvolgimento delle forze parlamentari si è arrivati oggi alla approvazione di una legge che impatterà sulla vita concreta delle cittadine e dei cittadini e che rischia di rivoluzionare completamente gli assetti istituzionali, determinando il consolidamento delle fratture e disuguaglianze che caratterizzano il nostro Paese.
“Il fatto che si tratti di una legge procedurale - che definisce al momento soltanto le procedure attraverso le quali le regioni possano eventualmente chiedere forme di autonomia differenziata – non ci rassicura affatto, perché la definizione dei Lep, ossia dei Livelli essenziali delle prestazioni, e le risorse necessarie per gli stessi, avverrà a valle e non preventivamente – come da più parti e in più occasioni richiesto”, commenta Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.
La 25esima edizione della campagna nazionale per la sicurezza sulle strade delle vacanze parte quest’anno all’inizio dell’estate, in occasione della Giornata mondiale del Donatore di Sangue: all’abituale invito alla prudenza si aggiunge infatti quello alla donazione di sangue, due temi apparentemente distanti ma che hanno una connessione più forte di quanto si possa pensare. Con quasi cento aderenti in tutto il territorio nazionale, il patrocinio del Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e ANCI, la collaborazione dei testimonial Tessa Gelisio, Patrizio Roversi e Luca Mercalli, quest’anno la campagna viene promossa dal Centro Antartide in collaborazione con AVIS Emilia-Romagna. Cittadinanzattiva è fra le associazioni aderenti.
Praticare la sicurezza stradale e donare il sangue non sono gesti poi così lontani: in entrambi i casi si sta compiendo un atto di responsabilità e attenzione, mettendo al primo posto la propria salute e quella degli altri. E le connessioni non si fermano qui: non è raro che i feriti da incidenti stradali, per essere curati, abbiamo necessità di sangue che, tramite trasfusioni o emoderivati, in verità risulta vitale anche per persone che soffrono di varie patologie e ne hanno un bisogno quotidiano. Sarebbe facile dire “meno sangue sulle strade!”: la verità è che salvaguardare il nostro sangue, se non addirittura donarlo, va a beneficio di tutti!
Per questo “Vacanze Coi Fiocchi” 2024, la campagna nazionale per la sicurezza sulle strade delle vacanze, con il claim “Doniamo sicurezza”, unisce in un’unica azione di sensibilizzazione i due inviti: a dare un passaggio alla sicurezza attraverso la prudenza alla guida proprio nei mesi estivi che, come dimostrato anche dai dati più recenti, rimangono il periodo dell’anno in cui si registrano il maggior numero di incidenti e a programmare la propria donazione di sangue prima di partire, perché è sempre in questo periodo che, specialmente nelle località di vacanza, aumenta il fabbisogno di sangue. Non a caso il lancio avviene quest’anno proprio il 14 giugno, Giornata mondiale del Donatore di Sangue.
La campagna, che giunge quest’anno alla sua 25esima edizione, è promossa dal Centro Antartide in collaborazione con AVIS Emilia-Romagna, con il patrocinio del Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e con cento aderenti in tutta Italia tra amministrazioni comunali, società autostradali, aziende sanitarie, imprese, associazioni, media e radio.
Tanti i dati che su questi temi parlano chiaro sulla rilevanza che ricoprono i comportamenti individuali in tutti gli ambiti: a partire dalle cause degli incidenti stradali, che sono nella maggioranza dei casi (38,1 %) da cercarsi tra la distrazione dell’autista, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. Allo stesso modo la donazione di sangue o plasma è un gesto personale da cui ogni giorno traggono beneficio 1800 persone che quotidianamente necessitano di trasfusioni o emoderivati a causa di varie patologie, rendendo loro disponibili quelli che sono a tutti gli effetti farmaci salvavita.
Con un tavolo di esperti composto da clinici, rappresentanti di Società scientifiche, Associazioni di pazienti oncologici e Coordinatori delle Reti Oncologiche Regionali, sono state presentate un’analisi della normativa vigente, una mappatura dei centri specialistici, le proposte a breve e medio termine.
I documenti e l’elenco dei componenti dell’“Osservatorio civico sulla medicina personalizzata. NGS e MTB: lo stato dell'arte regionale” sono disponibili a questo link.
L’analisi è stata presentata oggi a Roma da Cittadinanzattiva e riassume i risultati dell’”Osservatorio civico sulla medicina personalizzata. NGS e MTB: lo stato dell'arte regionale”, finalizzato ad analizzare il livello di implementazione dell’oncologia di precisione nel nostro Paese e a contribuire a stimolare l’attuazione di misure e azioni che assicurino un trattamento oncologico equo e accessibile per quei pazienti che possano giovarne.
Il Molecular tumor board è un organismo di secondo livello composto da varie figure specialistiche che interviene su attivazione del GOM (Gruppo Oncologico Multidisciplinare) per valutare i risultati dei test NGS (tecnologie di profilazione genomica) e individuare le opzioni terapeutiche per i pazienti con tumore in fase avanzata, per i quali non ci sono terapie disponibili. I numeri dei MTB in Italia: Veneto, Toscana, Liguria, Campania, Piemonte/Valle D’Aosta, Sicilia, Puglia, Calabria, Abruzzo, Umbria hanno deliberato il MTB prima della legge 233/2021 e del successivo Decreto Ministeriale 30 maggio 2023. che lo hanno istituito. A seguito del decreto hanno deliberato o aggiornato la precedente direttiva: Liguria, Sardegna, Umbria, Abruzzo, Veneto, Emilia Romagna, Sicilia, Marche, Molise e Lombardia (quest’ultima di recente emanazione). Mancano all’appello: Basilicata, PA Bolzano e PA Trento. Per il Lazio, infine, risulta un MTB a livello aziendale e in FVG una delibera con la proposta di istituirlo.
Liste di attesa nel Lazio: solo un cittadino su due nel 2023 ha ottenuto visite ed esami nei tempi giusti, sette su dieci si sono imbattuti in liste chiuse. I risultati di una indagine di Cittadinanzattiva presentata oggi.
Nel 2023 il 48,8% dei cittadini residenti nel Lazio dichiara di non aver ottenuto l’appuntamento per la prenotazione richiesta, il 70% ha sperimentato liste di attesa chiuse, oltre il 58% ha ottenuto visite ed esami con tempi superiori a quanto previsto dal codice di priorità indicato dal medico, il 38% si è dovuto spostare in un luogo lontano o difficile da raggiungere per ottenere la prestazione nei tempi giusti; e quasi il 29% ha ricevuto la proposta di effettuare la visita o l’esame nel canale intramurario.
I dati emergono da una indagine online rivolta ai residenti nella regione Lazio nel mese di aprile 2024 e resi noti oggi nel corso dell’evento “Liste di attesa e digitalizzazione”, promosso a Roma da Cittadinanzattiva con il contributo non condizionato di Doctolib.
A fronte degli ostacoli su indicati, il 41% circa ha svolto la prestazione a pagamento nel privato, il 21% ha accettato suo malgrado tempi e luoghi proposti dal servizio pubblico, poco più del 12% ha effettuato la prestazione in intramoenia. C’è un 7% che ha dichiarato di aver rinunciato a svolgere la visita o l’esame.
Importante essere arrivati a queste misure, seppur con spacchettamento tra Decreto e disegno di legge. Da Recup integrati a superamento tetto di spesa per il personale, ci auguriamo ci sia una prima svolta per i cittadini. Restano alcuni nodi critici
“Il Decreto sulle liste di attesa appena presentato in Consiglio dei Ministri, e che ci riserviamo di leggere con attenzione, riconosce di fatto il carattere di “urgenza” della questione, anche se lo spacchettamento delle misure in due provvedimenti - un Decreto e un disegno di legge, con tempi e modalità di approvazione differenti - rischia di indebolire la portata e la cornice generale di azione. Due gli elementi particolarmente qualificanti, dal nostro punto di vista: la previsione di integrare finalmente le agende delle strutture pubbliche e private convenzionate nei Recup regionali, richiesta avanzata da anni dalla nostra organizzazione, Recup che possono diventare uno strumento fondamentale di governo delle liste di attesa e di gestione e controllo della domanda ed offerta di prestazioni sanitarie; e il previsto superamento dal 2025 del tetto di spesa per il personale sanitario, sul quale tante voci, compresa la nostra, si sono alzate in questi anni”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. "Ottimo inoltre che per decreto si ribadisca che le agende non possono essere chiuse e che le prestazioni in intramoenia non possono superare quelle pubbliche.
“Una emergenza che perdura. Ripristinare fondi adeguati”
Con l’episodio avvenuto ieri nella scuola primaria Marco Polo di Palese, quartiere di Bari, sono 56 gli episodi di crolli nelle scuole, nell’anno scolastico che sta per concludersi. “Una emergenza che perdura, con numeri costanti e che continuiamo a monitorare anche con un nostro contatore web”, spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva che sottolinea: “Quanto avvenuto ieri nella scuola pugliese dove il preside docente, alla vista di crepe sospette sul soffitto, ha fatto spostare gli alunni, ci ricorda quanto sia importante vigilare sulla sicurezza delle scuole, anche osservando e segnalando episodi e elementi che possono essere un indicatore di rischio, come appunto le crepe nel soffitto. Ma la vigilanza non basta. Continuiamo da anni a chiedere che ci siano finanziamenti strutturali e duraturi che consentano di intervenire per la messa in sicurezza di un patrimonio edilizio scolastico che, quasi in un caso su due, risale a prima del 1976. Negli ultimi anni, a parte il PNRR che ancora non ha dato tutti i suoi frutti, i fondi per la messa in sicurezza delle scuole non sono stati rifinanziati in misura adeguata e le casse degli Enti Locali sono spesso sempre più povere, anche solo per gli interventi di manutenzione ordinaria, o per le indispensabili indagini diagnostiche di soffitti e solai. Chiediamo una inversione di rotta, rivolgendo un appello in tal senso anche in vista delle prossime elezioni di giugno”.
I dati dell’ultimo Rapporto presentato a settembre 2023 da Cittadinanzattiva
Gli edifici costruiti prima del 1976 sono il 47% e l’11% circa è progettato secondo la normativa antisismica e su appena il 3% sono stati effettuati interventi di adeguamento e miglioramento sismici. Circa il 58% è privo del certificato di agibilità, il 55% di quello di prevenzione incendi, il 41% del collaudo statico.
Un terzo dei 588 docenti e dirigenti intervistati da Cittadinanzattiva ha segnalato situazioni di inadeguatezza rispetto alla sicurezza della propria scuola, uno su cinque dichiara di non averlo fatto (21%) oppure che alla segnalazione non è seguito un intervento di sistemazione (12%). Gran parte degli edifici presenta a loro dire tracce di umidità (42%) e infiltrazioni di acqua (33%), insieme a distacchi di intonaco (36%) e addirittura crepe (23%).
Biblioteche pubbliche e scuole come centri di aggregazione e diffusione di cultura, collaborazione fra residenti e migranti per combattere lo spopolamento, volontariato per garantire a tutti i servizi sanitari: sul podio della terza edizione del contest promosso da Cittadinanzattiva, in collaborazione con UniCredit, le buone pratiche che migliorano la qualità della vita dei residenti.
A Moliterno-Latronico (PZ), con “Ci sarà una volta” è stato possibile creare un gioco di carte sul tema delle biblioteche pubbliche e sulla loro importanza nelle aree interne. A Castiglione Messer Marino (CH), invece, con la “Scuola dei Piccoli Comuni – Formazione e pratiche per le aree interne” si sono realizzati incontri e laboratori con docenti, ricercatori e esperti, nell’ottica di rendere i piccoli comuni laboratori di nuove pratiche sul versante sociale, economico, culturale e ambientale. A Castelpoto (BN) il progetto “Castelpoto, piccolo comune cosmopolita” ci si è concentrati sui temi dell’inclusione e della restanza coinvolgendo attori del terzo settore, giovani residenti e istituzioni scolastiche locali. A Tortona (AL), infine, il “Poliambulatorio Soter in Tortona”, con il lavoro dei medici volontari, si è dedicato alla presa in carico e assistenza sanitaria gratuita dei cittadini in particolare difficoltà economica.
Sono queste le realtà premiate e menzionate dalla terza edizione di “Chi l’ha fatto?”. Il contest, avviato da Cittadinanzattiva nel 2021, in collaborazione con UniCredit, nell’ambito di “Noi&UniCredit”, il programma di partnership con le Associazioni dei Consumatori di rilevanza nazionale, si pone l’obiettivo di raccogliere, mettere in rete e valorizzare le esperienze che, partendo dalle esigenze delle comunità locali, abbiano contribuito a contenere il fenomeno dello spopolamento e a migliorare la qualità di vita di chi risiede nei territori appartenenti alle cosiddette “aree interne”. In questa edizione si è rivolta particolare attenzione alle iniziative orientate al raggiungimento dei 17 obiettivi globali dell'Agenda 2030 dell’ONU e ai temi della sostenibilità e delle disuguaglianze.
Cresce la spesa privata per farmaci mentre il ricorso agli equivalenti è ancora basso soprattutto al Sud. Un cittadino su tre ancora non si fida ma circa la metà è propenso all’acquisto.
Cittadinanzattiva: “Puntare su una grande campagna di informazione e comunicazione istituzionale per superare resistenze e false credenze e incidere sul ricorso agli equivalenti”.
Quasi un cittadino su tre nutre ancora dubbi sul fatto che i farmaci equivalenti abbiano la stessa efficacia di quelli cosiddetti “di marca” e uno su cinque dichiara che il medico indica sul ricettario solo quest’ultima tipologia. Il 47% dei cittadini sarebbe predisposto ad acquistare l’equivalente, mentre resiste un 19% che prediligerebbe comunque il brand.
Sono alcuni dei dati che emergono dalla indagine esclusiva realizzata da SWG, tra aprile e maggio, su un campione di 2500 cittadini maggiorenni rappresentativi della popolazione italiana. La stessa è stata presentata stamattina presso il Ministero della Salute, nel corso dell’evento “Farmaci equivalenti: conoscere per scegliere” promosso da Cittadinanzattiva, nell’ambito della campagna Ioequivalgo, con il contributo non condizionato di Egualia.
VII Indagine sulle mense scolastiche: circa 85 euro il costo medio al mese per le famiglie, in crescita di oltre il 3% rispetto allo scorso anno. Basilicata la più cara, Sardegna la più economica. Sud e isole penalizzate anche sul numero di locali mensa, e il PNRR non colma i divari
84 e 85 euro al mese: è quanto una famiglia ha speso in media nell’anno scolastico in corso per la mensa di un figlio iscritto rispettivamente alla scuola dell’infanzia e alla primaria. Si tratta di 4,20 e 4,26 euro a pasto. La regione mediamente più costosa è la Basilicata (109€ mensili) mentre quella più economica è la Sardegna (61€ nell’infanzia e 65€ per la primaria).
L’incremento rispetto alla precedente indagine, riferita al 2022/23, è stato di oltre il 3%, ma le variazioni sono molto differenti a livello regionale: in Calabria si registra un aumento di oltre il 26%, mentre in Umbria la riduzione più evidente di circa il 9%.
A livello di singoli capoluoghi di provincia, sono le famiglie di Barletta a spendere di meno per il singolo pasto (2€ sia per l’infanzia che per la primaria) mentre per l’infanzia si spende di più a Torino (6,60€ a pasto) e per la primaria a Livorno e Trapani (6,40€).
Sulla trasparenza del PNRR l’Italia è ancora indietro. L’allarme di oltre 300 organizzazioni della società civile, fra cui Cittadinanzattiva: “A 5 mesi dall’approvazione del ‘nuovo PNRR’ non è ancora noto il quadro finanziario né lo stato di avanzamento dei progetti”. Inviata una richiesta di accesso generalizzato agli atti e una lettera alla Cabina di Regia.
A distanza di oltre cinque mesi dall'approvazione del "nuovo PNRR" non esiste ancora un quadro finanziario aggiornato delle misure del piano. Inoltre, non sono disponibili le informazioni sullo stato di avanzamento dei singoli progetti, in particolare su quanto è stato speso fino a oggi.
È l'allarme lanciato da oltre 300 organizzazioni riunite nella campagna "Dati Bene Comune" e dall'Osservatorio civico PNRR, che chiedono maggiore trasparenza e accesso pubblico alle informazioni fin dall'avvio del piano nazionale di ripresa e resilienza. Questo ha spinto la Fondazione Openpolis a inoltrare al governo, lo scorso 17 aprile, un’altra richiesta di accesso generalizzato agli atti (Foia), la quarta in due anni avente a oggetto i dati del PNRR. Inoltre, lo stesso Osservatorio civico ha inviato una lettera sul tema alla Cabina di regia del governo sul PNRR.
Prevenzione, antimicrobico resistenza e vaccini: gli studenti di Catania, Campobasso e Treviso sul podio per il contest della terza edizione di “Health for the Youngs”.
Più della metà conosce il calendario vaccinale, uno su cinque non sa cosa sia l’antimicrobico resistenza
Tre studenti su quattro conoscono il significato del concetto di prevenzione. Rispetto ai motivi per cui ci si debba vaccinare, due su tre hanno risposto “per prevenire le malattie infettive”, così come “per tutelare soggetti a rischio”, mentre la metà ha indicato “per prevenire infezioni batteriche”. Più della metà dichiara di conoscere quali siano i vaccini raccomandati per la propria età. Riguardo le azioni utili per prevenire le infezioni, la maggioranza indica il lavarsi le mani frequentemente, mentre tre su quattro rispondono “starnutire e tossire coprendosi la bocca”. Rispetto al fenomeno dell’antibiotico resistenza, la gran parte di loro risponde correttamente indicando l’opzione “quando i batteri diventano capaci di resistere all’azione degli antibiotici”, mentre appena uno su cinque risponde in maniera errata.
Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’indagine condotta da Cittadinanzattiva in 9 classi di 5 istituti secondari di secondo grado in Campania, Marche, Molise, Sicilia e Veneto, nell’ambito del progetto “Health for the Youngs” e presentata oggi a Roma. Si tratta della terza edizione dell’iniziativa nata nel 2020 - e che ad oggi ha coinvolto circa 760 studenti e 70 docenti - con l’obiettivo di realizzare nelle scuole secondarie di secondo grado un percorso didattico dedicato ai temi della prevenzione, dell’antimicrobico resistenza e dei vaccini, fornendo gli strumenti conoscitivi per adottare corretti comportamenti di igiene e prevenzione anche attraverso le vaccinazioni, e per limitare la diffusione delle malattie infettive, specialmente quelle di origine batterica. Novità di questa terza annualità: un percorso in aula in cui gli studenti, una volta approfonditi i tre temi del progetto, hanno co-progettato delle attività di divulgazione dedicate ai compagni delle altre classi; successivamente il lancio di un contest per storyboard realizzati dai ragazzi e finalizzati alla realizzazione di un video dedicato ad uno o più temi del progetto.
XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve una alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni.
Oltre 18mila cittadini senza medico di famiglia in Brianza, solo a Limbiate, comune di 34718 abitanti in provincia di Monza, 4712 sarebbero senza assistenza di base, a breve saranno nella stessa situazione oltre 4000 cittadini di Novate Milanese e 2429 cittadini di età inferiore a quattordici anni hanno a disposizione una sola pediatra. Nel territorio dell’Ast di Macerata mancano all’appello 42 medici di famiglia, e sono scoperti 32 incarichi per la guardia medica e 18 per il servizio di emergenza-urgenza; la carenza di medici di base è pari a 78 unità in provincia di Bergamo e a 31 a Lodi; 88 le guardie mediche mancanti in Trentino; nell’ospedale di Locri così come in quello di Salerno e Ravello mancano cardiologi; nella Asl5 di La Spezia mancano rianimatori, così come al Santa Maria della Misericordia di Sorrento dove il reparto di rianimazione resta chiuso per mancanza di personale. In alcune aree interne e periferiche la situazione è anche più allarmante: a Calasetta-Sant’Antioco in Sardegna gli abitanti sono rimasti senza medico di base, come denunciano da tempo i responsabili locali di Cittadinanzattiva; all’ospedale di Lipari manca il diabetologo e 13 infermieri, nel territorio della Valle Olona in Lombardia mancano in tutto 74 fra medici e pediatri.
Obesità, l’indagine nelle scuole e nelle farmacie rivela: giusto parlarne, in tanti ancora non conoscono fattori di causa e rischi. Da Cittadinanzattiva 9 proposte, dall’inserimento nei LEA al rafforzamento di informazione e di servizi.
Con “Feel Good” coinvolte 5 scuole e 105 farmacie in Piemonte, Lazio e Sicilia.
Contrastare la diagnosi tardiva del diabete infantile; superare le disuguaglianze territoriali nella prevenzione, diagnosi e cura del diabete; digitalizzare e semplificare l’accesso alle cure; garantire l’innovazione; puntare sulla centralità del valore di ciò che si mette a disposizione dei cittadini pazienti.
Sono le cinque questioni da affrontare con urgenza nella lotta al diabete, a cui si legano sette specifiche raccomandazioni alle istituzioni, individuate dal think tank su “Empowerment, prevenzione, accesso all’innovazione delle persone con diabete”, promosso da Cittadinanzattiva in collaborazione con le principali associazioni, società scientifiche e professionali di riferimento delle persone con diabete: AGD; ANIAD; Diabete Italia; FAND; FDG, AMD, AME, SID, SIMDO, SIEDP, SIMG, SIP, FIMMG, FIMP, FNOPI, OSDI, CARD*. Il documento (scaricabile qui) è stato presentato oggi nel corso di un evento presso la Sala Nassirya del Senato, su iniziativa della Senatrice Daniela Sbrollini, con il patrocinio dell’Intergruppo Parlamentare Obesità, Diabete e Malattie croniche non trasmissibili, e con il sostegno non condizionato di Medtronic.
Alcuni dati
Dagli ultimi dati Istat risulta che in Italia le persone con diabete sono oltre 3 milioni e mezzo, quasi il 6% della popolazione, con un trend in aumento negli ultimi anni. La prevalenza aumenta al crescere dell’età e raggiunge il 21% tra gli ultra 75enni. Inoltre è più frequente fra gli uomini che fra le donne (5,3% vs 4.1%), nelle fasce di popolazione più svantaggiate sotto il profilo socio-economico, fra i cittadini italiani rispetto agli stranieri, e nelle regioni meridionali rispetto a quelle centrali e settentrionali. Queste differenze territoriali si manifestano, come è noto, già dagli indici di prevalenza, con le regioni del Nord-Est che si attestano al 4,7%, quelle del Nord-Ovest al 5,3%, per salire poi al 6,9% delle regioni del Sud, con un divario di 4,3 punti percentuali tra la prevalenza più alta della Campania (7,8%), e quella più bassa della PA di Bolzano (3,5%).
I dati sui ricoveri sono particolarmente significativi, perché attraverso di essi si può risalire alla qualità della presa in cura del paziente diabetico, e dei servizi erogati. Se prendiamo in considerazione i dati relativi alle dimissioni ospedaliere di pazienti con diagnosi principale o secondaria di diabete, possiamo verificare che regioni come Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia registrano tassi standardizzati più che doppi rispetto alla Lombardia (27,92 x 10.000 abitanti).
Fotografia confermata, in tutta la sua drammaticità, dai tassi di mortalità. Campania, Sicilia e Calabria si attestano ai primi posti tanto per mortalità maschile (rispettivamente 5,22, 5,07 e 5,00 per 10.000) che femminile (4,70, 4,23 e 4,16 per 10.000), con dati quasi tripli rispetto a quelli registrati nelle PA di Bolzano e Trento per gli uomini (1,58 e 1,98 per 10.000, rispettivamente) e nella PA di Trento e in Lombardia per le donne (1,44 e 1,46 per 10.000, rispettivamente).
Incidenza e prevalenza del diabete di tipo 1 (DMT1) nei giovani sono in aumento in tutto il mondo, mentre la prevenzione della malattia procede più lentamente di quanto sarebbe auspicabile. In Italia si stima che siano circa 300.000 le persone con diabete di tipo 1, con una prevalenza dello 0,5% sull’intera popolazione italiana e dello 0,22% tra i bambini in età pediatrica, e un’incidenza in costante aumento. Ogni anno si scopre il diabete 1 in 12,26 bambini su 100.000, con maggior frequenza nei maschi rispetto alle femmine. Preoccupa il dato relativo alla prevenzione: in Italia il 40% delle nuove diagnosi di diabete di tipo 1 sono successive ad una chetoacidosi diabetica (DKA, diabetes ketoacidosis), una complicanza acuta particolarmente grave in età pediatrica, più rara nell’adulto. La prevalenza della DKA in Italia in età pediatrica è una delle più alte al mondo, il dato rilevato in Svezia è 1/3 di quello italiano. I bambini più giovani e quelli residenti nel Sud Italia presentano un rischio significativamente più elevato di DKA e DKA grave rispetto a quelli del Centro e del Nord Italia.
SOSTENIBILITÁ AMBIENTALE, PER 8 ITALIANI SU 10 È UNA REALE EMERGENZA CRESCE L’ATTENZIONE VERSO TEMI E COMPORTAMENTI GREEN. Presentati i risultati della ricerca EURES su economia circolare e consumi sostenibili, svolta in tutta Italia su un campione di più di 1000 famiglie per conto di 5 associazioni in difesa dei diritti dei consumatori
Le famiglie italiane sono sempre più attente ai temi legati all’ambiente, dalla mobilità al consumo sostenibili: 8 italiani su 10 considerano la sostenibilità ambientale un criterio di scelta nei comportamenti quotidiani, mentre ritengono che le questioni legate al cambiamento climatico e all’economia circolare siano una vera emergenza e che il livello di attenzione mostrato dalle Istituzioni italiane verso queste tematiche negli ultimi dieci anni sia insufficiente.
Sono solo alcuni dei dati emersi da un’indagine condotta dall’istituto EURES per conto di ADOC-Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Udicon-Unione per la Difesa dei Consumatori e Unione Nazionale Consumatori (UNC) nell’ambito dell’attività finanziata dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5.
La ricerca, svolta in tutta Italia su un campione di 1.118 famiglie, fornisce una fotografia dei comportamenti di 3 fasce:
- giovani single o coppie o altri nuclei conviventi senza figli (età 18-39 anni)
- coppie giovani o adulte con figli
- famiglie di anziani (soli o coppie di anziani)
Le scelte e i comportamenti degli individui e delle famiglie sono stati analizzati alla luce della diversa gestione e disponibilità di tempo e risorse economiche, complessivamente correlati alle diverse fasi della vita e ai differenti contesti familiari.
Martedì 9 aprile 2024 alle ore 10 presso la Sala Conferenze del Museo Ninfeo a Roma (Piazza Vittorio Emanuele II, 78) si terrà la presentazione dei risultati dell’indagine campionaria “Economia circolare e consumi sostenibili: comportamenti delle famiglie, criticità ed efficacia della risposta pubblica”, condotta dall’istituto EURES per conto di ADOC-Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Udicon-Unione per la Difesa dei Consumatori e Unione Nazionale Consumatori (UNC) nell’ambito dell’attività finanziata dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5.
Nella giornata di ieri sono stati approvati due provvedimenti di segno opposto per i cittadini che lanciano un messaggio contraddittorio e rischioso in tema di ’accesso ai servizi sanitari del nostro Paese. Da una parte il DDL Semplificazioni che prevede più canali e modalità per richiedere e ottenere le prestazioni sanitarie, avvicinando i servizi ai cittadini e aumentando di fatto l’efficienza del Servizio sanitario nazionale: dall’altra la ormai certa proroga al 1° gennaio 2025 del Decreto Tariffe e con esso dei Livelli essenziali delle prestazioni del 2017.
“La possibilità di recarsi in farmacia e effettuare le vaccinazioni – o di scegliere il medico e il pediatra di famiglia, o ancora di ottenere i farmaci per l’assistenza domiciliare e sfruttare i servizi erogati tramite telemedicina – è un risultato concreto da diffondere e difendere, in linea con le indicazioni del PNRR, e da utilizzare come base per i miglioramenti previsti da applicare in futuro”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Nell’apprendere delle misure contenute nel Ddl Semplificazioni, ribadiamo l’importanza della collaborazione fra i diversi attori del settore al fine di migliorare i servizi per i cittadini e facilitare l’accesso alle prestazioni: in quest’ottica reputiamo come molto positiva l’introduzione di misure che permettono l’effettiva realizzazione della Farmacia dei Servizi, come quella che prevede la possibilità di collaborazione, fra medico e farmacista, per eseguire i test diagnostici per il contrasto all’antibiotico-resistenza”.
Sul podio le scuole di Torino, Rosignano Solvay, Taranto e Bari per i progetti su sicurezza, attivismo giovanile, salute globale e sostenibilità.
L’Educazione civica spazio importante per promuovere nei giovani un ruolo da protagonisti; ora si avvii l’Albo delle buone pratiche per valorizzarle e diffonderle.
Sicurezza a scuola, sul territorio e in rete, salute globale, cittadinanza attiva, sostenibilità sociale, ambientale ed economica: questi i temi del Premio Buone Pratiche a scuola “Vito Scafidi”, l’appuntamento promosso da Cittadinanzattiva e giunto alla XVIII edizione con 60 progetti partecipanti quest’anno e oltre 2500 in totale. Questa mattina, a Firenze presso la Fortezza Da Basso, nel contesto della Fiera Didacta si è svolta la cerimonia di premiazione delle 4 scuole vincitrici. Si tratta di: Scuola Secondaria di primo grado “G. Vidari” - Istituto Comprensivo Favria (Torino) con il progetto “Navighiamo in sicurezza”, per l’area Sicurezza a scuola, sul territorio, in rete; I.C. E. Solvay - D. Alighieri di Rosignano Solvay (Livorno) con il progetto “Voci in crescita: il podcast dei giovani cittadini”, per l’area Cittadinanza Attiva; Istituto Tecnico Tecnologico (I.T.T) "A. Pacinotti" - Scuola Secondaria II Grado di Taranto, con il progetto “Cibo Buono, Cibo Giusto”, per l’area Salute globale; Liceo Artistico e Coreutico "De Nittis-Pascali di Bari, con il progetto “Landness-richiamo alla terra”, per l’area Sostenibilità ambientale, sociale, economica. Menzioni speciali anche per l’Istituto Comprensivo “Murmura” di Vibo Valentia, l’I.I.S.S. “Mons. A. Bello” di Molfetta (BA) e l’Istituto Comprensivo “Aristide Gabelli” Di Misterbianco (Catania).
All’evento hanno preso parte, tra i molti ospiti, Sabrina Carreras, giornalista RAI, la content creator Benedetta De Luca, Chiara D’Errico divulgatrice scientifica ed esperta di ecologia, Giulio Marrucci di Dove Italia, Laura Montanari di Animenta, Mery Pagliarini di Get Up, Titti Postiglione del Dipartimento Protezione Civile, Enrico Serpieri di Save The Children.
“Il Decreto Tariffe entri in vigore, come previsto, dal 1° aprile. I diritti dei cittadini non meritano altre proroghe, ma garanzia di esigibilità su tutto il territorio”. Cittadinanzattiva e Osservatorio Malattie Rare, con oltre 90 federazioni e associazioni di pazienti cronici e rari, scrivono al Ministro Schillaci.
“Si proceda all’entrata in vigore, prevista il primo aprile, del decreto per i Lea del 2017 affinché non sia mortificato il diritto alla salute dei cittadini”, è questo l’appello lanciato da Cittadinanzattiva – CnAMC (Coordinamento nazionale associazioni malati cronici e rari) ed OMaR e sottoscritto da oltre 90 federazioni e associazioni aderenti al CnAMC e all’Alleanza Malattie Rare, che hanno oggi inviato una lettera aperta al Ministro della Salute Orazio Schillaci per chiedere che non vi sia alcun ulteriore rinvio dell’entrata in vigore del Decreto Tariffe e con esso della possibilità per i cittadini di accedere alle prestazioni specialistiche ed ambulatoriali inserite nei Lea del 2017.
Nonostante le rassicurazioni di alcuni giorni fa, continuano infatti a rincorrersi notizie di una nuova proroga, dovuta all’abbassamento delle tariffe con cui alcune prestazioni saranno rimborsate alle strutture che le erogano. Una proroga inspiegabile ora, considerato che i problemi che vengono posti si riferiscono a un decreto che già sarebbe dovuto, in parte rilevante, andare in vigore dal 1° gennaio 2024.
Acqua: 478€ la spesa media a famiglia, in aumento in oltre due terzi delle province. Cittadini consapevoli ma poco informati sui propri consumi e sulle possibilità di risparmio.
I nuovi dati del XIX Rapporto di Cittadinanzattiva sul servizio idrico integrato, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo.
478€: questa la cifra spesa per la bolletta idrica da una famiglia nel 2023, con un aumento del 4% rispetto al 2022 e del 17,7% negli ultimi 5 anni. Aumenti in più dei due terzi dei capoluoghi di provincia italiani; rispetto all’anno precedente l’incremento maggiore, di circa il 16%, si registra a Vibo Valentia, mentre ad Isernia la bolletta è praticamente raddoppiata rispetto al 2019.
Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 867€ mentre Milano e Cosenza conquistano la palma di capoluoghi più economici con 184€.
La Campagna Ero Straniero, in vista dei nuovi click day della prossima settimana, insieme a oltre 30 tra associazioni e sindacati, ha inviato oggi una lettera per chiedere al ministro dell’interno Matteo Piantedosi di facilitare il rilascio del permesso di soggiorno per attesa occupazione a lavoratrici e lavoratori che, pur avendo fatto ingresso in Italia attraverso il decreto flussi, non sono stati poi assunte/i dal datore di lavoro o, ancora peggio, sono incappati in vere e proprie truffe, perdendo la possibilità di ottenere i documenti e rimanere legalmente in Italia: si tratta di decine di migliaia di persone costrette a una situazione di irregolarità giuridica e di estrema precarietà sociale per cause a loro non imputabili, ma a cui l’ordinamento non offre risposte né tutele adeguate.
“Come Cittadinanzattiva aderiamo e sosteniamo con convinzione l'appello promosso dalla campagna Ero Straniero. Una proposta ragionevole e praticabile, che, se raccolta, consentirebbe di tutelare migliaia di persone, destinate, altrimenti e loro malgrado, ad essere relegate in una condizione di irregolarità ed esclusione sociale ed a finire vittime di sfruttamento lavorativo”, dichiara Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti – Cittadinanzattiva.
Le recenti modifiche normative, che hanno in parte semplificato la procedura di accesso, presentano delle criticità su cui è urgente intervenire: per esempio, la possibilità di svolgere l’attività lavorativa con il solo nulla osta ha ulteriormente avallato dinamiche distorsive e preoccupanti, se non veri e propri comportamenti illeciti. I numeri emersi dall’analisi dei dati sugli ingressi pubblicati nel dossier “La lotteria dell’ingresso per lavoro in Italia: i veri numeri del decreto flussi” della Campagna Ero straniero sono impressionanti: relativamente al decreto flussi per l’anno 2022, su un totale di 55.013 nulla osta rilasciati, solo 17.951 sono stati i contratti di soggiorno sottoscritti, il 32,63%; la maggior parte di lavoratrici e lavoratori, quindi, viene prima impiegata dalle aziende col solo nulla osta ma, una volta terminato tale impiego, non viene assunta e non ottiene, di conseguenza, il permesso di soggiorno, diventando irregolare.
L'iniziativa di Cittadinanzattiva per informare i cittadini su fattori di rischio, stili di vita e alimentazione sana. Presso gli stand disponibili materiali informativi e un team di esperti per approfondimenti, suggerimenti e supporto.
L’edizione 2024 di ObeCity – la campagna sull’obesità a cura di Cittadinanzattiva – si focalizza sulla sensibilizzazione e sull’informazione di questa patologia e si rivolge in particolare ai cittadini di Bari e Messina, nella giornata di domenica 3 marzo. A Bari, presso il Centro Commerciale La Mongolfiera (Strada Santa Caterina) e a Messina, presso il Centro Commerciale Tremestieri, dalle 16:30 alle 19:30, saranno predisposti stand con materiali informativi sulla prevenzione dell'obesità, sull’alimentazione equilibrata e sugli stili di vita salutari. Saranno presenti anche medici esperti (obesiologi di SIO, chirurghi di SICOB, nutrizionisti di ADI, medici di famiglia di SIMG) ai quali i cittadini potranno chiedere approfondimenti, suggerimenti e supporto. In occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità, prevista per il 4 marzo 2024, Cittadinanzattiva vuole informare e coinvolgere la cittadinanza riguardo l'importanza di adottare stili di vita corretti come il movimento fisico, l'alimentazione sana e il controllo dei parametri fondamentali, per individuare i propri eventuali fattori di rischio verso l’obesità.
“La sfida della prevenzione ha bisogno del coinvolgimento attivo dei cittadini, del loro ruolo da protagonisti perché si tratta di adottare stili di vita appropriati, di avere le informazioni che li rendono più consapevoli nella scelta dei percorsi di salute e anche protagonisti nelle scelte di politica pubblica”, dichiara Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Nella consapevolezza che l’insorgere di sovrappeso patologico e obesità può esser legato - soprattutto fra i bambini più piccoli - a una carente educazione rispetto alla corretta alimentazione e all’importanza del movimento o alla difficoltà di accedere a una alimentazione equilibrata e di qualità, con Obecity vogliamo dare il nostro contribuito per abbattere lo stigma e i pregiudizi legati a questa patologia che spesso rischiano di frenare la presa di consapevolezza di chi ne soffre e ostacolare il percorso di cura.”
Orientare i cittadini nella babele di informazioni e di procedure e leggi nazionali e locali, ed aiutarli ad individuare i punti vaccinali più vicini al proprio luogo di residenza. Ma anche fornire risposte a false credenze e domande frequenti.
È questo l’obiettivo di TuttoVaccini, presentato oggi da Cittadinanzattiva, e che si avvale di due strumenti principali: un portale interattivoraggiungibile a questo link e unvademecum scaricabile online, entrambi con l’obiettivo di fornire informazioni di carattere generale sul mondo delle vaccinazioni, con particolare riferimento ai bisogni di salute delle popolazioni fragili; chiarimenti sulla normativa nazionale vigente: i LEA, il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, il Calendario vaccinale nazionale, gli obiettivi di copertura, le vaccinazioni previste e disponibile per fasce d’età e condizione; riferimenti ai modelli organizzativi regionali e a tutti i centri vaccinali presenti in ciascuna regione (indirizzi, recapiti, modalità di accesso, etc.); materiali di approfondimento, con un glossario di oltre 230 termini ed una serie di link a siti istituzionali.
Nello specifico la piattaforma “TuttoVaccini” ha anche funzionalità aggiuntive, tra cui: un assistente virtuale per le domande più frequenti e per la ricerca di informazioni; schede ad hoc per ciascuna regione; la mappatura geolocalizzata degli oltre 1800 centri vaccinali pubblici e informazioni specifiche al riguardo. Inoltre, grazie alla preziosa collaborazione con Federfarma, sono state ad oggi mappate anche oltre 5400 farmacie del territorio dove è possibile vaccinarsi.
Nel Decreto di revisione del PNRR è previsto l’esonero totale, per gli ultra ottantenni con indennità di accompagnamento e Isee fino a 6mila euro, dal versamento dei contributi previdenziali per l’assunzione o la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di lavoro domestico. Il taglio varrà dal prossimo 1° aprile fino alla fine del 2025 e nel limite di 3000 euro l’anno.
“Si tratta di una misura che riteniamo utile per l’emersione del lavoro nero e che - al pari del contributo mensile di 850 euro previsto dal cosiddetto Decreto Anziani - pur nella limitatezza del target raggiunto e del periodo temporale di erogazione, può giovare alle famiglie in condizione di estrema vulnerabilità sociale ed economica. Ma non si perda di vista l’obiettivo di dare organicità e forza, anche attraverso risorse adeguate, alla riforma dell’assistenza per gli anziani non autosufficienti, della quale si sta discutendo in queste ore per la definitiva messa a punto ed approvazione del decreto legislativo”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, fra le organizzazioni promotrici del Patto per un nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza.