Cure disuguali a seconda del luogo di residenza. Dal riconoscimento dell’invalidità e dell’handicap al sostegno psicologico, dalle liste di attesa per visite ed esami all’accesso ai farmaci, i cittadini con malattie croniche e rare sperimentano sulla loro pelle che l’accesso e la qualità delle cure nel nostro Paese non è uguale per tutti. A certificarlo il XVII Rapporto sulle politiche della cronicità, dal titolo “Regione che vai, cura che trovi (forse)”, presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva, con il sostegno non condizionato di MSD.
Tali disuguaglianze non sono state colmate dal Piano nazionale cronicità: sebbene questo sia stato ormai formalmente recepito da 15 Regioni, esso risulta, nella maggior parte dei territori, profondamente disatteso nei fatti come dimostrano i dati forniti dalle 47 Associazioni del CnAMC che hanno partecipato all’indagine.
Già da tempo abbiamo monitorato l’evolversi del fenomeno Panzironi degli ultimi giorni. Ha utilizzato le proprie televisioni per propagandare una idea senza alcun fondamento scientifico, visto che a proporla non è un medico dietologo, ma un giornalista, peraltro radiato dal proprio ordine. Così come hanno evidenziato anche la FnOMCEO e il Ministro della Salute le informazioni che questo signore fornisce non sono solo prive di ogni fondamento scientifico, ma potenzialmente pericolose anche perché indirizzate a persone che soffrono già di patologie importanti, come l’Alzheimer, promettendo peraltro di poter vivere fino a 120 anni.
Presentati oggi a Palermo i risultati regionali dell’indagine civica: “Test genetici: tra prevenzione e diritto alle cure. Focus Test BRCA”, promossa da Cittadinanzattiva.
L’indagine ha interessato nove strutture della Sicilia e rilevato, attraverso i responsabili dei centri, aspetti peculiari dell’organizzazione dei servizi e del percorso prima e dopo l’erogazione del test BRCA. Sotto la lente di ingrandimento anche il recente PDTA Tumori Eredo-familiari della mammella e dell’ovaio con il quale si potrà perseguire un programma di assistenza centrato sul paziente con neoplasia associata a variante dei geni BRCA, intercettare i familiari potenzialmente a rischio genetico e offrire loro strategie di prevenzione, per ridurlo e tenerlo sotto controllo.
Il PDTA della Regione Sicilia fissa sulla carta aspetti decisivi sotto il profilo predittivo e preventivo e che, se messi in pratica, potrebbero incrementare positivamente i valori emersi dall’indagine.
Cittadinanzattiva in audizione dal Ministro Grillo: patto per la salute, governance e partecipazione al centro dell’incontro.
Una delegazione nazionale di Cittadinanzattiva, guidata dal segretario generale Antonio Gaudioso, ha incontrato ieri il Ministro della Salute Giulia Grillo per discutere di proposte dell’organizzazione tese al miglioramento di alcune misure già adottate o che saranno adottate in futuro, a partire dal Patto per la salute, che secondo l’organizzazione contiene aspetti potenzialmente positivi per i diritti dei cittadini.
La Regione Campania, negli ultimi mesi, ha concretizzato il proprio impegno rispetto alla diagnosi precoce e riduzione del rischio del tumore (mammella e ovaio) in soggetti con predisposizione genetica, predisponendo, con la partecipazione di associazioni civiche e di pazienti, anche il PDTA dei Tumori Eredo-Familiari.
“Apprezziamo l’impegno della Regione che è passata dall’avere percorsi frutto di singole iniziative aziendali ad un PDTA uniforme su tutto il territorio e che, in questo caso, si occuperà non solo dei pazienti ma di tutta la sua famiglia. Ora però è necessario vigilare sulla concreta applicazione puntando a verifiche programmate mediante Audit durante le fasi del percorso”, ha dichiarato Anna Lisa Mandorino, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva.
La via da seguire per identificare le donne sane portatrici di variante BRCA passa attraverso il potenziamento del programma di screening mammografico e l’allargamento del test BRCA ai familiari del paziente mentre, per definire le migliori strategie terapeutiche, il test dovrebbe essere effettuato su tutte le pazienti alle quali è stato diagnosticato un tumore all’ovaio, come previsto dalle Raccomandazioni delle Società Scientifiche.
Liste di attesa e spesa privata: dati che confermano quanto denunciamo da anni. Ora si finanzi adeguatamente il SSN e si rendano davvero esigibili e effettivi i LEA.
“Da tempo denunciamo che il definanziamento di fatto del SSN avvenuto in questi anni ha effetti deleteri sull’intero sistema. Non solo obbliga i cittadini a far ricorso al privato, ma ingenera un senso di frustrazione anche negli operatori, che molto spesso si vedono non messi in grado di rispondere alle esigenze di salute delle persone. I dati pubblicati oggi non fanno altro che certificare come reali i nostri timori”. Questo il commento di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva sui dati pubblicati oggi e relativi ad una ricerca Rbm-Censis.
E’ stata presentata oggi a Roma “Ehi, Futura”, la campagna di informazione sui farmaci biologici e biotecnologici promossa da Cittadinanzattiva, con il sostegno non condizionato di Assobiotec - Federchimica.
I farmaci biotecnologici, a differenza dei tradizionali che derivano da sintesi chimica, sono prodotti da sorgenti biologiche, utilizzando organismi viventi attraverso processi di produzione biotecnologica molto complessi. Nel 1982 si cominciò a produrre il primo farmaco biotecnologico, l’insulina ricombinante, che ha rivoluzionato la cura di milioni di diabetici. Oggi questa tipologia di farmaci favorisce un maggiore accesso alle cure e offre nuove possibilità di trattamento per molte gravi malattie. Anche i vaccini sono da considerarsi farmaci biologici/biotecnologici.
Per la prevenzione del tumore della mammella, occorrerebbe avviare, nell'ambito del programma di screening mammografico, una valutazione del profilo di rischio genetico al fine di identificare, attraverso un percorso dedicato, le donne potenzialmente portatrici di variante dei geni BRCA. Rispetto alle cure possibili invece, il test BRCA dovrebbe essere effettuato su tutte le pazienti, secondo le Raccomandazioni delle Società Scientifiche, al momento della diagnosi di tumore all’ovaio, poiché ad oggi, si dispone di terapie mirate.
Allo stesso tempo, è necessario fare in modo che il test BRCA sia esteso ai familiari delle persone risultate positive (uomini compresi) e che sia garantito l’accesso gratuito alle visite e agli esami consigliati a tutti i soggetti sani che presentano una variante BRCA.
Cittadinanzattiva su rischio fondi per il SSN: molto preoccupati per ulteriori tagli ipotesi. Sistema già sottofinanziato, con i cittadini che spendono sempre di più di tasca loro.
“Esprimiamo la nostra preoccupazione per la possibilità che le previste risorse aggiuntive per il Patto per la salute (2 miliardi in più per il 2020 e 1,2 miliardi per il 2021), e che già avevamo sottolineato fossero insufficienti, possano essere tagliate a cause delle mutate condizioni finanziarie, e per il rischio di una manovra aggiuntiva che potrebbe vedere la luce dopo i richiami della Commissione UE”. A dichiararlo è Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva. “Se da un lato ci rassicurano le dichiarazioni della Ministro”, ha proseguito, “è fondamentale dare delle certezze su queste risorse, poiché, come è sotto gli occhi di tutti, i continui definanziamenti del Servizio sanitario nazionale di questi anni hanno portato ad una situazione di enorme difficoltà per i cittadini in termini di prestazioni effettivamente erogate e di accesso, con una spesa privata in costante aumento. Così come si sono acuite le differenze tra le diverse aree del Paese, con un sud che sembra arrancare sempre più e aree interne che sembrano ineluttabilmente messe in secondo piano”.
Dai lunghi tempi di attesa alla difficoltà di accedere alle cure farmacologiche innovative, dalla carenza dei servizi sul territorio alle difficoltà psicologiche legate alla malattia. È il labirinto in cui si muove il paziente oncologico nel nostro Paese, come emerge dai dati raccolti nell’ultimo anno da Cittadinanzattiva che sarà presente con il segretario generale Antonio Gaudioso ai lavori del 55° Congresso mondiale Asco, in programma a Chicago dal 31 maggio al 4 giugno.
“Medicina personalizzata e umanizzazione delle cure sono due temi fondamentali, al centro dei lavori del Congresso ASCO, che riguardano anche il nostro Paese, come mostrano i nostri dati. Ciò significa avere la possibilità di adattare la medicina ai bisogni delle persone, così differenti nel nostro Paese soprattutto fra aree interne e città, garantire un accesso trasparente all’innovazione e insieme un percorso di umanizzazione delle cure che tenga conto dei bisogni delle persone, e ancora accessi rapidi e organizzazione dei servizi territoriali all’altezza di un Paese civile. Questo vale soprattutto per le malattie oncologiche che riguardano la vita di tanti cittadini e delle loro famiglie”, afferma Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.
“Il nuovo bando per la refezione scolastica nelle mense delle scuole di Roma solleva una più che giustificata preoccupazione da parte di Sindacati, famiglie dei piccoli utenti, organizzazioni civiche come le nostre”, così commentano Cittadinanzattiva, Actionaid e Slowfood che sotto l’alleanza “Italia, Sveglia!” si occupano da anni di qualità, accessibilità e sostenibilità del servizio di ristorazione scolastica.
“Fino ad oggi le mense scolastiche romane hanno rappresentato un buon servizio per la città sia per la qualità dei cibi e la varietà dei menù proposti, sia per i costi calmierati per l’utenza così come per la compresenza di due sistemi di gestione, centralizzata e in autogestione, elemento peculiare del sistema di refezione scolastico romano.
Il nuovo bando, atteso da mesi dopo tanti rinvii, si applica, contrariamente al precedente, anche agli asili nido, per un totale di circa 200mila utenti, e prevede costi sempre più ridotti per l’amministrazione comunale, inevitabile abbassamento della qualità dei prodotti e dei pasti e pone a rischio molti posti di lavoratori del settore. Inoltre, non avrebbe la consueta validità triennale ma varrebbe solo per il prossimo anno scolastico, con innegabili conseguenze sul livello di investimento che le aziende potrebbero dedicarvi visto il tempo ridotto di validità. Il costo del pasto, sostenuto dal Comune, per ogni singolo bambino degli asili nido passerà dagli attuali 7 euro a circa 4 euro, mentre per le scuole elementari passerà dai 4.50 euro ciascuno a 4 euro.
Scuole innovative nella aree interne: le esperienze oggi a confronto nell’incontro promosso da Cittadinanzattiva, Forum DD e Strategia nazionale per le aree interne
“Proporremo, insieme ad altri parlamentari, la costituzione di un intergruppo parlamentare per sostenere la Strategia nazionale per le aree interne, ridurre i tempi dell’iter dei progetti ed aumentare le risorse a disposizione per contrastare lo spopolamento di questi territori”. La proposta viene dall’On. Filippo Perconti, deputato del M5S che oggi ha partecipato all’incontro “Rimuovere ostacoli a scuole nuove nelle aree interne”.
L’evento è stato organizzato a Roma da Cittadinanzattiva e Forum Disuguaglianze Diversità (ForumDD) con la partecipazione di SNAI - Strategia Nazionale per le aree interne, nell’ambito della terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).
Scuole nuove ma soprattutto innovative nella didattica, nell’utilizzo di nuove tecnologie, nella riformulazione degli spazi, nel rapporto con il territorio e le comunità di riferimento. Sono le esperienze condotte nell’ambito della Strategia nazionale per le aree interne portate all’incontro di oggi da sindaci e coordinatori tecnici dell’Abruzzo, della Sardegna, dell’Emilia Romagna, del Piemonte e della Calabria. Il cambiamento e il rilancio delle aree interne passa necessariamente per la realizzazione in tali aree di un’offerta di istruzione di qualità che divenga orgoglio per i ragazzi e le ragazze di questi territori.
Cittadinanzattiva chiede l’istituzione di una Cabina di Regia regionale che coinvolga le associazioni dei pazienti con patologia cronica nelle decisioni e iniziative sviluppate a livello regionale e aziendale
La sanità è migliore se partecipata. Produrre decisioni condivise, infatti, consente di arrivare a soluzioni che rispondono ai bisogni reali dei cittadini con importanti risparmi anche per le risorse pubbliche. L’Emilia Romagna lo sa bene, tanto che due anni fa ha approvato una legge (numero 15 del 22 ottobre 2018) che punta proprio a favorire la partecipazione dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche, sanità compresa. Una legge lungimirante che, se applicata concretamente in sanità, farebbe della regione un modello da seguire a livello nazionale. È quanto emerso nell’evento “Partecipazione in Sanità e Piano delle cronicità: il ruolo dei pazienti e dei cittadini in Emilia Romagna” realizzato oggi a Bologna da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato con il contributo non condizionato di Janssen. Si tratta del secondo di quattro appuntamenti regionali - il primo si è tenuto lo scorso marzo a Roma - che puntano a riportare al centro delle scelte in sanità i cittadini ed i pazienti.
Scuole nelle aree interne del Paese: domani l'evento promosso da Cittadinanzattiva. Forum DD e Strategia nazionale aree interne
Nell’ambito della terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), si svolgerà a Roma, domani 28 maggio alle ore 10:00 presso la Sala Auditorium del Palazzo delle Esposizioni, l’incontro “Rimuovere ostacoli a scuole nuove nelle aree interne”. Il seminario, organizzato da Cittadinanzattiva e Forum Disuguaglianze Diversità (ForumDD) con la partecipazione di SNAI - Strategia Nazionale aree interne, si inquadra all’interno dei Goal 1 e 10 (SDG1 – Sconfiggere la povertà; SDG10 – Ridurre le disuguaglianze) e mette al centro il ruolo essenziale del miglioramento dell’offerta di istruzione per invertire la caduta demografica nelle aree interne del paese.
“Accogliamo con favore la proposta del Presidente Tridico circa la costituzione di un Polo medico INPS perché speriamo possa contribuire ad alleviare i gravi disagi ai cittadini, determinati dalle lunghe attese per ricevere il riconoscimento dell’invalidità civile e dalla superficialità che talvolta caratterizza le visite di accertamento. La presenza di medici contrattualizzati, come richiesto da Tridico, sarebbe un’ulteriore garanzia di qualità per i servizi resi al cittadino”, dichiara Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.
Commissariamento Calabria: contrapposizioni lascino spazio al lavoro sui diritti dei cittadini. Ora la Regione rispetti termine dei 10 giorni previsto da norme.
“Ringraziamo il Ministro Grillo per aver dato ascolto al nostro appello e aver sbloccato le nomine, così come i Commissari per aver trasmesso l’elenco dei candidati”, a dichiaralo sono Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, e Felice Lentidoro, segretario regionale di Cittadinanzattiva Calabria. “I nomi che filtrano sono tutti di alto profilo”, continuano. “Ci aspettiamo che la Regione, in un giusto spirito di collaborazione, proceda entro i termini prefissati di 10 giorni a completare l’iter, perché, come abbiamo già sottolineato, la situazione della sanità calabrese richiede il massimo dell’impegno. Ci auguriamo quindi che le contrapposizioni lascino spazio invece al lavoro sui diritti dei cittadini, diritti che vengono quotidianamente ignorati e che costringono troppe persone a rinunciare alle cure o a muoversi verso altre regioni per ottenerle”.
E’ stata presentata questa mattina la terza edizione della campagna nazionale “IO Equivalgo” per sensibilizzare, coinvolgere e informare i cittadini nella conoscenza dei farmaci equivalenti.
Negli ultimi venti anni, i farmaci equivalenti hanno gradualmente visto aumentare le loro prescrizioni da parte dei medici e l’utilizzo da parte dei pazienti ma, da diverse analisi, l’Italia è uno degli ultimi Paesi in Europa nell’impiego degli stessi. Il rapporto dell’Osservatorio dei medicinali (istituito presso l’Aifa) evidenzia come in Inghilterra e in Germania la percentuale d’utilizzo dei medicinali equivalenti sia superiore al 60%. In Italia la percentuale è decisamente inferiore e gli equivalenti rappresentano il 27,7% dei consumi (Fonte Rapporto OSMED-luglio 2018). Anche all’interno del territorio nazionale coesistono delle disparità: le Regioni del Sud Italia, che in generale hanno una spesa farmaceutica procapite più elevata, hanno un consumo limitato di farmaci equivalenti, a differenza delle Regioni del Nord (Fonte OSMED, Luglio 2018). La campagna “Io Equivalgo”, promossa da Cittadinanzattiva ONLUS, con la collaborazione dell’assessorato regionale dell’Igiene e sanità, presentata oggi in conferenza stampa, ha tra le finalità l'agevolazione dei cittadini e pazienti nella conoscenza dei farmaci equivalenti, informarli e fornire loro un’opportunità di scelta consapevole, a vantaggio della sostenibilità economica delle famiglie, promuovere la trasparenza sulle politiche dei prezzi e ridurre gli sprechi da mancata aderenza terapeutica, dovuta molto spesso ad un’interruzione delle cure per difficoltà economiche.
È stata presentata ieri, nel corso di un evento a Roma, la Matrice per la qualità delle pratiche partecipative in sanità, come risultato del progetto “Consultazione sulla partecipazione civica in sanità”, promosso da Cittadinanzattiva con il contributo non condizionante di Novartis. La Matrice vuole essere uno strumento utile per le istituzioni, al fine di qualificare le pratiche partecipative nelle politiche sanitarie pubbliche e garantire un effettivo ed efficace coinvolgimento dei cittadini.
Quattro le dimensioni della pratica partecipativa previste dalla Matrice: dimensione dell’inclusività (capacità delle istituzioni di coinvolgere tutti i cittadini, singoli e associati, interessati alla pratica); dimensione del “grado di potere”(capacità delle istituzioni di riconoscere ed attribuire potere ai cittadini su questioni rilevanti); dimensione dell’“esito”(capacità delle istituzioni di garantire i risultati della pratica); dimensione dell’accountability (capacità delle istituzioni di render conto ai cittadini della pratica partecipativa).
La Matrice è il risultato finale del processo di consultazione, promosso da Cittadinanzattiva a fine gennaio, che ha coinvolto 100 stakeholder della salute. A partire dall’analisi del contesto e dai risultati di una indagine civica sulle pratiche partecipative attuate in un campione di Regioni ed Enti pubblici (fra Assessorati, Asl, Aziende ospedaliere ed IRCSS), i 100 stakeholder hanno elaborato un Documento che è stato poi diffuso online per recepire ulteriori indicazioni e suggerimenti.
Andare in gita insieme, cucinare, incontrarsi per superare diffidenze e distanze culturali, 4 seminari di formazione: queste le principali attività realizzate a Torino da Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”, con la collaborazione della cooperativa sociale Liberitutti, in particolare degli educatori dello SPRAR maschile e dell’associazione CISV per Migranti. Il progetto nazionale, realizzato in partenariato con AICS e FICTUS, e finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, vuole raggiungere l’ambizioso obiettivo di favorire buone pratiche di integrazione sui territori coinvolti, attraverso percorsi di conoscenza tra giovani che provengono da culture ed esperienze di vita diverse, valorizzandone le caratteristiche principali e mettendole al servizio della comunità accogliente.
“Il risultato più bello è l'integrazione riuscita tra i ragazzi, attraverso attività culturali e di attivismo civico, caratterizzate dall'interesse per il territorio coinvolto”, dichiara Mauro Bidoni, vice segretario di Cittadinanzattiva Torino e tra i protagonisti della attività. “E’ per questo motivo che chiediamo l'impegno delle istituzioni a favorire iniziative di questo tipo, finalizzate all'accoglienza e all'integrazione, attraverso l'attivismo civico dei giovani migranti che, in questo modo non sono più solo ospiti ma protagonisti della comunità che vivono. Ci impegneremo affinché si possa replicare questa iniziativa progettuale, questo percorso anche nei prossimi anni”.
Una Matrice per la qualità delle pratiche partecipative in sanità che, partendo dall’individuazione dei rischi e delle opportune azioni per minimizzarli, diventi uno strumento utile per le istituzioni, al fine di improntare e modificare in corso d’opera le pratiche partecipative nelle politiche sanitarie pubbliche e garantire un effettivo ed efficace coinvolgimento dei cittadini.
E’ questo il risultato presentato oggi a Roma nel corso dell’evento conclusivo del progetto “Consultazione sulla partecipazione civica in sanità”, promosso da Cittadinanzattiva con il contributo non condizionante di Novartis,
La Matrice è il risultato finale del processo di consultazione, promosso da Cittadinanzattiva a fine gennaio, che ha coinvolto 100 stakeholder della salute. A partire dall’analisi del contesto e dai risultati di una indagine civica sulle pratiche partecipative attuate in un campione di Regioni ed Enti pubblici (fra Assessorati, Asl, Aziende ospedaliere ed IRCSS), i 100 stakeholder hanno elaborato un Documento che è stato poi diffuso online per recepire ulteriori indicazioni e suggerimenti.
“Abbiamo sostenuto la scelta del governo di procedere al commissariamento del servizio sanitario calabrese perché la situazione dell’organizzazione dei servizi, la garanzia dei diritti dei cittadini e della legalità aveva raggiunto un livello insostenibile, ma è assolutamente necessario procedere al completamento degli atti necessari e conseguenti”. A dichiararlo, a margine del congresso nazionale degli ingegneri clinici in svolgimento a Catanzaro, il segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso ed il segretario regionale di Cittadinanzattiva Calabria Felice Lentidoro.
Su emendamento per direttori generali scelti sul merito: da sempre a favore della separazione tra politica e incarichi dirigenziali in sanità. Ora si acceleri per disegno organico di riforma.
“Sosteniamo da sempre la necessità di garantire una separazione netta tra politica e incarichi direttivi nel mondo della sanità. Ed è per questo che ci trova favorevoli ogni segnale che va in questa direzione, come l’emendamento presentato oggi in Commissione Affari Sociali che definisce la rosa dei candidati alla carica di direttore generale sulla base di una graduatoria di merito”. Queste le dichiarazioni di Anna Lisa Mandorino, vice segretario di Cittadinanzattiva.
Scarica la bibliografia della normativa regionale
Si terrà il prossimo 16 maggio a Roma, presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana – Sala Igea, Piazza della Enciclopedia Italiana 4, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, l’evento conclusivo della “Consultazione sulla partecipazione civica in sanità”, progetto promosso da Cittadinanzattiva con il contributo non condizionante di Novartis.
Nel corso dell’evento Cittadinanzattiva presenterà la Matrice per la qualità delle pratiche partecipative e il Documento finale frutto della consultazione, tenutasi a fine gennaio, di 100 stakeholder della salute e che successivamente è stato diffuso online per la raccolta di ulteriori pareri ed integrazioni.
Non tutte le Regioni hanno rispettato la scadenza dello scorso 22 aprile per la predisposizione del Piano regionale di governo delle liste di attesa, strumento attraverso il quale far diventare operativo al livello locale il nuovo Piano Nazionale. A denunciarlo è Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. “Da anni denunciamo il crescente fenomeno delle liste di attesa”, dichiara Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, “e da anni attendevamo un nuovo Piano, a cui abbiamo contribuito attivamente, e che speriamo possa incidere positivamente sui diritti dei cittadini. E’ per questo che siamo molto preoccupati per il mancato rispetto della scadenza prevista, e chiediamo a tutte le Regioni di dare un segnale in questo senso, accelerando la realizzazione”.
Gallerie autostradali e Laboratori sotterranei dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare rendono insicuro uno dei più importanti bacini idrici dell’Italia centro-meridionale all’interno di un Parco nazionale
In questi giorni sono in discussione la dichiarazione dello stato di emergenza e la nomina di un commissario straordinario governativo
Questa mattina al Senato conferenza stampa delle Associazioni che compongono l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso
Questa mattina, alle ore 13, presso la sala Caduti di Nassirya a Palazzo Madama del Senato, l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso, promosso dalle Associazioni WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia - GADIT, FIAB, CAI e Italia Nostra, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare la situazione di grave pericolo per l’acquifero del Gran Sasso in Abruzzo che rifornisce d’acqua circa 700.000 cittadini delle province di L’Aquila, Teramo e Pescara.