Correva l’anno 1999 quando Cittadinanzattiva lanciò la campagna Imputati per eccesso di cittadinanza. Ridipingere le strisce pedonali, ripulire la scuola del proprio figlio, restituire alla sua bellezza un parco pubblico, patrocinare come avvocato in maniera gratuita la causa di un cittadino indigente poteva costare a quell’epoca una multa, una denuncia,la radiazione dal proprio ordine professionale: la campagna voleva evidenziare questo paradosso e rivendicare un ruolo riconosciuto per i cittadini attivi.
Nel 2001, con l’approvazione definitiva dell’articolo 118 u.c. contenuto nel Titolo V della Costituzione, la campagna Imputati raggiunse il suo obiettivo: quello di prevedere l’obbligo per le istituzioni di non ostacolare, anzi di favorire l’autonoma iniziativa civica volta all’interesse generale.
Dopo il Presidente del Consiglio ed i suoi Ministri, dopo i Sindaci e gli Assessori comunali e regionali, anche Cittadinanzattiva, nonostante tutto, augura agli studenti italiani ed alle loro famiglie, agli insegnanti ed al personale non docente, ai Dirigenti scolastici, un buon anno scolastico.
Nonostante tutto.
Nonostante il perdurare di problemi gravi come il precariato di insegnanti e non docenti,la scarsità e la poca managerialità dei Dirigenti scolastici; l’accorpamento forzato delle scuole,l’imperfetta inclusione di studenti con disabilità, di studenti senza cittadinanza italiana, di studenti “dispersi”; l’assenza di verde, di palestre, di mense e laboratori adeguati, di servizi igienici degni di questo nome; il permanere di aule sovraffollate e poco vivibili;lalenta digitalizzazione delle scuole;
La crisi economico-finanziaria che stiamo vivendo da ormai quasi sete anni continua a monopolizzare l'attenzione delle istituzioni e dei media, crisi che ha ormai il suo epicentro nella Vecchia Europa. Un fronte sul quale si stanno concentrando opinionisti e studiosi è quello dell’analisi dell’impatto sui consumi e di come questo impatto sta modificando la vita delle persone.
Un fronte che vede anche il nostro movimento impegnato nel dare risposte e chiavi di lettura differenti.
Ne possiamo sottolineare quattro di chiavi di lettura, che stanno modificando le nostre vite: il potere d’acquisto delle famiglie, il diverso andamento dei consumi, la vulnerabilità dei consumatori rispetto a truffe e raggiri, differenti e nuovi stili di vita.
Nel novembre del 2011 un senzatetto fu trovato morto in un accampamento di dimostranti, improvvisato presso il Pioneer Park di Salt Lake City (USA). La morte fu causata da un mix di droghe e monossido di carbonio, le cui esalazioni provenivano da una stufa portatile; l’incidente rese evidente alle forze dell’ordine che non era più sicuro per i dimostranti rimanere nel parco durante la notte.
Chris Charles Burbank, capo della Polizia di Salt Lake City dal 2006, incaricato dello sgombero, decise di utilizzare metodi completamente diversi da quelli adottati in casi simili, dove l’uso della forza sembra essere la miglior garanzia possibile di un risultato certo.
Qualche giorno fa sono usciti i dati (preoccupanti) sull’alfabetizzazione finanziaria dei giovani, all’interno del primo Rapporto dell’Ocse sulle competenze finanziarie di questa fascia di popolazione.
Gli italiani sono sotto la media Ocse. Oltre uno studente su cinque (di circa 15 anni) pari al 21,7% rispetto al 15,3% nei Paesi ed economie dell'Ocse, è lontanoda un livello elementare di competenze, quello necessario ad applicare le conoscenze e i concetti finanziari comuni, e prendere decisioni finanziarie in ambiti che sono direttamente rilevanti nella vita quotidiana delle persone.
La ratifica italiana della “Convenzione ONU contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti” risale esattamente a 25 anni fa, nonostante ciò nell’ordinamento nazionale manca ancora la previsione di uno specifico reato di tortura.
Un’inadempienza macroscopica di precisi obblighi internazionali sulla quale si è accumulato un ritardo di un quarto di secolo.
A partire dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, il divieto di tortura è contemplato in convenzioni e trattati internazionali e sovranazionali ai quali lo Stato Italiano ha puntualmente aderito1.
Oltre 120 partecipanti in rappresentanza di ben 32 Stati, in larga parte leader di associazioni civiche e di pazienti, ma anche molti professionisti della sanità. E ancora, Istituzioni, imprese private, società di consulenza specializzate in politiche europee, Università: provenienti non solo dai Paesi dell'Unione Europea ma anche, per esempio, da Kosovo e Ucraina. E grazie alla presenza di esperti provenienti da USA, Canada e India, vi erano rappresentanze di ben tre continenti.
Che sia un segnale per una giornata dei diritti del malato internazionale e non più solo europea?
L’occasione della Giornata Mondiale dell’ambiente consente di ragionare su una delle sfide più impegnative che l’uomo abbia mai dovuto affrontare. Il nostro attuale modello di sviluppo è chiaramente insostenibile: consumiamo troppe risorse e viviamo in un contesto in cui si stanno accentuando le iniquità.
Malgrado la crescente consapevolezza riguardo ai rischi connessi con una crescita e con stili di vita squilibrati, è molto difficile cambiare radicalmente il trend. Le istituzioni internazionali sono in questa prospettiva sempre più in difficoltà e serve una forte spinta dal basso per gestire in modo più efficiente i beni comuni e recuperare un modello di sviluppo in cui la qualità si sposi con la sobrietà e l’equità.
Negli scorsi giorni il Governo ha presentato delle Linee guida per la riforma del Terzo settore, con un atto a nostro parere apprezzabile, che ha il merito di mettere al centro del dibattito politico la questione e di riconoscere il ruolo fondamentale del cosiddetto Terzo settore per lo sviluppo del nostro Paese.
Di questo siamo contenti. E anche su alcune idee contenute nel documento, come quella di un forte rilancio del Servizio civile, non possiamo che essere d’accordo. Da tempo indicavamo in questo una priorità, conoscendo direttamente – attraverso la nostra attività nelle scuole – il grande interesse che riveste per i ragazzi la possibilità di fare “pratica di cittadinanza attiva”.
"L'Europa che vorrei" è il Manifesto-appello che Cittadinanzattiva sottopone all'attenzione dei candidati alle Elezioni del Parlamento Europeo del maggio 2014.
Cittadinanzattiva è un movimento di partecipazione civica che ha abbracciato con convinzione la prospettiva europea sin da quando, oltre 10 anni fa, ha deciso di costituire un network civico a livello comunitario per affermare, praticandola,la cittadinanza attiva europea, e contribuire a collocarla al centro dell'agenda politica.
Affermare la cittadinanza attiva europea significa perseguire gli obiettivi e condividere i valori custoditi nei Trattati, dai quali Cittadinanzattiva ha tratto linfa per alcune delle sue più significative iniziative condotte in ambito comunitario.
Lo spreco è un tema attualmente all’attenzione del dibattito pubblico, spesso, però, trattato in modo frammentario e con riferimento a singoli ambiti. Di recente, il dibattito sullo spreco si è focalizzato, in maniera quasi esclusiva, sul tema dei costi della politica, attribuito dunque a una “casta”, altra dai cittadini, che, a volte, fa uso abnorme e patologico delle risorse pubbliche.
Sicuramente, questo tipo di spreco vi è e va combattuto con forza. Ma con la festa che si è appena conclusa, e che ha avuto quale splendido scenario la Rocca Albornoziana di Spoleto, Cittadinanzattiva ha voluto suggerire un modo nuovo per affrontare il tema dello spreco.
Lo spreco è una presenza ingombrante nella quotidianità, come nel dibattito pubblico, spesso però affrontata per singoli ambiti di intervento. E invece lo spreco è un fenomeno assai più ampio, che attraversa tutti gli ambiti del vivere e dell’agire quotidiano: risorse economiche, paesaggio, di ricchezze naturali risorse umane.
Al tema dello spreco nella sua accezione più ampia e trasversale è dedicata Cittadinanza in festa, la prima festa nazionale di Cittadinanzattiva, movimento di partecipazione civica operante in tutta Europa a tutela dei diritti di cittadini e consumatori, in programma a Spoleto dal 2 al 4 maggio prossimi, nella Rocca Albornoziana.
Finalmente, dopo averlo richiesto fin dal 2002, Cittadinanzattiva vede riconosciuto il diritto a che vengano resi pubblici, da parte del Ministero dell’Istruzione, i dati dell’Anagrafe dell’Edilizia scolastica e quelli della Mappatura degli elementi non strutturali di tutti i 41.483 edifici scolastici italiani. Una vittoria per i cittadini, che vedono riconosciuto il loro diritto alla trasparenza della PA e a conoscere lo stato di sicurezza delle scuole che frequentano o in cui lavorano. Leggi il comunicato e scarica la sentenza del TAR
Caro Presidente Renzi,
Le Sue dichiarazioni di questi giorni sulla centralità della scuola e sull’edilizia scolastica (piano straordinario sull’edilizia scolastica, tempi ristretti di attuazione, coinvolgimento degli operatori della scuola, svincolamento dal patto di stabilità, mappatura aggiornata dei dati)hanno ridato speranza e concretezza a noi come a tanti cittadini, sul fatto che lo Stato che lei rappresenta abbia deciso di affrontare in modo serio, concreto e con mezzi adeguati questa gravissima emergenza nazionale.
Da 12 anni Cittadinanzattiva si impegna sul tema della messa in sicurezza delle scuole e dello sviluppo della cultura della sicurezza tra i giovanissimi con la Campagna Impararesicuri, intitolata ai 27 bambini e alla maestra morti nel crollo della scuola di San Giuliano di Puglia (31 ottobre 2002).
Egregio Presidente Renzi, Egregio Ministro dell'Economia che verrai,
essendo ad un punto di svolta importante nel negoziato europeo volto all'introduzione di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF) e consapevoli dell'impegno dell'Italia per far avanzare il processo tra gli 11 Paesi Membri aderenti alla cooperazione rafforzata, vogliamo qui richiamare la vostra attenzione su alcuni aspetti che la nostra Campagna, in piena sintonia con le altre campagne europee da molti anni attive su questi temi, considera elementi imprescindibili per definire un efficace disegno per la TTF europea. Il testo su cui vi invitiamo a convergere è dato dalla proposta di direttiva presentata dalla Commissione UE lo scorso febbraio.
Il dolore cronico rientra nella lista delle priorità della UE durante il semestre di Presidenza Italiana, che inizierà a luglio 2014. Di conseguenza, e per la prima volta, la tematica sarà portata all’attenzione di tutti i ministri della sanità dell'UE.
Questa importante indicazione è contenuta nella Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea per l'anno 2014, che illustra gli orientamenti e le priorità con riferimento all'attività dell’Unione Europea, agli sviluppi del processo di integrazione europea e a ciascuna politica pubblica e iniziativa dell'Unione.
Il “caso Mastrapasqua” così come è salito agli “orrori” delle cronache mostra diversi aspetti interessanti della nostra vita pubblica. In questi giorni si sono scatenati i “professionisti del senno di poi”, tutti coloro i quali ora ne dicono di tutti i colori sul, fortunatamente, ex presidente dell’Inps dicendo che invariabilmente lo dicono da tempi non sospetti.
C’è poi una piccola, almeno ora, ma combattiva parte di commentatori che dice che Mastrapasqua in questi anni è stato una specie di salvatore dell’Inps rimettendo in sesto le casse dell’istituto.
E’ possibile che non si riesca mai a ragionare nel merito delle cose e si parli sempre di altro?
Dopo gli accertamenti giudiziari che lo hanno visto protagonista negli scorsi giorni, e il quadro di cariche pubbliche e private ricoperte dal Presidente Inps, Cittadinanzattiva ha chiesto le dimissioni e avviato una campagna su twitter con l'hashtag #mastrapasquainpensione. Sostienici con un tweet, approfondisci e leggi il nostro comunicato.
Che cosa significa valutare le tecnologie sanitarie dal punto di vista dei cittadini e dei pazienti, come si deve agire per essere coinvolti al meglio all’interno di tali processi, quali strumenti abbiamo già oggi a disposizione per rendere possibile ai cittadini e ai pazienti di essere attori di processi decisionali da cui sono esclusi: sono queste le domande alle quali proveremo a dare delle risposte in questa nuova sezione del sito di Cittadinanzattiva, che nasce in continuità e come evoluzione del progetto sulla prima Summer School per Leader Civici sull’HTA, esperienza avviata in Italia nel 2012 e giunta ormai alla sua seconda edizione.
Il nuovo anno è iniziato come tutti gli altri per gli automobilisti italiani, i pedaggi autostradali sono aumentati considerevolmente anche quest’anno.
Nella scheda, predisposta dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, si evidenziano gli aumenti degli ultimi 4 anni, con una media complessiva del 15,92%, con picchi fino al 48,70 in valle D’Aosta
E’ iniziato il nuovo anno e ci troviamo ancora in mezzo al guado della crisi. Non sappiamo quando ne usciremo, né come ne usciremo.
Sicuramente diversi.
Intanto però molte cose che riguardano il nostro “ambiente” si stanno modificando.
Molti di voi avranno seguito il dibattito sulla stabilizzazione dell’istituto del 5 per mille ed avranno visto con stupore che non si riesce a rendere stabile un istituto di libertà dei cittadini a favore di organizzazioni che tutelano beni comuni, mentre a favore dei partiti si fa tutto e subito.
Riccardo Bonacina nell’ultimo numero di Vita scrive una provocatoria lettera al terzo settore invitando lo stesso a uscire dall’autoreferenzialità e a raccogliere 4 sfide.
Dal processo di consultazione avviato durante il 2013 nell’ambito del progetto europeo “Mobility, a paradigm of European citizenship", realizzato grazie al contributo della Commissione Europea e promosso da Active Citizenship Network in 8 Paesi, appare chiaro quale sia l’orientamento dei cittadini europei in merito alle proprie esigenze di mobilità, e di conseguenza cosa chiedono alle istituzioni ai diversi livelli di responsabilità, e ai vari stakeholder.
Il 39% delle scuole italiane ha uno stato di manutenzione inadeguato e ogni anno le famiglie italiane versano circa 390 milioni di euro per “sostenere” la scuola, attraverso i contributi volontari e la donazione di materiali di vario tipo, dalla carta igienica alle matite e pennarelli.
Di fronte ai dati di Cittadinanzattiva, confermati anche dal Rapporto di Legambiente diffuso oggi, e a tragedie che continuano a ripetersi, ultima purtroppo quella di oggi nel Liceo scientifico De Giorgi di Lecce dove un ragazzo di 17 anni ha perso la vita cadendo in un pozzo luce, chiediamo che si renda concreta l’opportunità per i cittadini di destinare parte dell’8 per mille di competenza statale per interventi di edilizia scolastica, come approvato nell’ultima legge di stabilità.
Curarsi non è più solo un problemi di soldi. Il cittadino, soprattutto se affetto da una malattia cronica o rara, non solo ricorre al suo portafogli - sempre più ristretto - per far fronte ai tagli e alle carenze dell’assistenza socio-sanitaria pubblica, ma, sempre più spesso, è costretto anche a rinunciare a permessi di malattia o addirittura a “nascondere” la propria patologia per conservare il posto di lavoro.
Il commento al XII Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità, dal titolo "Permesso di cura", che il 13 dicembre Cittadinanzattiva-Coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici (CnAMC) presenta presso la Sala della Mercede della Camera dei Deputati.è pubblicato nel numero in edicola del settimanale Il Salvagente.
Nonostante il Governo abbia approvato il decreto legislativo di attuazione, come previsto, entro il 4 dicembre, i pazienti dovranno ancora attendere mesi per poter esercitare concretamente i diritti previsti dalla Direttiva europea.
Infatti il D.LGS (il testo è disponibile sul sito di Quotidiano sanità) per perfezionarsi deve ancora ricevere, con tempistica non chiara, il parere della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato. Da considerare che l'elenco delle prestazioni che necessitano di autorizzazione preventiva dovrà essere individuato con specifico e ulteriore Decreto da adottarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore dello stesso Decreto legislativo o nelle more tramite specifiche delibere regionali con conseguenti e possibili difformità sul territorio nazionale.