In Veneto apertura straordinaria delle strutture contro le liste di attesa. La nostra intervista al Presidente della Regione Zaia.
Come nasce questa iniziativa delle aperture fuori dagli orari classici?
R. Pensando (e lo facevo da tempo) agli interessi di cittadini. In Veneto siamo bravissimi a curare, un po’ meno nella fase precedente, che è quella delle visite e delle diagnosi.
E’ così nata l’idea dagli ospedali aperti di notte per sfruttare al meglio i grandi macchinari come Tac e Rmn e offrire al cittadino un’alternativa agli orari diurni con un doppio obiettivo: abbattere le liste d’attesa e creare le condizioni migliori per chi lavora e non deve chiedere permessi. Non dimentichiamo poi che di sera non ci son problemi di traffico e parcheggi e anche questo è un fattore molto gradito dalla gente.
In tempi di crisi uno dei settori dell'economia che a livello mondiale ancora resiste rispetto agli altri è quello delle telecomunicazioni che, nonostante tutto, continua a crescere in termini di ricavi e numero di abbonati. Nel 2012 l'intero comparto ha fatturato 1.115 miliardi di euro con una crescita di circa 90 miliardi di euro negli ultimi 5 anni. Il numero di abbonati, a livello globale, ai servizi di telecomunicazioni ha raggiunto i 7,3 miliardi .
Il settore delle telecomunicazioni è quello che più di altri può fare da traino per la ripresa economica se si è in grado di cogliere le opportunità di innovazione, crescita e sviluppo ad esso collegati.
(Ospitiamo questa settimana un editoriale del Presidente di I-Com Stefano da Empoli) Le sezioni del Rapporto PIT Servizi di Cittadinanzattiva dedicate alle banche e alle assicurazioni fotografano impietosamente lo stato di crisi dell'economia italiana, che negli aspetti finanziari trova uno dei suoi snodi principali.
I principali epicentri delle preoccupazioni dei consumatori, in base alle richieste di informazione e assistenza pervenute nel 2012, sono da un lato il credito al consumo e dell'altro i contratti R.C. auto.
Nel primo caso, è evidente come molti cittadini siano stati travolti da aspettative reddituali diverse da quelle poi effettivamente realizzatesi oppure al momento delle stipula dei contratti di finanziamento non avessero ben in mente le implicazioni.
La crisi economica è oramai da diverso tempo il “fil rouge” con il quale i consumatori ci “costringono” ad analizzare le segnalazioni, che stanno diventando sempre di più un grido d’allarme.
Morosità delle bollette, pratiche commerciali aggressive da parte delle aziende, richieste di informazioni su bonus sociali, e il tema esplode ancor più analizzando le segnalazioni sulle banche ed assicurazioni. Dal focus “Banche e Assicurazioni” del XIII rapporto Pit Servizi del 2013, i cittadini risultano ancora maggiormente in difficoltà e con non molti strumenti di tutela, in ambiti dove l’asimmetria informativa è ancora predominante.
La valutazione delle tecnologie sanitarie oggi non è più esclusivo appannaggio di tecnici, economisti, amministratori, clinici, ma anche dei cittadini, dei pazienti e dei familiari: si chiama HTA (Health Tecnology Assessment) e può essere il futuro del coinvolgimento dei pazienti nelle decisioni in sanità.
In Italia cinquanta nuovi leader “civici”, formati alla nostra Summer School sull’HTA, sono pronti a mettersi in gioco per far sentire la voce dei cittadini e dei pazienti e per farlo dentro un processo rigoroso che ha alla base la metodologia delle evidenze.
Le decisioni di introdurre un nuovo farmaco, un nuovo dispositivo medico, una nuova procedura diagnostica, che avranno un impatto sulla vita di migliaia di persone, sono delegate prevalentemente agli amministratori, ai clinici, ai politici.
Tante parole si sono spese per la tragedia di Lampedusa, l’ultima in ordine di tempo ed una delle più gravi per il numero delle vittime, molte delle quali ancora sul fondo del mare.
Tante le parole ufficiali di cordoglio e di partecipazione contrita ad un “lutto nazionale”, gli impegni solenni perché non accada mai più, le costernate affermazioni di chi, al contrario, come il Ministro Alfano, annuncia che questa non sarà l’ultima tragedia.
Al contempo, ci si è affrettati a declinare responsabilità, perché l’Italia si scopre, all’indomani dell’ennesima e più che annunciata strage di profughi, sola ed abbandonata dalle istituzioni europee nel fronteggiare una nuova emergenza umanitaria.
Il vitalizio per i consiglieri regionali non solo non è previsto dalla legge istitutiva delle Regioni, ma è espressamente vietato. Tale legge – la n.53 del 1962 - all’art. 18 stabilisce che “ai membri dei Consigli regionali non possono essere attribuiti con legge della Regione prerogative e titoli che per legge o per tradizione siano propri dei membri del Parlamento o del Governo”.
Gli Statuti regionali approvati nel 1971 da tutte le Regioni prevedevano, infatti, la sola indennità, modulata in percentuale su quella dei parlamentari. I vitalizi furono subito istituiti ed erano legittimi, in quanto “ritagliati” come “quota” ricavata all’interno dell’indennità di consigliere regionale, da percepire in maniera differita, nei limiti di disponibilità del relativo fondo, senza ulteriori oneri a carico del bilancio regionale.
Genitori che si rimboccano le maniche per ripulire la scuola, ed altri che si oppongono alla chiusura della scuola "insicura" per la scomodità' che crea. Dirigenti scolastici che presidiano la sicurezza degli edifici a loro affidati con il concorso di tutti, e altri che impediscono l’accesso nelle scuole alle organizzazioni o ai Comitati, considerandole proprietà privata.
Sindaci che non riescono ad intervenire neanche rispetto alle urgenze, altri che agiscono con le poche risorse disponibili, ingegnandosi come possono. Insegnanti disponibili anche a somministrare medicinali, insegnanti refrattari a qualunque cambiamento e innovazione. Edifici scolastici nelle grandi città che cadono a pezzi, edifici all’avanguardia anche in piccole città del Sud.
Parents who roll up their sleeves to clean up the school, and others who are opposed to closure of the "unsafe" school for the inconvenience that creates. School leaders that oversee the safety of buildings assigned to them with the help of all, and others that prevent access in schools to organizations or committees, considering private property. Auditors who fail to intervene even compared to emergencies, others acting with the limited resources available, endeavoring as they can. Teachers also available to administer medicines, teachers refractory to any change and innovation. School buildings in large cities that fall apart, cutting-edge buildings in small towns of the South
La Legge Brunetta del 2009 si proponeva di aprire porte e finestre: scommetteva su organismi di valutazione (davvero) indipendenti e lanciava la sfida della “trasparenza totale”.
Sembrava proprio la chiave di volta. Misurazione e valutazione sarebbero dovute diventare “cose vere”, rompendo finalmente il cerchio dell’autoreferenzialità, sciorinando in piazza, dinanzi agli occhi indiscreti e impertinenti dei cittadini, tutto il quotidiano operare dell’Amministrazione.
Una delle più importanti rilevazioni sulla soddisfazione e sulla valutazione dei servizi, sia pubblici che privati, è l’indagine realizzata, con cadenza biennale, da Doxametrics per Cfmt: “Italiani in evoluzione”Or bene, nell’ultima rilevazione del 2012 il Commercio al dettaglio e la Grande distribuzione si piazzano ai primi due posti.
In Europa la mobilità svolge un ruolo vitale per il mercato interno e la qualità di vita dei cittadini. Siamo perfettamente consapevoli di quanto il settore dei trasporti risulti fondamentale per economia e società, procurando crescita economica e occupazione.
Chiudiamo un occhio, invece, sul fatto che lo stesso settore dei trasporti non sia più sostenibile. Lo denuncia da tempo la Commissione europea: i trasporti risultano infatti responsabili di circa 1/3 del consumo finale complessivo di energia nei paesi membri dell’Agenzia europea dell’ambiente, e di più di 1/5 delle emissioni di gas serra, nonché di una parte considerevole dell’inquinamento atmosferico e acustico urbano che subiamo ogni giorno.
NOVITÀ: ARRIVANO LE MODIFICHE DEL CODICE DELLA STRADA SE PAGHI ENTRO 5 GIORNI DALLA CONTESTAZIONE O DALLA NOTIFICA PAGHI IL 30% IN MENO
Dal 21 agosto 2013, data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge n. 69 del 21 giugno 2013, si applicano le modifiche dell’art. 202 del codice della strada sul pagamento delle sanzioni stradali. Le norme entrate in vigore permettono di beneficiare della riduzione del 30% del le sanzioni amministrative per molte violazioni del Codice della strada.
Servizio idrico: +33% il costo negli ultimi 6 anni. In 40 città aumenti superiori al 40%. Record a Reggio Calabria (+164,5%), Lecco (+126%) e Benevento (+100%).
La Toscana si conferma la regione più cara, mentre Isernia, Milano e Trento le città più economiche.
Pubblicato il dossier annuale di Cittadinanzattiva.
Cara acqua. Negli ultimi 6 anni il costo dell’acqua non ha fatto che aumentare: +33% di media, con tariffe raddoppiate o quasi a Viterbo (+92,7%), Carrara (+93,4%), Benevento (+100%), e più che raddoppiate a Lecco (+126%) e Reggio Calabria (+164,5%). In altre 35 città, gli incrementi hanno superato il 40%.
Da cittadini, azionisti e utenti del nostro Servizio Sanitario Nazionale, siamo molto preoccupati per l’assordante silenzio del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia, all’indomani della presentazione del XVI Rapporto PiT Salute del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva dal titolo "Meno sanità per tutti, la riforma strisciante".
Da cittadini, come dobbiamo interpretare questo silenzio? E’ la conferma che abbiamo “colto nel segno” ed è questo il vero disegno politico, quello di una riforma strisciante?
As citizens, stakeholder and users of our National Health Service, we are very concerned about the deafening silence of the Ministry of Health and the Ministry of Economy, after the presentation of the XVI PiT Health Report of the Tribunal for Patients' Rights-Cittadinanzattiva entitled "Less health care for all, the creeping reform", presented on 16 July in Rome.
As citizens, how should we interpret this silence? Does it confirm that we have "hit the mark" and this is the real political design, that of a creeping reform? Yet the picture that emerges from the Report of the NHS is alarming: the Health Service is increasingly inaccessible to the public, discharge on the pockets of the latter the cost of care, for the lucky ones who can afford it; to the others, however, no choice but to give it up or postponing the time.
Cittadinanzattiva presented on July 11, the focus "Intermittently energy" Report PiT Services, 2013, work that deals with what is reported by the citizens in the context of energy and environment sector (water, electricity, gas and waste materials). Of 9,633 reports in 2012 to 30% related to this area.
Transparency of the items in the bill, costly adjustments, complaint of overcharging, difficulty in getting return the paid sum: these are the more critical issues complained by citizens that recur in the context of energy, gas, water and waste. In addition to these problems, it must be stressed the number of consumers in difficulties to pay the bills of electricity and gas increases.
Cittadinanzattiva ha presentato oggi (11 luglio - ndr) il focus “Energia ad intermittenza” del Rapporto PiT Servizi 2013, lavoro che affronta quanto segnalato dai cittadini nell’ambito del settore energia e ambiente (acqua, luce, gas e rifuti). Su 9.633 segnalazioni nel corso del 2012 il 30% riguarda questo ambito.
Trasparenza delle voci presenti in bolletta, conguagli onerosi, denuncia di tariffe esose, difficoltà nel farsi restituire le somme versate: sono queste le maggiori criticità lamentate dai cittadini che si ripetono nell’ambito di energia, gas, acqua e rifiuti.
Accanto a queste criticità, è doveroso sottolineare che aumenta il numero dei consumatori in difficoltà per pagare le bollette di energia e gas.
Fra qualche giorno Cittadinanzattiva, attraverso l’analisi delle segnalazioni che giungono al Pit, il suo servizio di assistenza e informazione per i cittadini, pubblicherà il consueto rapporto annuale sullo stato della sanità in Italia, dandogli il titolo, emblematico e parlante, di “Meno sanità per tutti”. Tutta l’azione politica degli ultimi anni, caratterizzata dalla riduzione della spesa, ma basata sul “non-criterio” di tagli indiscriminati e lineari, ha segnato enormi passi indietro del nostro sistema di welfare, ma, soprattutto, ha inciso pesantemente sui capisaldi, anche ideali, sui quali esso si fondava tradizionalmente e, in ultima analisi, ha attentato alla sua stessa sopravvivenza.
Questa settimana dedichiamo il nostro spazio di apertura a due importanti petizioni che hanno bisogno del vostro sostegno. La prima fa riferimento alla campagna “sono Un Vip”, di cui potrete leggere più avanti, e che ci vede protagonisti di una battaglia contro gli “accanimenti” burocratici ai danni dei veri invalidi. Un dato sopra tutti può aiutarci a inquadrare il tema: più di un anno di attesa per ottenere la pensione di invalidità.
E una campagna lanciata da un paio di anni dai precedenti Governi contro “i falsi invalidi” che ha preso troppo spesso i toni di una vera e propria caccia alle streghe.
Vi proponiamo un estratto dalla introduzione del volume "la forza riformatrice della cittadinanza attiva", di Giuseppe Cotturri, di cui in questi giorni stiamo promuovendo la presentazione in diverse città. Il libro è acquistabile nel corso delle presentazioni, nelle principali librerie e nella nostra "bottega" online.
Indignazione e protesta contro gli abusi e la corruzione di tanti esponenti della politica in Italia sono dilaganti. Dietro la degenerazione morale e culturale delle organizzazioni di partito risiedono, da lungo tempo anche in altri paesi ell'Occidente, ragioni profonde, strutturali di crisi degli istituti della rappresentanza politica.
Oggi in GU la nuova Direttiva UE sulle conciliazioni, e in Italia ritorna la mediazione: non è certo un tempismo casuale, il ritorno alla mediazione obbligatoria era inevitabile. Lo avevano chiesto i Saggi di Napolitano, il Governatore della Banca D'Italia, la Commissione Europea (in occasione della notifica della fuori uscita dalla procedura di infrazione), Confindustria, naturalmente i 900 e oltre organismi di mediazione, giuristi e magistrati del calibro di Santacroce e altri.
Il "decreto del fare" ha preso atto della necessità di tornare a valorizzare strumenti di risoluzione alternativa delle controversie: la convenienza, nel contesto del decreto, è data dalla necessità di rimuovere alcuni tra i tanti ostacoli alla ripresa economica.
Cari candidati,
vi scriviamo perché domenica i cittadini di Roma dovranno decidere chi nei prossimi anni avrà l’onore e l’onere di governare la nostra città.
Crediamo, e la bassa affluenza al primo turno dei votanti lo dimostra, che la fiducia dei cittadini sia ai minimi e solo dando un segnale di forte discontinuità dal punto di vista del metodo e del merito ci sia la possibilità di ridurre un divario tra cittadini ed istituzioni che rischia di essere irrecuperabile.
Dal punto di vista del merito senza dubbio alcune proposte sono:
Nella nostra tradizione c’è l’idea che la nostra classe dirigente si è dimostrata nel tempo sempre più inadeguata a guidare il Paese, e che per garantire un governo più partecipato bisogna trasferire poteri, risorse e spazi alla cittadinanza attiva. In questi anni siamo riusciti a conseguire un risultato straordinario, l’introduzione del principio di sussidiarietà orizzontale nella Costituzione Italiana.
L’articolo 118 ultimo comma infatti riconosce l’autonoma iniziativa dei cittadini nel perseguire l’interesse generale come pilastro della democrazia italiana. Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale, tutt’ora in corso.
L’evento di Bruxelles della 7° Giornata Europea dei Diritti del Malato (16 Maggio), organizzato da ACN, la rete Europea di Cittadinanzattiva, ha rappresentato un'importante occasione per i membri delle organizzazioni nazionali di pazienti, piattaforme europee, istituzioni comunitarie e nazionali, fornitori di assistenza sanitaria etc, di condividere le diverse esperienze sul recepimento della Direttiva 2011/24/UE sulle cure transfrontaliere e sul coinvolgimento dei pazienti nelle politiche sanitarie.
La Direttiva rappresenta un'opportunità per migliorare i diritti di tutti i cittadini europei per quanto riguarda i servizi sanitari, dal momento che essi beneficeranno a livello nazionale di una serie di disposizioni inizialmente previste per tutelare i diritti dei pazienti transfrontalieri.
The 7th European patients rights day has been an occasion for all of us, representatives of national patient organizations, European platforms, EU and national institutions, representatives of healthcare providers etc. to share our experiences on the directive 2011/24/EU on cross border care and on patients' involvement in health policies on a multi-stakeholder basis.
Now it is time to start to work together on monitoring and actively participating in the transposition and implementation processes of the Directive, to make it a concrete example and best practice of patient participation in the health policy making.The Directive is an opportunity to enhance the rights of all European citizens with respect to healthcare services, since national citizens will also benefit from a number of provisions initially planned to protect the rights of cross-border patients.