Abuso di potere, corruzione, illegalità, mancanza di trasparenza sono stati il filo conduttore delle notizie delle ultime settimane. Hanno toccato in ordine sparso la Protezione Civile, il Consiglio nazionale dei Lavori pubblici, alcune compagnie telefoniche, senatori della Repubblica, magistrati. Un intreccio di vicende, una molteplicità di personaggi, un intricato groviglio di collusioni e complicità nei quali i colpi di scena della realtà hanno surclassato le invenzioni della fantasia.
297 euro al mese che, considerando 10 mesi di utilizzo del servizio, portano la spesa annua a famiglia a circa 3.000€. Tanto costa mediamente in Italia mandare il proprio figlio all'asilo nido comunale, fra difficoltà di accesso, alti costi e disparità economiche tra aree del Paese difficili da giustificare: in una provincia, la spesa mensile media per il tempo pieno può avere costi anche tre volte superiori rispetto ad un'altra provincia, e doppi tra province nell'ambito di una stessa regione. Ad esempio, a Lecco la spesa per la retta mensile, di 572€, è più che tripla rispetto a Cosenza (110€) o Roma (146€) e più che doppia rispetto a Milano (232€).
Le ondate migratorie che hanno coinvolto il nostro paese negli ultimi decenni non possono considerarsi eventi transitori ed eccezionali: rappresentano un fenomeno che ha determinato e continuerà a determinare una profonda trasformazione dell'assetto sociale.
Il corretto governo dell'immigrazione dovrebbe partire da una scelta chiara sul modello di integrazione dei nuovi arrivati e orientare su di essa le relative politiche.
Improvvisamente, è venuto a mancarci Ippolito Iannone. Figura storica del Movimento campano, noto a tutti noi per il suo impegno e per le battaglie condotte soprattutto in ambito sanitario. Ippolito era, tra l'altro, Coordinatore infaticabile dell'Assemblea territoriale di Pagani, membro attento e partecipe della Direzione Nazionale, presenza qualificata della Commissione Regionale Sanità. Crudeltà della sorte vuole che venga a mancare proprio nel momento in cui ci accingevamo a celebrare i trent'anni del Tribunale per i diritti del malato in Campania di cui lui è stato animatore. Ci mancherà la sua generosità, il suo sorriso, la sua simpatia, la sua amicizia. Porteremo sempre nel cuore le videochiamate notturne su Skype nei rari momenti di pausa di Ippolito impegnato con la sua ambulanza in Abruzzo a prestare soccorso alle popolazioni terremotate...
Tutta Cittadinanzattiva si stringe ai familiari in questo triste momento.
Nando Iavarone, Segretario regionale Cittadinanzattiva Campania
Domenica 17 gennaio è nato il mio secondo figlio Riccardo, con parto naturale all'ospedale Maria Vittoria. Anche il mio primogenito Carlo Alberto è nato lì nel 2008.
Benché travolto dall'emozione, come "cittadino attivo" e dirigente di un movimento civico non ho potuto fare a meno di riflettere sulla struttura che per due volte è stata protagonista della nascita dei miei figli.
L'Ospedale Maria Vittoria e stato premiato nel 2007 con tre bollini dall' "Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna"che ha ideato un programma speciale di segnalazione degli ospedali basato sul loro livello di "women friendship", cioè sul loro grado di attenzione specifica nei confronti delle donne ricoverate.
L'episodio, comparso su tutti i giornali, del "siluramento" del senatore Ignazio Marino dall'incarico - già promesso - di chirurgo al Sant'Orsola di Bologna, non fa che aumentare lo sconforto dei cittadini circa la commistione tra politica e sanità. Quello che colpisce non è solo il caso in sè, sul quale è aperta una inchiesta, quanto le dichiarazioni dei vari medici intercettati.
In merito alla recente Circolare emanata l' 8 gennaio dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, "Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana", riteniamo vada apprezzato lo sforzo di fornire delle indicazioni di carattere nazionale, dotate di una loro coerenza ed organicità ma non possiamo non evidenziare limiti, dubbi ed interrogativi che non trovano risposta pure ad una attenta lettura dell'intero testo e conducono inevitabilmente a considerazioni e questioni di carattere più generale.
La Conferenza sul clima di Copenhagen ha ricevuto molte valutazioni negative da parte dei commentatori e, in effetti, lo scarto fra i risultati registrati e gli obiettivi di riduzione dei gas serra ritenuti necessari per contrastare il riscaldamento globale è abissale. È stato sottolineato con forza anche il fallimento dell'Unione Europea, i cui leader sono rimasti al margine del summit che ha avuto come protagonisti Usa, Cina e India da una parte e il G77 dei paesi poveri dall'altra.
La società civile, i cittadini in generale, sono in questi giorni gli spettatori silenziosi di vicende allarmanti e pericolose culminate nel ferimento del Presidente del Consiglio. Se si esclude lo scatenarsi in rete di posizionamenti, anche pesanti, di una minoranza in difesa o in attacco di Silvio Berlusconi, poco si muove e poco si dice. La scena è dominata quasi completamente da chi occupa i piani alti della società italiana: in prima fila i politici e i giornalisti.
Maggiori oneri a carico dei cittadini, nessun impegno per il contenimento delle liste di attesa, tagliato il Fondo per la non autosufficienza: sono queste le principali criticità che intravediamo nell'accordo", spiega Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato che oggi ha inviato una nota al Ministero della Salute e alla Conferenza Stato-Regioni......per spiegare le proprie perplessità sul nuovo Patto per la salute 2010-2012, nella bozza del 20 novembre, che Stato e Regioni si apprestano a firmare il prossimo giovedì e indicare le proposte alternative.
In questi giorni Cittadinanzattiva ha partecipato a numerosi dibattiti televisivi riguardanti la privatizzazione del servizio idrico integrato. Abbiamo parlato con giornalisti, politici e tecnici. Ognuno di quelli che difendono la nuova legge, si arrampicato sugli specchi a spiegare che mediante l'attribuzione del servizio tramite gara e la riduzione della partecipazione pubblica nelle società, si garantirà la soluzione di tutti i problemi del settore. A parte che, come ha detto Fabrizio Mucchetti sul Corriere, è un po' ridicolo dire che l'acqua resta "pubblica", quando chi la eroga è un privato e quindi il cittadino ne può usufruire solo tramite questo soggetto.
In questi giorni é scoppiata l'ennesima polemica sul 5 per mille nel momento in cui é emersa la possibilità in Parlamento che la conferma di questa norma sia a rischio copertura finanziaria per il prossimo anno. Quella del 5 per mille é una storia interessante perché partì dalla felice intuizione del Ministro Tremonti. Per la prima volta si dava possibilità di scelta direttamente ai cittadini, con la propria dichiarazione dei redditi, di scegliere le organizzazioni civiche o del mondo della ricerca da sostenere. Una forza straordinaria che ha cambiato il modo di relazionarci con i nostri sostenitori/donatori.
Quando abbiamo deciso che Cittadinanzattiva -- unica tra le associazioni dei consumatori e tra le prime organizzazioni della cittadinanza attiva - dovesse avere un bilancio sociale era il 2004 e l'idea aveva il sapore di una sfida:
- perché non esisteva (e non esiste) un obbligo giuridico in tal senso, quindi si tratta di imbarcarsi in una impresa ardua e di farlo in modo del tutto volontario;
Di errori medici si parla di solito dopo un fatto di cronaca eclatante o di una sentenza ma, in realtà, ciò di cui non si parla abbastanza è della vicenda personale di chi subisce un "errore in corsia", del cambiamento della sua vita e dei suoi equilibri, del dolore e dell'angoscia nell'affrontare altre cure o interventi riparatori. Queste vittime sono viste come predatori, mossi solo da uno spirito vendicativo contro questo e quel medico che si sente perseguitato. Troppo poco, invece, si affrontano le questioni legate alle lungaggini dei risarcimenti. Il paziente che subisce un danno o la perdita di un congiunto per colpa di un medico o di una struttura sanitaria inadeguata, il malato mentale o il disabile che non riceve adeguate tutele dalla Asl continua a invocare giustizia, rivendica il diritto di essere "persona", è ancora capace di indignarsi di fronte a sistemi inefficaci e farraginosi.
"Una catastrofe annunciata", è il titolo con il quale i giornali ci parlano piuttosto frequentemente delle calamità naturali che colpiscono il nostro Paese: quest'anno è accaduto per il terremoto dell'Aquila e l'alluvione di Messina, come per i vari incidenti ferroviari, crolli di edifici e altri drammi causati dalla mancata o insufficiente attuazione delle norme di sicurezza.
È indubbio che la cosiddetta Riforma Brunetta rappresenti una innovazione rilevante per il sistema del pubblico impiego. Soprattutto sul piano della trasparenza e della lotta alla corruzione, dell'attribuzione della premialità secondo il merito, della valutazione delle performance. D'altra parte l'inefficienza della nostra P.A. viene considerata, anche dagli osservatori stranieri, uno dei fattori di arretratezza e di blocco allo sviluppo.
Per la prima volta in 40 anni è stata una donna ad aggiudicarsi un Premio Nobel per l'economia. Si tratta di Elinor Olstrom, docente della Università dell'Indiana, insignita del titolo, si legge nelle motivazioni, "per le sue analisi della governance economica, in particolare delle risorse comuni" e "per aver dimostrato come le comproprietà possano essere gestite in maniera efficace dalle associazioni di utenti". È una notizia che ci conforta e che accogliamo con interesse, non solo per questioni di genere, ma anche per i risvolti relativi all'azione delle organizzazioni dei cittadini e al loro ruolo nella gestione dei beni comuni, fronte su cui Cittadinanzattiva è impegnata da sempre.
La proposta di legge attualmente in discussione mortifica il diritto all'autodeterminazione dei cittadini, poiché le scelte da essi sotoscritte con le dichiarazioni anticipate di trattamento non verrebbero comunque riconosciute come vincolanti E' questo uno dei principali nodi critici sollevati oggi da Cittadinanzattiva, convocata in una audizione alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati sulla proposta di legge sul testamento biologico. L'analisi del ddl presentato questa mattina è frutto di un seminario di confronto promosso proprio da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, a cui hanno partecipato esponenti del mondo scientifico e delle principali organizzazioni di tutela dei diritti dei cittadini e dei disabili.
Cittadinanzattiva ha scritto ai componenti della Commissione Affari Costituzionali della Camera per esprimere il proprio apprezzamento nei confronti di quelle proposte di legge, attualmente in discussione, che prevedono sia la riduzione da 10 a 5 anni del periodo di tempo necessario a uno straniero per poter chiedere di diventare cittadino italiano, sia il passaggio dallo "ius sanguinis" allo "ius soli" per i figli di genitori legalmente soggiornanti e residenti in Italia.
"Un segnale importante, una spinta ad aprire un dibattito in Parlamento affinché si riconosca il sacrosanto diritto dei cittadini alla propria autodeterminazione, soprattutto quando si parla di un aspetto assolutamente personale e che dovrebbe essere fuori dai giochi delle parti politiche, com'è quello del fine vita". Questo il commento di Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alla lettera aperta al Presidente Berlusconi inviata oggi da un gruppo di parlamentari.
"Sin da subito", ha dichiarato la Petrangolini, "abbiamo chiesto che il disegno di legge fosse rivisto.
Cittadinanzattiva ha deciso di aderire alla manifestazione a tutela della libertà di informazione indetta per il prossimo 19 settembre a Roma. Infatti crediamo importante che le organizzazioni civiche si schierino accanto alle migliaia di operatori dell'informazione che vedono in pericolo la loro capacità di produzione autonoma e indipendente di notizie.
Sei morti sospette in meno di un mese negli ospedali calabresi. Negli stessi giorni, nella vicina Sicilia, un giovane muore dissanguato, in seguito ad un incidente stradale, perchè la sala operatoria del suo paese è chiusa e il trasporto nell'ospedale più vicino, a 50 km, gli costa la vita. Due situazioni diverse, certo, ma che esigono una risposta da parte dei cittadini.
In Sicilia il governatore Lombardo e l'assessore regionale Russo hanno avviato una opera di riorganizzazione sanitaria e della rete ospedaliera, che in parte condividiamo. Parlo della lotta agli sprechi, ai baronati, anche alle strutture inutili. Ma i tagli non devono mai provocare danni per i cittadini.